*James*
Non ci posso credere che abbia seguito Isabella, per tutta la notte... ma poi perché faccio tutto questo per lei.
La seguii fino ad arrivare a una casa...
Non è possibile!? Non può essere possibile! Mi tremavano le mani... non poteva essere vero che lei abitava qui prima dell'accaduto dell'apocalisse.Entrai nella casa dopo qualche minuto, ero scosso per via di quello che era successo qui prima dell'apocalisse di tutti gli esperimenti che mi avevano fatto e per tutta la sofferenza che ho dovuto patire da quando ero bambino.
Cercai nella stanza del piano terra ma non la trovai, salii al piano superiore e mi diressi nella prima stanza che vidi...
Eccola. Lei sobbalzò dal letto su cui si era seduta..
-cosa stai facendo in questo posto?... non mi dire che anche tu sei una degli esperimenti che hanno fatto qui? -
Lei abbassò lo sguardo
-diciamo di sì Come fai a saperlo? -
-diciamo che pure io sia uno dei cosiddetti "esperimenti"-Lei mi guardò inarcano lo sguardo non pensai a niente in quel momento, era come se fossi incantato dai suoi occhi 'beh neanche a dire che fossero brutti'
Lei distolse lo sguardo e feci anch'io lo stesso... in quel momento si stabilì un silenzio quasi imbarazzante.
-cene andiamo via da qui? -
Lei mi fece un "ok" con le mani prima di uscire lei prese una cosa dal comodino della stanza in cui stavamo e se la mise nello zaino e andammo verso l'uscita.
Comminammo per un po' finché non ci fermammo nel bel mezzo di una via con su scritto "territorio dei felini" lei mi prese una mano e mi portò nell'altro confine.-seguimi- lei mi sorrise... aveva un sorriso davvero bello, mi ricordavo il sorriso di una mia vecchia amica di quando stavo nel laboratorio.
Ci addentrammo in una strada piena di luci e di ragazzi e bambini che si rincorrevano e canticchiavano qualcosa di incomprensibile, io gli chiesi cosa stessero canticchiando quei ragazzini.
-canticchiano di una leggenda tra una coppia che un giorno salverà il mondo dell'apocalisse... ma quando lo faranno loro si dovranno dividere per sempre fino alla morte-
È una storia molto carina... ma che non racconterei mai hai miei figli sarebbe troppo triste per loro sicuramente.Un ragazzo moro con una folta chioma di capelli si diresse verso di noi e Isabella lo salutò abbracciandolo e facendo un segno con le mani (se non mi sbaglio dovrebbe essere la lingua dei segni) ,lui la salutò nello stesso modo ma aggiungendo altri segni con le mani mentre ci guardava.
-ho lui è James è un mio amico-
Il ragazzo mi strinse la mano e poi ricominciò a bisticciare qualcosa con le mani che quando Isa, lo tradusse tutto lei diventò rossa come un peperone, lei annuì e lui alzò le sopracciglia sbalordito.
-ma lui è muto?-
Chiesi a Isabella ma lei non mi rispose.
Il ragazzo mi fece cenno di sì con la testa e mi sorrise... un gruppo di ragazzini mi spinsero addosso a Isabella, ci demmo una testata a vicenda così forte che per tre quarti di secondi non ci vedevo più, invece Isabella, era caduta a terra di sedere.
Il ragazzo ci guardò mettendosi a ridere
-perché sta ridendo?-
Isa mi guardò e sgranò gli occhi il suo viso era diventato di un rosso intenso
-perché sei diventata rossa?-
Isa si alza da terra e si coprì la faccia con il cappuccio.*Isabella*
Cosa era appena accaduto in quel momento... credo di.... no aspetta perché non mi piace nemmeno... quei maledetti ragazzini perché ci hanno spinto l'uno contro l'altro.
Ero senza parole mi mancava l'ossigeno dai polmoni mi batteva forte il cuore.
James sorrise. Mi guardò e mi calò la mano per farmi rialzare ma io non mi feci aiutare a rimettermi in piedi... sono una testarda perché non mi sono fatta aiutare.
