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Quando Lucius riprese conoscenza, era ancora intorpidito; i suoi occhi si schiusero lentamente sulla surreale cornice dell'Infermeria di Hogwarts. Non era mai stato lì prima, ma aveva riconosciuto il luogo grazie alle numerose file di letti e all'odore pervasivo di disinfettante e pozioni medicinali.
Indossava il pigiama, un indizio sottolineato dalla comodità che non poteva derivare da altro. Mentre tentava di orientarsi, il calore del tessuto gli ricordò che non avrebbe dovuto trovarsi lì.
Ma c'era qualcosa di più. Accanto al suo letto, una presenza silenziosa vegliava sui suoi sogni agitati.
Trevor aveva appoggiato i gomiti sul soffice lenzuolo; con le dita si accarezzava lentamente le labbra, lo sguardo perso nel vuoto. Il suo viso magro, contornato da capelli neri in disordine, era segnato dalla stanchezza e tormentato da angosce che Lucius poteva soltanto immaginare. Quando Trevor notò che il ragazzo aveva finalmente aperto gli occhi, la sua postura si corresse e la sua attenzione si focalizzò su di lui.
"Si è svegliato!" Esclamò con un accento di sollievo. "Madama Abbott, si è svegliato! Come ti senti?"
"Voglio mia madre." Disse Lucius. Tentò di alzarsi, ma la testa gli girava e riuscì soltanto a sollevare il cuscino.
"Sta arrivando, l'ho già informata. Ora devi riposare. Rémus mi ha raccontato che stavi male già prima della lezione di Pozioni."
Non appena Lucius si ricordò con precisione di cos'aveva combinato in classe, provò un'intensa vergogna.
"Se hai parlato con Rémus, allora sai già tutto." Ribatté lo studente di Hufflepuff. Era seccato. Era dolorante ovunque e non aveva voglia di parlare. "Io invece non so perché gli Auror sono qui."
"Non gli Auror, ci sono solo io." Spiegò Trevor, con un sorriso incerto. "Avevo... qualcosa da fare, e casualmente sono arrivato nel momento giusto."
Madama Abbott, un'infermiera di mezz'età che portava i capelli biondo scuro legati dietro la nuca, porse al giovane paziente la tazza di una pozione ancora calda.
"Questo ti aiuterà a rilassarti, signor Malfoy. Prendilo. Soffia, prima di bere."
L'infermiera era nota per i suoi modi materni e amorevoli, ma anche per essere la moglie del professor Longbottom. Nonostante ciò, al lavoro preferiva essere chiamata col suo cognome da nubile.
Aiutò delicatamente Lucius a sollevare la schiena; quando il ragazzo toccò la tazza, un calore confortante si diffuse sotto la sua pelle. La pozione tranquillizzò rapidamente i suoi sensi. Ora non aveva più fastidi né nausea, solo un vago senso di imbarazzo per ciò che aveva fatto.
L'infermiera fece ritorno nel suo ufficio con la tazza, ma non prima di avere sgridato Trevor:
"Non più di due visitatori per volta, signor Nott! Anche se non ci sono altri pazienti, si tratta delle regole. Quando arriveranno i genitori, tu dovrai andartene."
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Serpensortia
Fanfiction- SEQUEL DI FINITE INCANTATEM - [Draco/Rose] Draco e Rose sono sposati da dieci anni, ma ora una nuova minaccia incombe sulla loro famiglia: loro figlio Lucius è in pericolo perché nato con un "dono speciale" ambito dai Figli di Salazar. Draco è anc...