3 •Fly, fly, fly

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"Red bottoms up,
money gettin' slain "

COLIN STUTTER.

Quella situazione mi aveva già stufato.
Andare avanti e indietro seguendo mio padre non era la cosa più bella da fare alla mia età: insomma, avevo solo vent'anni, era veramente quello il mio destino?

Wow, eccezionale.

La cena con i Rodger il giorno prima fu silenziosa, almeno per me e Madison Aileen.
Mio padre e Jon hanno parlato tutto il tempo, di lavoro e molte altre cose.

Mi sono sentito leggero a vedere mio padre rilassato, non lo vedevo così da un bel po'.

«Colin, vieni con me?» La voce di quest'ultimo mi risuonò dietro le orecchie e girai un po' la testa per vederlo: io ero sul divano, mentre papà era dietro di me intento a infilarsi la giacca.

«Passo.» Dissi solo, distogliendo il mio sguardo dal suo.

«Non sai nemmeno dove devo andare.»
«Che tu debba andare dai Rodger o che debba andare da qualche tuo collega, è la stessa cosa.»

Lo sentì sospirare e chiusi gli occhi.

Non ho un brutto rapporto con mio padre, ma capita spesso che non voglia stare a sentirlo.

Ad un certo punto non voglio che la sua voce rientri nel mio campo uditivo, tutto qui.

«Colin, ti danno così sui nervi Jon e Madison?»
«Jon è un brav'uomo, Madison Aileen è una pazza.»

«Madison Aileen?» Chiese ridacchiando.
«Comunque no, non sto andando da loro.»
«Immaginavo...» dissi solo, e dopo qualche secondo sospirò, da cui dedussi che avesse capito a cosa volevo arrivare.

«Ci vediamo dopo.» Mi passò davanti e uscì dalla porta di casa.

Sbuffai.
Perché era così difficile essere in questa situazione?

Mi pentii un po' per non essere andato con papà, perché la noia iniziò ad urlarmi contro.

Due secondi dopo mi venne un'idea e afferrai il telefono affianco a me.



MADISON AILEEN RODGER.

La mia giornata era iniziata da poco e già volevo rimettermi a letto.
Le prime cose che udii appena aprii gli occhi furono la voce di mio padre intenta a parlare al telefono e i suoi passi, dato che stava andando avanti e indietro e, chissà come, era finito a camminare proprio al piano di sopra, affianco la mia camera.

Strofinai gli occhi con le mani e quasi sobbalzai non appena mi arrivò una notifica sul telefono.
Lo presi e aprii il messaggio.

Colin Stutter.

Lo sai che mi stai sul cazzo?

Ma cosa diamine vuole questo?

Colin Stutter.

Lo sai che mi stai sul cazzo?

Ma cosa diamine vuoi?

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