IV

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Per la situazione economica del padre, Stacy tornò a casa preoccupata.

Andò nella sua camera e si mise a ragionare.  Anche se per lei John non lo meritava, come poteva aiutare suo padre?

L'unica soluzione sarebbe stata quella di aiutarli, a New York aveva fatto molti corsi, per nuovi materiali e idee creative, il suo contributo e le sue idee moderne e originali avrebbero potuto salvare la ditta.


Era ormai pomeriggio, Stacy decise di andare a trovare John in ditta per vedere la situazione con i suoi occhi.
Arrivata lì, vide un'insegna malmessa per niente invitante, tutto intorno a lei era vecchio; aveva capito che per ritornare in carreggiata servivano idee uniche e nuove per ridare vita a quella ditta.
Stacy sapeva che quel posto, quella città e quelle persone conosciute da pochi giorni, non facevano parte della sua vita e della sua quotidianità, sapeva perfettamente che avrebbe potuto andarsene o fregarsene dei loro problemi economici perché non era sua incombenza aggiustare o risolvere i loro problemi, soprattutto dopo quello che le aveva fatto il padre, però la ceramica era da sempre il suo lavoro, anche da piccola, dopo la scuola andava a trovare la madre, la osservava, minuziosamente in ogni piccolo dettaglio; la delicatezza con cui lavorava l'argilla e la raffinatezza con cui modellava le sue opere, per non parlare della precisione dei disegni e delle pitture.

Stacy mente girovagava tra quelle mura scovando vecchi lavori, si ritrovò davanti all'ufficio di John che tra il caos e il disordine di tante scartoffie buttate qua e là trovò una scatola di latta ricoperta di polvere e l'aprì. Sulla soglia della porta vide la scena, curiosa di cosa ci fosse nella scatola entrò nella stanza.

«Ti manca la mamma?» Chiese Stacy, con voce sottile.

«Si, tesoro è stato il mio primo amore. Ma cosa ci fai qui?» Chiese John sorpreso dalla visita della figlia.

«Sono venuta a trovarti, anche per vedere dove lavori. Ti disturbo? Se ti disturbo vado via.» Disse con mezzo sorriso.

«No, non mi disturbi, puoi restare quanto vuoi.»

«Tu e mamma come vi siete conosciuti?»

John prese dalla scatola una vecchia foto che aveva scattato con Claire, la mamma di Stacy, e iniziò a raccontare;
«Io ero a New York, per lavoro, ogni mattina passavo davanti a questo negozio di ceramica e mi fermavo davanti alle vetrine per poter ammirare quei manufatti meravigliosi, un giorno mentre guardavo la vetrina, vidi tua madre che lavorava l'argilla, cosi decisi di entrare, appena la vidi, rimasi senza fiato, tua madre era bellissima, all'epoca portava i capelli corti, era affascinate vederla lavorare l'argilla, mi chiese se ero interessato a comprare qualcosa, ma c'erano cose pregiate e molto costose, mi guardavo intorno cercando qualcosa a poco prezzo quando vidi una piccola tartaruga con la corazza gialla, allora presi quella, gli dissi che ero interessato ad altro e che sarei ritornato.
Ritornai fino a quando lei accettò di uscire con me e dopo qualche uscita diventò la mia fidanzata...»

Neanche il tempo di finire quelle parole, che a John venne in mente uno degli ultimi lavori di Claire, che decise di portarsi al Detroit come ricordo. Iniziò a cercare in lungo e in largo quell'oggetto finché gli venne in mente e minuti dopo tornò da Stecy con in mano una stella di Natale in ceramica bellissima, il rosso era brillante, addirittura erano ben visibili le venature della pianta.

«Mamma era bravissima... Sono passati tanti anni.» Pensò tra sé e sé.

«Papà è bellissima, mi è venuta un'idea. Perché non portate degli oggetti decorati con stelle di Natale nelle bancarelle?»

«Come sai delle bancarelle?» Chiese John sorpreso.

«Me ne ha parlato Rose, mi ha detto che ogni anno, nella penultima settimana di dicembre andate al villaggio di Crossroads.»

«Stacy la tua idea mi piace, ma il tempo non basta e poi noi non creiamo oggetti a stampo, ma creazioni fatte con precisione a mano.»

«Ma ci sono io, posso aiutarvi, alla mamma questa idea sarebbe piaciuta tantissimo, ne sono sicura.»

David entrò in ufficio di soppiatto e alzando la voce si oppose fermamente a quell'idea, era contrariato.

«Pensateci, sappiate che io sono disponibile.» Stacy prese la sua borsa e si diresse verso l'uscita, capendo che gli animi si stavano scaldando.

«John questa idea non piace, sappilo non sono d'accordo. Questa è la nostra ditta e lei non c'entra niente.»

«David, non essere così duro, voleva solo aiutarci e poi sai che i conti non vanno bene rischiamo la chiusura, questa può essere una buona opportunità. Ci penserò su.» 

NATALE IN MICHIGANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora