.IV. Cavallo di Bastoni, cene movimentate e luna in Scorpione (18 novembre 2023)

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[Trattato sulla follia causata dalla morte, sulle stranezze del comportamento umano e sulla difficoltà d'accettare il vero]




Hogwarts,
Stamberga Strillante
18 novembre 2023

Nel suo 'Così parlò Zarathustra', Nietzche già dall'incipit introduce un concetto importante: prima di conoscere il cielo bisogna osservare la terra, prima d'elevarsi bisogna cadere, guardare nelle profondità di noi stessi per essere preparati a ricevere l'illuminazione.
' Se tu riguarderai a lungo nell'abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te', scriveva qualche pagina dopo, lasciando intendere che l'abisso è il luogo ove il sole si reca al tramonto, illuminando gli inferi e dove il santo discende per erudire gli smarriti, l'abisso sono gli occhi scuri, sgranati di paura e consapevolezza, velati e patinati, quasi a rimarcarne lo status di cadavere con cui il 'giovane' Joseph W. Turpin osserva guardingo la strega-bambina dai lunghi capelli rossi, immobile oltre le rigide sbarre magiche della prigione in cui è stato rinchiuso; lei è come il pellegrino Zarathustra del libro che, dopo essere disceso dalla montagna sulla quale s'era ritirato in preghiera, parla alla folla radunatasi al mercato per assistere ad uno spettacolo circense.
Impossibile ignorare la sua voce, il messaggio ch'essa proferisce con fermezza incanta ed incatena, seducente e pericoloso.
Le dita gli tremano mentre s'afferra i lati del viso con forza, tirando i corti capelli castani sudici, premendo contro le pareti del cranio mentre muove le nari come una fiera che ha captato l'odore della tanto agognata preda, beandosi del dolce aroma prodotto dal sangue di lei.
Dondola avanti, poi indietro, poi di nuovo avanti, seduto su quelle assi marce e scomposte costellate da lunghi solchi d'artiglio, frantumate in più punti dall'incedere d'una grossa e rabbiosa bestia che lì deve aver dimorato anni addietro, sfasciando quel poco mobilio scampato alle razzie e dimenticato dagli antichi proprietari.
L'abisso è nel petto di Turpin, una voragine profonda ove non v'è battito né circolo, nella quale l'aria rifugge gli avvizziti sacchi di tessuto spugnoso che racchiudono gli alveoli; il baratro è li, all'interno di quella calotta ossea che dovrebbe racchiudere il cervello, ma che avverte inspiegabilmente 'vuota' e leggera, incapace di formulare pensieri che si discostino dalla strega-bambina e dal sangue che generoso da lei fluisce, riempiendo l'ampia stanza di quell'aroma così peccaminoso.

Invitante.

Dondola avanti, indietro, poi di nuovo avanti distendendo le labbra in un ghigno ebete, con i folli occhi patinati ben fissi di fronte a sé, dove lei continua a parlare con quella voce così suadente, così calma e priva di terrore o paura, come se fosse abituata a conversare con persone decedute da oltre un decennio ogni giorno, guardandolo con una dolcezza disarmante; dietro la giovane, l'uomo – Severus Piton, il secondo in comando – è un'ombra alta e longilinea dal viso simile ad una pallida maschera sulla quale l'abisso ha scavato due voragini gemelle, occhi più bui della foresta in cui s'è svegliato giorni addietro urlando in preda ala follia, profondi come il Tartaro in cui Zeus ha precipitato gli antichi Dèi, esiliandoli da quell'età d'argento tanto decantata da profeti e saggi.
Erano pozzi di antico ed ardente - implacabile- buio quando gli ha spezzato le gambe, maciullando l'articolazione del braccio destro – il braccio della bacchetta – con un incantesimo oscuro d'enorme potenza e precisione, poi sono mutati nelle ombre fredde del Cocito mentre l'incatenava lì, mozzandogli i piedi.
Il dolore che ne è seguito s'è palesato come un lontano eco, un pizzicore fastidioso simile alla sensazione lasciata dall'ortica sulla pelle nuda e la 'perdita' non è stata altro che il giusto obolo da offrire a Caronte per poter raggiungere il tribunale ove dovrà essere equamente giudicato per le sue azioni.
Gli occhi castani della strega-bambina, impietosi, soppesano quel che resta della sua anima immortale e le labbra di lui s'allargano scomposte, mostrando una fila di denti irregolari dal colore giallastro.

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