2- Visioni II

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L'Hogwarts Express si era allontanato dal Binario 9 e 3/4 ormai da un pezzo, ma Lucius non si era mosso dal posto che stava occupando davanti al portello ormai chiuso

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L'Hogwarts Express si era allontanato dal Binario 9 e 3/4 ormai da un pezzo, ma Lucius non si era mosso dal posto che stava occupando davanti al portello ormai chiuso. Lo sentiva oscillare per la forte velocità, mentre fuori dal finestrino il paesaggio cambiava e nell'aria si respirava uno strano odore secco, forse dovuto alla frizione con le rotaie. Lucius stava assorbendo ogni nuova sensazione, senza quasi distinguerla da se stesso. L'unica coscienza di sé che gli era rimasta, stava rivivendo davanti ai propri occhi la spaventosa immagine vista sul Binario.

Accanto ai suoi genitori, che si tenevano per mano e che sembravano finalmente riappacificati, era apparsa la cugina Lily. Fino a quel momento, Lucius l'aveva vista soltanto in foto, ma anche a metri di distanza poteva ancora giurare che fosse lei. Alta, la testa adorna di lisci capelli rossi, portava un abbigliamento aderente che la faceva somigliare a una guerriera pronta alla battaglia.

Seppur impaurito, Lucius non sapeva che in modo avvisare i suoi genitori del pericolo; Trevor aveva infine capito ed era intervenuto, ma a quel punto Lily era già sparita; prima che il treno si fosse allontanato, Lucius comprese dagli sguardi confusi dei tre adulti che nessuno aveva idea di cose fosse accaduto. Comprese così che doveva essersi trattato di una visione. L'arrivo di Lily non era stato reale. Le sue allucinazioni erano tornate, e stavolta era stato spaventoso.

Una delle porte per i vagoni si aprì alle sue spalle, e al rumore insopportabile delle rotaie si mischiò quello delle voci gioviali di alcuni studenti più grandi.

"Ehi, ragazzino. Tutto okay?" Domandò uno di loro. Gli amici accanto a lui smisero di ridacchiare.

Lucius si voltò. Non conosceva quei ragazzi, ma osservando le loro divise capì che appartenevano a ognuna delle Case di Hogwarts, eccetto Slytherin. Sul loro petto era appuntata la spilla da prefetto, che Lucius conosceva dalla volta in cui sua madre gli aveva mostrato la sua. Pensando a Rose, spaventato e pieno di vergogna per essere stato beccato nel mezzo di una crisi, rimpianse quei momenti in cui poteva correre a rifugiarsi tra le sue braccia.

"Sì." Rispose Lucius, fingendosi forte. "Stavo solo guardando il paesaggio."

Il Prefetto che gli aveva rivolto la parola strabuzzò gli occhi; portava i colori di Hufflepuff. "Beh, non dovresti farlo qui. Hai già uno scompartimento? Se non ce l'hai, ti aiuto a cercarne uno."

Lucius non poteva immaginare niente di peggio, per il suo primo giorno a Hogwarts, di essere scortato su e giù per il treno da un Prefetto con eccesso di zelo. "Ce l'ho." Affermò in fretta. "Ci vado subito."

Oltrepassò i Prefetti senza salutare, e andò a infilarsi nello stesso vagone dal quale loro erano usciti. In realtà, non sapeva dove andare. Sua madre aveva fatto levitare il suo baule in uno degli scompartimenti del treno, ma lui non ricordava più in quale. Si ricordò invece di come, poco prima della partenza, gli avesse suggerito di cercare Rémus Lupin, anche lui del primo anno, e di fare amicizia con lui. Lucius lo aveva già incontrato altre volte - era un lontano cugino sia da parte di madre che di padre - tuttavia non avevano avuto molte opportunità di giocare insieme, un po' a causa della riluttanza di Rose nel lasciarlo solo, un po' per colpa del netto rifiuto di Draco di frequentare i Weasley.

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