Solo coinquilini?

Capitolo III

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Questo capitolo è stato scritto con sottofondo di Alfa, quindi ringraziamo tutti
Andrea De Filippi 💛 che mi aiuta a scrivere sempre.
(principalmente con Ci sarò e Wonderlust lmao)

Niente godetevelo, non ho manco riguardato, mi sento più sfaticata del solito, scusate ma lo sto mettendo su Wattpad prima di venerdì e ho un'interrogazione di fisica che mi sta facendo strappare i capelli 😆.

Godetevelo e basta.
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- DAL PUNTO DI VISTA DI KIM -

Siamo nel nostro appartamento, entrambi in cucina a parlare seduti davanti a un piatto di tramezzini con la Nutella, Porschay non fa che ingozzarsi di porcherie simili.
Quando lo vedo alzare la testa verso di me e poi correre in camera quasi scivolando.

Mi alzo anche io per vedere cosa combina, ma prima ancora che io riesca ad avvicinarmi alla porta della sua camera lo vedo uscire.

Oh, oh cazzo
Nono, cazzo sul serio.

Se prima pensavo mi piacesse la figa ora credo di essere davvero sull'altra sponda.
<<Merda Angel e questo dove l'hai preso>>

In piedi sullo stipite della porta, fermo come una statua, scolpito perfettamente; il lingerie nero che indossa al posto dei boxer che mette in risalto le cosce toniche e il tessuto del crop top gli fascia perfettamente il busto, coprendo I capezzoli visibilmente turgidi ma lasciando scoperta una parte attraverso il buco al centro della stoffa.

Mi avvicino per mettere mani sui suoi fianchi e attaccarlo a me, infilando una gamba in mezzo alle sue.
Tiene a malapena un gemito a causa dell'attrito creato dal mio ginocchio contro la stoffa delle sue mutandine.

<< P'Kim, ah', non qua>> dice guardando verso la cucina e io seguo il suo sguardo.
<< Non qui? Vuoi essere scopato sul tavolo della cucina Angel?>>
Mi guarda e assottiglia gli occhi sorridendo.

Lo prendo dalle cosce nude e mi sposto verso il tavolo, non curante del piatto bianco in cui erano ancora situati due tramezzini;
li sposto con il braccio più in là e ci adagio Chay, mettendo una mano sotto la sua testa per evitare che colpisca la superficie dura.

<< Allora? Hai intenzione di dirmi da dove esce questo?>> dico mentre il mio dito si infila nella stoffa laterale dell'intimo.
Infila la lingue tra i denti dispettoso, facendomi capire che non avrebbe parlato a meno che non gli avessi tirato io le parole di bocca.
Mi abbasso per passare la lingua sul quel pezzo di petto scoperto dal crop top che porta e la mia mano finalmente passa oltre il materiale nero, tastando ogni centimetro di pelle al di sotto.

La sua schiena di alza dal tavolo, formando un perfetto arco, quando una delle mie mani prende la sua erezione ed inizia a fare su e giù;
<<P'Kim, merda, di più! >>
<< Certo Angel, ma devi meritartelo prima>>
dico mentre i miei movimenti sono sempre più lenti.
Lui continua a pregarmi e intanto i miei movimenti si sono fermati per passare ai suoi capezzoli, già turgidi da sopra la stoffa pece del top; metto le mani sotto per pizzicarne uno e nuovamente la sua schiena torna su con un gemito alto.

<< P'Kim, ah', P' ti prewgo>> lo sento incepparsi sulle sue stesse parole quando la mia lingue è su una delle due aureole rosa, trafitte da metallo scintillante, mordendo qua e la anche sul collo.
<<No Porchay, sei stato davvero pessimo stasera, cosa devo fare con te..?>>

<<Ti prego P' voglio venire, ti supplico>>
<<Te l'ho già detto, te lo devi prima guadagnare, mi hai fatto quasi prendere un colpo prima>> le mie mani vagano su e giù dalle cosce alle scapole mentre mordo con insistenza ogni porzione di pelle che ho davanti.