VII

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«Buongiorno», disse Stacy mentre scendeva le scale, potendo vedere già tutti seduti e con la tavola imbandita di cibo.

«Buongiorno», risposero tutti in coro. Stacy li guadò sorridendo, finalmente l'ambiente era diverso, si respirava un'atmosfera più leggera, c'era unione e voglia di dare il massimo.

Erano le dieci del mattino, dopo un abbondante colazione, presero le macchine e si diressero in ditta. Era arrivato il momento di studiare un progetto, era di fondamentale importanza, per portare a termine un buon lavoro.

Bisognava dedicarsi ai bozzetti e ai modellini e soprattutto alla scelta dei colori, alle tecniche di pittura e ancora più importante alle decorazioni finali.

Erano tutti seduti, disposti su un grande tavolo da lavoro, tutti concentrati a pensare. Sapevano che l'dea principale era la stella di natale, che nel linguaggio dei fiori è il simbolo della rinascita e serenità tipico del Natale.

«Dove possiamo mettere la stella di natale?» Domandò Rose.

Stacy subito rispose «stanotte mi è venuta in mente un'idea. Perché non creiamo un servizio da tavola sia moderno, quindi con forma cilindrica e a bordi dritti e un servizio più tradizionale, quindi larghi con bordi piatti.» Spiegò Stacy, mentre disegnava i bozzetti per far capire meglio cosa aveva in mente. «È un' idea ovviamente.» Ribadì Stacy.

«Qualcun'altro ha delle idee o delle varianti da proporre?» Domandò John.

«Se facessimo dei svuota tasche a bordo scanalato?» Propose Liam.

«L'idea mi piace, ma la scanalatura richiede troppo tempo.» Commentò John.

«Oltre al servizio da tavolo, che proponeva Stacy, potremo aggiungere gli anelli da tavolo, per i tovaglioli.» Propose David.

«Si, potremmo anche creare dei vasi per i centro tavola.» Disse Stacy entusiasta.

I due si guardarono felici della loro intesa.

«Va bene, allora abbiamo deciso. Siete tutti d'accordo?» Chiese John.

«SI» risposero tutti gioiosamente.

«Ricapitolando: servizio da tavola moderno e tradizionale, anelli per tovaglioli e vasi per centro tavola.»

Dopo aver deciso cosa fare, tutti si misero all'opera, Rose ridisegnava i bozzetti aggiungendo più dettaglia, David, Stacy e Liam iniziarono a impastare l'argilla per poi creare dei modellini di prova, mentre John studiava le texture e gli accostamenti tra i colori per le decorazioni finali.

«Toc!Toc!» Qualcuno aveva bussato alla porta della bottega. Liam andò ad aprire la porta, trovandosi davanti Abby. Liam l'accolse con un sorriso smagliante, era davvero al settimo cielo.

«Ciao, ho saputo che state lavorando a un nuovo progetto, così ho pensato di venire a dare una mano.»

Liam la guardava imbambolato, anche se Abby non capiva il suo atteggiamento.

«Liam tutto ok? È successo qualcosa?» Chiese Abby ancora sulla soglia della porta.

«No, no non è successo niente», rispose con il cuore che gli usciva dal petto dall'agitazione.

Guardando Liam «Posso entrare?» Chiese Abby, vedendo che le bloccava la strada.

«Ah, si scusa, entra, entra.» Disse mettendosi a lato della porta.

«Ciao a tutti, posso contribuire ad aiutarvi?» Domandò Abby.

Rose le si avvicinò accompagnandola dentro, premurosa come fosse sua figlia. Abby si mise con Liam a impastare l'argilla. Stacy osservava la scena compiaciuta, sapendo cosa provava Liam.

David notò l'interessamento di Stacy. «Hanno davvero un buon rapporto.» Disse guardando in faccia Stacy e riferendosi a Liam e Abby.

«Si, si vede che si vogliono bene.» Commentò Stacy. Non potendo dire che sapeva che si piacevano. Liam aveva chiesto di non dire a nessuno ciò che provava per Abby. Stacy così lo tenne nascosto anche a David.

Le feste natalizie mettono sempre di buon umore, Stacy sentiva di aver trovato un amico, Liam era simpatico, scherzoso e andava d'accordo con tutti. Il loro avvicinamento, infastidiva molto Abby, che da tempo aveva una cotta per lui; fin da bambini erano migliori amici, questo scoraggiava Abby che aveva paura di non essere ricambiata e che Liam la potesse aver vista fin da sempre solo come un'amica.

David era convinto che a Stacy piacesse Liam, e dopo aver visto il suo sguardo ne era ancora più sicuro. Non era contento, non riusciva ad accettare che a lei piacesse Liam. Vederli sempre insieme ridendo e scherzando, era troppo per David. Innervosito dai suoi pensieri lanciò con prepotenza l'argilla sul tavolo da lavoro creando un tonfo che attirò l'attenzione di tutti.

«Perché dobbiamo impastare l'argilla?»

Stacy si avvicinò alla postazione di David.

«Serve a mescolarla e a eliminare le bolle d'aria.» Spiegò con voce pacifica.

«È un po' come impastare il pane, solo che per il pane l'aria deve entrare nell'impasto, mentre per la ceramica no,» continuò Stacy mettendo le sue mani su quelle di David mostrandogli come doveva impastare.

«Si chiama "Tecnica della Testa di Ariete", bisogna tirare e comprimere gli strati d'argilla.»

«Premi verso il basso con la parte inferiore dei palmi, per poi usare la parte centrale dei palmi e le dita per contenere l'argilla, evitando che si espanda verso l'alto.»

David ascoltava con attenzione la spiegazione di Stacy, ma il contatto con le mani di lei, lo facevano respirare affannosamente, era una sensazione che non aveva mai provato, tremava da testa a piedi, il sudore pervase il suo volto, che non capendo più la situazione, alzò le mani, e con una scusa se ne andò, ma era solo una via d'uscita per allontanarla e ritornare in sé.

Stacy imbarazzata annuì, non capendo il suo gesto, ma senza farsi troppe domande ritornò a impastare il suo panetto d'argilla. Avrebbero dovuto in tre o quattro giorni avere i campioni di tutti gli oggetti che avevano deciso di realizzare, per determinare il design più adatto. Il lavoro era lungo ma tutti insieme ce l'avrebbero fatta sicuramente.

NATALE IN MICHIGANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora