L'inizio di qualcosa di significativo

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Io e Juliet passammo ore e ore a parlare di quanto quella giornata fosse stata meravigliosa. Non aspettavo altro che quei giorni passassero in fretta, così da poterlo rivedere. C'erano giorni in cui immaginavo la sua reazione, dopo aver scoperto che sarei andata a trovarlo. Fremevo dalla voglia di dirglielo. 

La mattina seguente, oltre al suo solito buongiorno che non mancava mai, ricevetti anche un messaggio che per quasi tutta la giornata, mi fece continuare col sorriso. 

J: ''Buongiorno baby, sono stato davvero bene con te ieri sera, non mi sentivo così da tanto tempo. Sono proprio contento di averti conosciuta, anche se per caso. Mi trovo bene a parlare con te, spero tu passerai una bella giornata oggi.''

Ero già al settimo cielo. Sapevo che ci conoscevamo da solo 1 mesetto, però era scattato in me qualcosa che ancora non capivo cosa fosse. Quindi pensai, che magari era solo una cotta passeggera. Sapete, tipo quando sei ancora al liceo e il tipo che ti piace, ti fa impazzire rivolgendoti un solo ''ciao''. Ecco, mi sentivo una ragazzina con la sua prima cotta. Ho sofferto molto in amore, in molti hanno ridotto in briciole il mio cuore, forse anche per questo che avevo paura.. avevo paura di innamorarmi. Eppure, non mi sono mai tirata indietro dall'evidenza.

Presi il telefono fra le mani e scrissi a Jacob che nel pomeriggio, gli avrei confessato una cosa. Conoscendo quel poco di lui, avevo capito che come me, non ama molto aspettare quindi mi sono ritrovata una chiamata in un nano secondo. Così, gli dissi che avevo acquistato i biglietti per andarlo a trovare, della settimana prossima. Lui era super felice, quella luce che gli vidi quando ci baciammo sulla spiaggia, la vidi anche dopo avergli detto che sarei andata da lui. Ero felice. Questa cosa che si stava creando fra noi due, che non era una relazione o un'amicizia, ma molto di più, volevo che durasse per sempre.

Aspettai con ansia che quella settimana passasse, fino ad all'ora, ci sentivamo tutti i giorni e come sempre, spendemmo ore a parlare. Lui però aveva capito che qualcosa in me stava nascendo. Non so, forse le sue erano paure eppure, mise subito le mani avanti.

J: ''Maya, io trovo che tu sia una persona davvero stupenda, molto intelligente, bella però..''

M: ''Però?''

J: ''Ecco.. io dopo la mia ultima relazione, non me la sento di innamorarmi ancora. Ho chiuso i miei sentimenti per una ragione e non me la sento di ri aprirli. Spero tu possa comprendere e che se preferisci, possiamo rimanere buoni amici''

Quelle parole spensero un pò il mio entusiasmo, però potevo capirlo.. anche io ho sofferto in amore e anche per me la paura era tanta. Così, decisi di non buttarmi giù, presi coraggio e gli risposi che per me andava bene quello che si stava creando, che anche se non sapevo davvero cosa stesse succedendo, era qualcosa di significativo perchè ad entrambi faceva del bene. 

Jacob non si apriva del tutto con me, quindi io non potevo immaginare cosa gli passasse realmente nella mente o cosa gli fosse successo nella relazione precedente, però cercavo sempre di mettergli buon umore perchè quando rideva, mi si scaldava il cuore. Alla fine, anche lui era molto malizioso, quindi diciamo che passavamo quasi la maggior parte del nostro tempo a punzecchiarci, con foto erotiche e vocali con voci soavi. Oltre al sesso virtuale, io avevo davvero tanta voglia di lui. Speravo che, quel giorno avremmo potuto fare qualcosa. Non sapevo quanto sarebbe durato tutto questo, però volevo vivermelo a pieno. Non volevo sprecare nemmeno un momento. Quindi gli chiesi se poteva prenotare una stanza d'albergo, così che saremmo potuti stare un momento da soli.

M: ''Non potrò rimanere a dormire però, devo tornare a casa il pomeriggio stesso, domani mattina ho un'esame da dare''

J: ''Non preoccuparti Maya, non ti farò perdere il treno''

Ridemmo.

Quel fatidico e tanto atteso giorno arrivò. Presi la mia borsa, misi il portafoglio al suo interno, i biglietti del treno, la sacca con lo spuntino e con mio padre ci dirigemmo verso la stazione dei treni.

Papà: ''Maya, sei sicura che va tutto bene?''

Io non vedevo spesso mio padre, era sempre in giro per lavoro eppure, capiva in un attimo che qualcosa in me non andava.

M: ''Si, papà. Tutto bene.''

Scendemmo dalla macchina, mi baciò la testa e mentre io salivo sul treno, mi salutò con la mano e alzando un pò il tono della voce mi disse:

Papà: ''Miraccomando! Avvisami appena arrivi e poi fammi sapere l'orario in cui tornerai!''

Ricambiai il saluto con la mano, trovai il mio posto e mi sedetti. C'era una donna accanto a me, anche lei andava nella stessa città, ci mettemmo a parlare e mi disse che anche lei stava andando lì per incontrare il suo amato. Alla fine pensai, non è così male una relazione a distanza. Certo, ci sono molti contro, però.. se ci pensate, se una cosa si vuole fare e si vuole fare per bene, una soluzione la troverai sempre. 

Finalmente, dopo 2h e mezzo di viaggio, ero arrivata a destinazione. Jacob non era ancora arrivato, mi sedetti su una panchina e mentre lo aspettavo, mi misi le cuffie nelle orecchie e ascoltai della musica. Mentre mi stavo rilassando ascoltando del blues, mi arriva una chiamata da Jacob:

J: ''Maya, scusa il ritardo sto arrivando! C'era un pò di fila lungo la strada!''

Vidi un ragazzo che stava parcheggiando la sua auto, poi riconobbi che era lui e come nei film, potete immaginare la mia reazione. Io che correvo verso di lui con la mia enorme borsa in mano. Ci siamo stretti entrambi molto, quel giorno. Volevo sparire nel suo abbraccio e rimanere così per sempre.

J: ''Tu sei davvero pazza.'' mi disse sorridendo.

M: ''Perchè?'' domandai.

J: ''Perchè sei venuta fino a qui. Non me lo sarei mai aspettato.''

Sorridemmo entrambi, incrociammo i nostri sguardi per un paio di secondi e ci baciammo. Poi, ci dirigemmo verso l'auto, misi la cintura di sicurezza e partimmo verso la città. Non era una città molto affollata eppure, aveva il suo perchè. L'unica cosa che non mi spiegai è perchè di fine settimana, fossero tutti chiusi i negozi e i locali. Trovammo comunque un posto in cui mangiare e dopo pranzo, ci dirigemmo verso l'hotel. Jacob come un gentiluomo, mi aprì la porta e finalmente eravamo nella nostra stanza. Ci stendemmo sul letto vestiti e iniziammo a punzecchiarci un pò.

J: ''Sei bellissima'' mi disse, sfiorandomi i capelli con le dita.

M: ''Baciami e zitto.'' risposi sfacciata.

J: ''Tu mi fai uscire pazzo.''

M: ''Ed è una bella pazzia la tua'' risi.

Mentre ci baciavamo, iniziai a sbottonargli la camicia e i pantaloni. In pochi minuti, ci ritrovammo nudi sul letto. Entrambi morivamo dalla voglia di possederci. 

J: ''Sei sicura che vuoi farlo?''

M: ''Non vedevo l'ora.''

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