EPILOGO

49 6 0
                                    

Cade la prima neve, l'inverno alla fine è arrivato e un manto candido copre gli ultimi segni della guerra che mesi prima ha ferito Gulfing; il cielo plumbeo, carico di pesanti nuvole, rilascia il suo carico gelido che silenzioso scivola verso terra spolverando di bianco le terre emerse del regno. I giorni sembrano rallentare cullati nella quiete delle nevicate che presto tramutano il regno in una candida distesa; si salvano solo le zone desertiche, spazzate dalle correnti calde, dove al posto della neve scorrono abbondanti piogge.

La pace regna sovrana nelle terre di Gulfing, i draghi hanno ripreso la loro vita di sempre, i cuccioli nati in autunno dalle uova salvate, scorrazzano ancora instabili sulle giovani zampe. La popolazione ha ripreso la sua vita e con l'arrivo del freddo si riposa prima delle fatiche primaverili. I commercianti preparano i carichi che in primavera lasceranno i porti o stilano gli ordini di ciò che servirà; le gilde invero addestrano i nuovi adepti, tutto scorre tranquillo come la neve che scende dal cielo.

Lontano, nelle calde terre di Spynx è la stagione delle piogge e il fiume ha invaso le terre attorno al suo letto coprendole di fanghiglia molle che rigenererà pascoli e campi; è un periodo di riposo per i contadini che si riparano dal maltempo e attendono il cambio di stagione. Le piramidi e i templi sono ormai solo un ricordo, i draghi d'ossa le hanno distrutte tutte, sulle ceneri di Tien Man Ku, ridotta a un cumulo di macerie annerite, è stato innalzato un nuovo tempio adornato da piccole costruzioni dove risiedono contadini e allevatori; della casta nobile non è rimasto nessuno e Vendetta, l'immenso Dracolich, ha preso possesso della città tramutando il tempio nel suo nido, da li governa il suo regno di sabbie e non morti.

Dopo un primo momento di paura, la popolazione sìè abituata al nuovo "Governo" in fondo sono passati da un tiranno umano e sacerdoti sanguinari a un drago non morto che non li sbrana e veglia che tutti vivano tranquilli, ma soprattutto che i draghi o i loro resti tornati in vita, siano venerati come divinità, riportando in auge l'antica religione che i vecchi ancora non dimenticavano e rapidamente tramandano alle nuove generazione. Un ritorno alle origini che facilità il cambio politico.

New Iridium è stata ricostruita, il palazzo ampliato e abbellito da un secondo immenso terrazzo. Lanthis; Belial, Rasglad e Aldebaran sono li e con loro alti dignitari demoni delle varie zone del regno, cavalieri coi loro draghi, l'attesa è palpabile. L'abissale è tranquillo, tronfio e orgoglioso, acclamato da tutti i draghi come un principe per la loro razza, un eroe; Aldebaran invero è più mostruoso che mai, l'ultima battaglia gli ha lasciato decine di cicatrici che non han fatto altro che imbruttire il suo aspetto di drago, ma per lui come per chiunque altro della sua stirpe, ogni segno sul suo corpo è fonte di orgoglio. Ogni taglio, ferita o lacerazione sono stati conquistati in battaglia e lui dalla guerra è sopravvissuto. Il re oscuro ancora regna.

Lanthis prende tempo, alza lo sguardo osservando la neve cadere, nella destra la falce e la pietra dei draghi ormai di un pallido rosa, avendo esaurito quasi tutto il potere accumulato nel tempo.

"Basterà?" Il fratello le è accanto e la imita a fissare il cielo.

Lanthis osserva la pietra e annuisce. "Si il potere che ho e quello della pietra basteranno." Conferma avanzando di qualche passo, tutti si ammutoliscono, il lieve brusio dell'attesa diviene silenzio, mentre la demone evoca con parole arcane la magia. Dalle sue dita e dalla pietra dei draghi, i fili dorati prendono vita e salgono verso il cielo, li iniziano a scorrere scintillanti formando un circolo e dentro questo disegni sempre più complicati. Ogni parola da lei mormorata sembra prendere vita sotto forma di simboli e rune, non appena il circolo è completo si illumina, un bagliore di luce intensa a cui segue un'onda d'urto quando il portale si apre.

Sul nuovo terrazzo del palazzo prende vita un portale terreno, il suo gemello si apre sopra il tempio di Spynx; per un po' la figura tremola poi si stabilizza, circondati da fili dorati e rune che formano un circolo, il portale ruota pigramente nel cielo, il suo centro formato da quella che sembra acqua purissima di fonte. Un tremito nella superficie annuncia che qualcuno sta attraversando il passaggio, in pochi attimi Vendetta emerge dal portale e atterra planando sul terrazzo. L'arrivo del Dracolich è acclamato da urla e ruggiti dei presenti.

Demons IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora