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Il sole era da poco sorto, qui a Detroit, le strade e le case erano ricoperte di una spessa coltre di neve bianca, gli alberi e gli arbusti sembravano essere incrostati nel ghiaccio, ma la luce del sole filtrava con dolcezza, attraverso le grigie nuvole del cielo, scaldando la città e svegliando le famiglie americane, per festeggiare il Natale.

Era il venticinque dicembre, sotto il maestoso albero posizionato in un angolo del grande salotto, vicino al caldo camino al primo piano, era già colmo di regali che aspettavano solo di essere aperti.

Rose quella mattina si svegliò presto, del resto era sempre lei che preparava la colazione per tutti, ma oggi era un giorno importante. Bevette una tazza di caffè e subito dopo si mise a impastare la pasta frolla per fare i biscotti alla cannella tanto apprezzati dalla famiglia, per il giorno di Natale.

Mentre i biscotti cuocevano in forno, emanando un profumo di cannella che inebriava tutta la cucina, Rose iniziò a preparare la tavola, era un banchetto pieno di pietanze: Caffè, tè, latte e succo d'arancia; ognuno poteva scegliere ciò che più preferiva e infine biscotti alla cannella a volontà.

...

Mancavano poche ore a mezzogiorno e tutti in ditta preparavano il pranzo di Natale.

C'erano proprio tutti, anche i dipendenti e Abby, si sedettero al tavolo e John in piedi  a capotavola con il calice in mano disse «Buon Natale a tutti! Quest'anno è stato un anno difficile per molti di noi. Abbiamo affrontato molte sfide, ma siamo riusciti a superarle insieme. Sono grato per la mia famiglia e i miei amici. Voi siete la mia forza. Mi avete sostenuto nei momenti difficili e avete condiviso la mia gioia nei momenti felici. Sono grato per l'amore che ci lega. È un amore che è più forte di qualsiasi sfida. Auguro a tutti voi un Natale felice e sereno. Possa questo Natale essere pieno di amore, gioia e pace.»

Tutti si alzarono in piedi con il calice di prosecco in mano per brindare.

«Ah un'altra cosa. LA DITTA NON CHIUDERA'!!!!» disse John.

Tutti applaudirono felici e con il cuore più leggero.


Tornati a casa, sapevano che il pomeriggio sarebbe stato dedicato interamente alla preparazione del cenone natalizio.

Stacy non era brava ai fornelli, le sue abilità gastronomiche erano pessime, infatti, se mangiava sempre a casa era merito dell'amica Anna, che con le sue origini italiane, preparava sempre ottimi piatti.

«Posso essere d'aiuto?» Chiese a Rose.

«Si, certo!» Rispose felice.

«Cosa cucinerai?»

«Ti spiego! Uno dei piatti tradizionali del Natale è il tacchino ripieno, che sarà accompagnato da verdure di stagione come carote, patate, cavolfiori e broccoli. Per completare il pasto, ci saranno la purea di patate cremosa e la salsa ai mirtilli, che aggiungeranno un tocco di dolcezza al sapore del tacchino...» Rose continuava a spiegare tutto il menù nei minimi dettagli, anche se Stacy, ormai si era persa, già dalle prime parole. Rose continuava il suo discorso, senza neanche fermarsi per prendere un po' di fiato. «Ma non è finita qui! Per il dolce ho pensato, perché non provare a preparare le famose Mince Pies? Sai cosa sono?»

«No», rispose Stacy senza neanche pensarci.

«Sono dolcetti fatti con un ripieno di frutta secca, spezie e brandy e sono racchiusi da una burrosa e friabile crostata.»

«Sembrano buoni.»

«Sono perfetti da gustare con una tazza di tè caldo o con un bicchiere di vino dolce.» Rispose Rose leccandosi i baffi al solo pensiero di mangiarli.

«Allora. Hai capito cosa dobbiamo cucinare?»

Stacy di quel lungo discorso, aveva capito poco e niente, ma vedendola così entusiasmata le rispose «Si, si, ho capito tutto! Mettiamoci all'opera!»

Dopo pochi secondi...

«Da dove iniziamo?» Chiese, quasi con le mani nei capelli.

«Dal tacchino ripieno e le verdure», rispose Rose, dubbiosa se davvero avesse capito la scaletta del menù. «Io il tacchino e tu le verdure.» Ribatté Rose determinata a portare tutto a termine in orario.

Il tacchino ripieno richiedeva molte ore di cottura in forno, ed era anche il piatto principale, questo non ammetteva errori.

Stacy si mise a pelare tutti gli ortaggi, per poi metterli in casseruola a bollire. Era impacciata, ma rimase molto sorpresa, che se la cavasse. Stava mettendo tutto il suo impegno, per non fare brutta figura, l'ultima cosa che avrebbe voluto, era deludere le aspettative di Rose, soprattutto in cucina. Cucinare era un ottimo modo per creare ricordi duraturi e avrebbe anche rafforzato i legami familiari.

La cena di Natale era il momento culminante della giornata, dove tutta la famiglia si riunisce intorno al tavolo, e così fecero «Per cominciare questa serata, facciamo un brindisi a questa tavolata!» disse Liam, guardando la tavola imbandita di cibo.

John replicò «Si, voglio brindare alla gioia di aver ritrovato mia figlia, avere tutti qui riuniti in questa serata speciale, mi rende davvero felice. Non potevo desiderare di meglio! Buon Natale a tutti!!»


NATALE IN MICHIGANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora