Il nostro primo incontro

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Jacob si accorse che avevo la luce negli occhi e sorrise, aveva capito che quella proposta, mi aveva reso felice. 

Fu così, che arrivò il 10 Agosto così tanto atteso (forse anche troppo). Finalmente il giorno in cui l'avrei incontrato per la prima volta. Ero in ansia. Non sapevo se gli sarei piaciuta, quindi cercai di sistemarmi. Chiamai la mia parrucchiera di fiducia, Clair, che venne subito a sistemarmi i capelli. Poi, nell'armadio cercai il vestito più bello che avessi e lo indossai. Mi truccai e aspettai che lui arrivasse. Jacob non era della mia stessa città, quindi ci avrebbe messo un paio d'orette ad arrivare qui. Non potete immaginare, l'ansia che si era impossessata del mio corpo. Quasi non riuscivo più a respirare. Anche solo in quelle poche settimane che ci scrivevamo, non aspettavo altro che incontrarlo. Finalmente ci ero riuscita. 

Jacob mi chiamò.

J: ''Maya, io sono quasi arrivato, vengo sotto casa tua?''

M: ''Si, scendo.''

Non ero più nella pelle. Tremavo al sol pensiero di vederlo. Era parcheggiato sotto casa, con l'auto a folle. Quanto era bello.

M: ''Eccoti.''

J: ''Eccomi.''

Sorridemmo entrambi.

Entrai in auto e partimmo per il mare. Parlammo per tutto il tragitto, riuscì subito a mettermi a mio agio. Mi prese persino la mano e mentre guidava e me la baciava. Mancava poco per innamorarmi di lui. Il suono della sua voce era anche meglio dal vivo. I suoi occhi brillavano ogni volta che mi guardava e il suo profumo lo sentivo dappertutto. Scendemmo dalla macchina e ci dirigemmo verso la spiaggia. C'era molta gente, alcune persone avevano la tenda e la brace accesa. Si sentiva odore di carne arrosto, avevo già l'acquolina in bocca. 

Jacob prese i teli, uno zaino dove aveva portato del cibo e del vino e ci sedemmo sulla sabbia. Era una serata perfetta, peccato che poi, sarebbe dovuto ripartire subito.

J: ''Sei contenta che sono venuto?''

M: ''Molto. Tu sei contento di avermi vista?''

J: ''Molto'' sorrise.

Dopo aver cenato con due sandwitch al prosciutto, l'uva e un calice di vino bianco, ci stendemmo per guardare le stelle. Jacob mi riprese la mano e la baciò. In quell'istante, ero la ragazza più felice del pianeta. Mi sentivo a casa e non mi mancava nulla, volevo godermi a pieno quella serata. Quella serata che lui aveva deciso di volerla passare con me. Ma ci credete? Conosciuti per caso su una chat e poco dopo, visti. Così, senza neanche aspettare. Come se ci conoscessimo da sempre. Mi sembrava assurdo a pensarci, eppure è successo.

M: ''Ti va di farci un bagno?'' chiesi.

J: ''Perchè no?''

Entrammo in acqua e iniziammo a schizzarci l'acqua come due ragazzini che giocano felici. Mi avvicinai a lui e mi prese in braccio. Ci baciammo per tutta la serata. 

J: ''Sono felice di esser venuto qui e di averti vista''

M: ''E io sono felice che tu l'abbia fatto''

Sorridemmo entrambi e lui non perse un secondo di tempo per baciarmi di nuovo le labbra. Sembravamo una coppia di innamorati, un sogno che avrei voluto durasse per sempre. Ma come tutti i sogni, ci dobbiamo svegliare. Tornammo sulla spiaggia, ci asciugammo. Guardando l'ora, avevamo capito che era tempo di tornare a casa. Tornati in città, decidemmo di fare un giro prima che lui andasse via. Ci fermammo in un chioschetto abbandonato e continuammo a baciarci. Mentre lui accarezzava le mie gambe, io gli accarezzavo le braccia. Fremevo dalla voglia di essere sua e lui mio. Gli sbottonai i pantaloni e presi il suo membro fra le mie mani. Jacob era sorpreso, ma non si tirò indietro. Mi allargò le gambe e infilò le sue dita dentro di me. Nel mentre, chinai la schiena in avanti e glie lo presi in bocca. Mentre giocavo col suo membro sulle mie labbra, lo sentivo gemere. Era bellissimo. Lui si fermò.

J: ''Maya..''

Mi fermai per un secondo.

M: ''Si?''

Jacob fece un sospiro lieve di godimento.

J: ''Non smettere.''

Sorrisi e continuai a giocarci con la lingua, mentre era dentro la mia bocca e lui gemeva forte, mi arrivò in gola e sentii:

J: ''Cazzo! Sei fantastica.''

Sorrisi.

M: ''Tu lo sei.''

Gli prestai un fazzoletto e mentre si ripuliva, mi ricomposi. Fece marcia indietro e mi accompagnò verso casa.

J: ''È stata una bella serata, ti ringrazio.''

M: ''Sono io che devo ringraziarti, non mi hai lasciata sola.''

Mi diede un bacio in fronte, mi abbracciò e riprese la strada verso casa. Mi sentivo come se fossi in una favola. Salii le scale e mentre tornavo a casa, canticchiavo felice. Mi spogliai, mi struccai e mi stesi a letto, dove chiusi gli occhi sperando che in quella notte, lo avrei rivisto in sogno.

Il giorno seguente, mi ritrovai il buongiorno di Jacob su whatsapp, dove mi chiedeva se avessi dormito bene. Cavolo! Certo che si! Che domande. Mi disse che non aspettava altro che rivedermi. Ma che sarebbe ritornato più avanti da me. Quindi decisi che era il mio turno. Almeno con la scusa che dovevo andare io, avrei visto una nuova città. Non posso mentirvi dicendo che, non avevo l'ansia anche del partire. Sì, sono una ragazza abbastanza ansiosa. Non si era capito? Beh, decisi di far passare qualche giorno, così appena mi fossi organizzata, gli avrei presi e fatto una sorpresa. 

Non potevo aspettare, dovevo chiamare Juliet e dirle tutto. Juliet è la mia migliore amica, anche lei l'ho conosciuta su una chat eppure, non ha mai deciso di abbandonarmi, nonostante io abbia un carattere particolare. Juliet è una chef, ama il suo lavoro e ama mangiare. Ma chi non dovrebbe, poi? Lasciando il fatto che, è un'ottima chef oltre che amica. Sapevo che qualsiasi cazzata io facessi, lei non cercava di fermarmi. Mi dava consigli, certo, ma mi faceva vivere. Una sorella. Lei è tutto per me. Tutto e di più. Quindi non persi tempo e la chiamai.

Juliet: ''Maya, stai serena! Perchè ti stai agitando? Che è successo?!''

M: ''Juliet, non puoi capire. L'ho incontrato è stato bellissimo!!!''

Sapete cosa amo di lei? Che quando le racconto qualcosa che mi ha fatto bene, qualcosa di cui sono veramente felice, lei è anche più felice di me. Sono proprio fortunata ad averla accanto a me. Ringrazierò sempre il giorno in cui l'ho conosciuta. 

Juliet: ''Tu sei pazza. Ma proprio perchè sei pazza sei mia amica.''


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