Credo che alcuni paragrafi introspettivi suonino ridondanti con quanto ho già scritto in altri capitoli. Il fatto è che questa è la riscrittura di capitoli scritti un anno fa, e sto mischiando il vecchio al nuovo. Prima o poi, se sarà necessario farò una revisione.
*
*
Rose portò le mani alle tempie, dopo essersi seduta tra gli spalti del piccolo teatro che sovrastava il misterioso arco della Stanza della Morte, drappeggiato da un velo consunto che oscillava sinuoso, pur senza essere sospinto dal vento.
Quando aveva visitato quel luogo per la prima volta, alcuni giorni prima, ne era rimasta impressionata. Nonostante sua madre le avesse raccontato cosa fosse accaduto al suo interno ai tempi della caccia alla profezia, Rose non era stata preparata all'inquietudine che quelle voci potevano scatenare in lei, quei sussurri indefiniti, fatti di parole incomprensibili, che giungevano dalle profondità recondite dell'arco, spingendo chi le udiva ad attraversarlo.
Quella pericolosa sensazione magnetica che anni prima era stata provata dallo zio Harry e da Luna Lovegood non aveva fatto breccia su Hermione - che non era stata in grado di udire le voci - e fortunatamente nemmeno su Rose. Pur avvertendo quei suoni, la strega non li temeva seriamente, e non si era mai sentita attirata da loro dentro l'arco, e l'unico effetto che avevano su di lei era quello legato alla paura dell'ignoto.
Tuttavia, studiare la Morte non era un compito che spettava a Rose. Quando la direttrice, una donna molto severa, le aveva assegnato il suo ruolo, aveva specificato che essendo appena arrivata non era ancora pronta per quel genere di lavoro. Internamente, Rose aveva tirato un respiro di sollievo. Il suo unico contatto con la morte, undici anni prima, era stato così raccapricciante da bastarle per una vita intera.
La direttrice le aveva comunque mostrato alcune delle numerose Stanze dell'Ufficio Misteri, e qualcosa era scattato in lei quando per la prima volta aveva visto l'Arco. La sua vista, il macabro ondulare del suo velo, era riuscito a trasmetterle un contorto senso di pace, che era il meglio a cui lei poteva ambire in quei giorni bui. Così, era tornata spesso a cercarlo, di nascosto, quando era sicura che nessuno dei suoi colleghi l'avrebbe scoperta. Gli Indicibili lavoravano raramente in sede. C'era sempre qualcosa, all'infuori del Ministero, che richiedeva la loro attenzione. A Rose erano state assegnate delle semplici mansioni di guardia, e così si era ritrovata spesso da sola, a girovagare per quelle stanze misteriose.
Il tempo trascorso davanti al Velo, le era bastato per formulare una riflessione: probabilmente l'arco richiamava a sé soltanto chi avesse conosciuto la morte di persone davvero molto care. Rose non aveva subito lutti importanti, non c'era nessuno nell'oltretomba da cui volesse andare. L'unico defunto di cui aveva il ricordo era Scorpius, ma si sarebbe uccisa con le proprie mani prima di permettere a quel mostro serpentino di manipolarla anche oltre la vita.
STAI LEGGENDO
Serpensortia
Fanfiction- SEQUEL DI FINITE INCANTATEM - [Draco/Rose] Draco e Rose sono sposati da dieci anni, ma ora una nuova minaccia incombe sulla loro famiglia: loro figlio Lucius è in pericolo perché nato con un "dono speciale" ambito dai Figli di Salazar. Draco è anc...