1 •Are you with me?

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Are you in or are you out?
Are you with me?

PRESENTE.

MADISON AILEEN RODGER.

La sveglia suona per la terza volta e mi rigiro nel letto, finché arrivo all'orlo e con un urlo faccio capolino a terra.

Sbuffo e mi guardo intorno.

«Maddy? Stai bene?» Mio padre entra veloce in camera mia, probabilmente per l'urlo, ma appena mi vede a terra dall'altra parte del letto si mette a ridere.

«Mi fa piacere che tu ti senta atletica oggi.»
«Mi fa piacere che tu ti senta spiritoso oggi.» Ribatto usando le sue stesse parole e facendogli una pernacchia.

«Scendi giù, sennò si fredda la colazione.» Dice ed esce dalla stanza.

Mi alzo e il mio sguardo cade sul tavolino.
Sopra vi è una foto di me da piccola vestita per carnevale sulle gambe di papà, e accanto a lui c'è... mamma.

Sono passati esattamente dieci anni da quando fu uccisa.
Dieci anni da quando ho scoperto il vero lavoro di mio padre.

È un mafioso, e l'uomo di quel giorno era un suo vecchio collega che gli aveva incaricato di mandargli dei soldi rubati che, a quanto pare, papà non gli aveva mai spedito.

Non mi fa più niente ora: sento regolarmente le sue conversazioni con i suoi uomini e i suoi colleghi.

Pur essendo un "criminale", non ha mai provato a fare del male a me o a mamma e non ha mai fatto qualcosa fuori posto.

Scuoto la testa e mi ricordo della colazione.
Faccio il giro del letto e prendo il mio telefono, che è rimasto sul cuscino.

Esco di camera mia e, girando i corridoi, scendo le scale per arrivare in cucina.

«Maddy... c'è una cosa che volevo dirti.» Mi dice appena sente i miei passi. È impegnato a girare le uova in padella e non si gira per guardarmi mentre prendo posto sugli sgabelli del tavolo ad isola.

«Cosa?» Chiedo appoggiando il mento sulla mano. Si gira e mi porge il piatto con le uova.

«Senti... ricordi Julio?»

Annuisco.
Ricordo perfettamente di Julio: è il migliore amico di papà da quando erano piccoli e sono anche colleghi di lavoro.

«La mafia giapponese, la Yakuza, ha appena ucciso la gente in una banca e ne ha preso il bottino. Uno dei proprietari dell'edificio era un collega di Julio sotto copertura: doveva tenere d'occhio i soldi ma è morto anche lui.» Inizia a dire e si ferma per bere un po' d'acqua mentre io alzo ogni tanto lo sguardo su di lui mangiando l'uovo.

«Io e lui siamo bloccati qui a New York per altre faccende, ma ho bisogno di qualcuno che vada sotto copertura lì dalla Yakuza per riprendere i soldi.»

Alzai lo sguardo verso di lui e lasciai l'uovo nel piatto.
Due sono le cose: o vuole che ci vada io, o vuole che gli trovi qualcuno interessato.

«Credi che io ti possa mandare?»

Perfetto, vuole me.

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