Alzandomi sentii un dolore forte alla gamba sinistra, mi misi il cappuccio davanti alla faccia e mi rimisi dove ero prima, stando attenta a dove passavano i bambini. -Isabella tutto bene? -
No, ritorna in te è stato un malinteso quel bacio non voleva davvero baciarmi... ma allora perché mi si era avvicinato così tanto quando sono inciampata?Ci venne in contro un leone che ci ruggì a dosso per poi andarsene in un vicolo e riuscendo si ritrasformò in un umano.
Era il fratello di Eden! Cazzo!
Lui mi salutò impassibile come sempre... ogni volta che io e lui ci incontravamo era sempre rigido e scontroso verso i miei confronti non capivo perché tutta quella scontrosità, anche se sembra molto più calmo rispetto alle altre volte che stavo insieme a Eden.
-ciao Isabella-
Io lo salutai. Il mio amico con cui stavo parlando prima era scappato via senza far rumore e senza salutare.
-come stai? So che mio fratello ti è venuto a rompere qualche ora fa spero che non ti abbia fatto niente-
James si mise tra noi due come separé, aspirai il profumo che si era messo prima di uscire... beh come facevo a saperlo? Perché era fortissimo e si sentiva che se lo era messo prima di uscire per via della macchia che aveva dietro al colletto della sua camicia che non si era ancora asciugata.
-si non si è fatta nulla perché c'ero io nei paraggi! -James induri l'espressione del viso.
Lo presi per il braccio per ritirarlo indietro e non aggiungere altra tensione nell'aria che non mancava in quel momento non si respirava più per quanta ce n'era.
-si sto bene... perché sei venuto a chiedermelo? Non mi dire che ti sei preoccupato per me? -Feci una faccia compiaciuta ma lui non mi rispose, era impegnato a fissare i sguardi di morte che emanava James da ogni parte del suo corpo. Arrivò per fortuna anche mio fratello Frederik che richiamo tutti e due rimproverandoci di esser usciti dalla base senza dirlo a nessuno.
Il fratello di Eden si avvicinò a mio fratello e iniziarono a parlare delle loro riunioni su tutto quello che stava succedendo tra i clan.James mi prese la mano e la strinse nella sua. Io mi girai verso di lui, ma non feci in tempo a guardarlo in faccia che mi accorsi che avevo la sua faccia ad un centimetro dalla mia.
Cosa stava facendo?!*James*
Mancava un centimetro dalla sua faccia, se mi avvicino ancora un po' potrei baciarla.... basta lo faccio non posso più aspettare che lei lo capisca voglio agire.
-cosa state facendo? -
Frederik ci guardava un po' confuso ma con la consapevolezza di quello cha stava succedendo.
No no aspetta... Isabella si stacca dalla mia presa e si allontana da me andandosene via.-non sta succedendo niente-
Lei sene va con una luce negli occhi che si poteva individuare anche lontano un kilometro, voleva baciarmi anche lei? Se lo avessi fatto lei non si sarebbe ritirata subito? Era quello che emanavano i suoi occhi, quella luce la luce che dice di aver visto Frederik quando io mi avvicinavo a lei.
Arrivati alla base....
-tu lo sai chi stavi per baciare?!-
Io mi guardai in torno per far finta di non ascoltare quel vulcano attivo che mi stava urlando contro da mezz'ora.-si so chi stavo per baciare Frederik! Stavo per baciare tua sorella e sai una cosa! Se lo avessi fatto lei non si sarebbe staccata da me! -
Cosa stavo facendo. Stavo veramente litigando con il mio migliore amico per sua sorella? Cavolo che intelligenza.
-non è vero... non può essere vero...-
Si mise a piangere. L'amore fraterno... quello che non avrò mai, credo sia un bene non pensare a il proprio fratello o alla propria sorella che non si ha... almeno non ti preoccupi se quella persona non soffre o non mangia.Anche se aver scoperto che dentro al mio piccolo cuore oscuro e polveroso batta per una ragazza bellissima mi cecità.
-ti giuro che se dovesse capitare qualcosa a Isabella mi ucciderei-
Presi un libro e lo aprii dentro c'era.....
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Fa che questo giorno non sia l'ultimo...
FantasíaApocalisse siamo nel 2090... sono una dei pochi ragazzi sopravvissuti sulla terra i grandi si sono trasformati in zombi e beh noi ragazzi ci siamo trasformati grazie alle radiazioni delle centrali elettriche che sono esplose 10 anni fa quando ancora...