1. What died didn't stay dead

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What died didn't stay deadWhat died didn't stay deadYou're alive, so alive

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What died didn't stay dead
What died didn't stay dead
You're alive, so alive

Taylor Swift - Marjorie


<< Muovi il culo, Anderson. Se sali su quel dannato ring con questo atteggiamento finirai per essere ammazzato! >> Sbraitò il coach, facendo avanti e indietro per lo spogliatoio con grandi falcate, per placare il nervosismo. Era fuori di sé prima di ogni combattimento, anche se questo non era neanche uno dei più importanti. Gabriel Ezra allenava talenti dell'MMA da vent'anni, eppure, nonostante la sua età continuava ad innervosirsi prima di una competizione.

Era un'uomo di sessant'anni, ancora in forma grazie agli anni di allenamento che aveva alle spalle, facilmente irritabile e terribilmente fastidioso. Aveva anche delle qualità, però. Ad esempio prendeva molto a cuore i suoi allievi, ed era un allenatore fantastico. Aveva vinto tanti incontri, prima dell'infortunio che gli aveva impedito di continuare a combattere. Non sapevo se con me fosse così pretenzioso perché sapeva che avevo tutte le carte per diventare il campione dei pesi welter degli Stati Uniti, oppure perché in qualche modo gli ricordavo lui quando ancora poteva combattere.

In ogni caso aveva ragione. Negli ultimi anni, anche se non avevo combattuto per il titolo, avevo stabilito molti record che ancora non erano stati battuti: maggior numero di vittorie per KO, maggior numero di vittorie per sottomissione, maggior numero di vittorie consecutive, più veloce vittoria per KO, più veloce vittoria per sottomissione, maggior numero di vittorie, maggior numero di incontri. In tutto erano sette record che rimanevano imbattuti.

Ma nell'ultimo anno gli allenamenti erano aumentati, il coach mi stava col fiato sul collo e, a parte la scuola, non potevo permettermi distrazioni. Mi stavo preparando per battere il record di campione più giovane e vincere il titolo di campione dei pesi welter.

Aveva ragione nel dire che se fossi salito sul ring con questo atteggiamento mi avrebbero ammazzato, ma oggi non ero sicuramente nella mia forma migliore. Dopo una notte insonne a causa della febbre era difficile persino fare il riscaldamento, figurarsi combattere con un ex campione. Mason Taylor era uno dei più forti della mia categoria, campione per ben due volte, anche se non era mai riuscito a mantenere il titolo.

<< Lo so, coach. >> Borbottai, prendendo dalla borsa le pasticche che mi servivano per far scendere la febbre, sapevo che stava risalendo e non potevo permettermi di avere trentanove proprio sul ring.

<< Non dovresti combattere se stai male, possiamo spostare l'incontro. >> Mi voltai di scatto. Non avevo mai fatto spostare un'incontro e non avevo intenzione di farlo mai. Era una cosa senza senso, e soprattutto odiavo quando succedeva a me.

<< Non se ne parla. Sono abbastanza in forma per combattere. >> Risposi con tono fermo. Coach Gabriel mi fulminò con lo sguardo, come faceva ogni volta che lo contraddicevo. Ma sapeva che potevo farcela, nonostante non fossi in forma. Se non lo avesse pensato probabilmente sarei già a casa a riposarmi.

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