10. Labyrinth

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Uh oh, I'm falling in loveTaylor Swift - Labyrinth

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Uh oh, I'm falling in love
Taylor Swift - Labyrinth

Il momento in cui mi ero reso conto di provare dei sentimenti per la mia migliore amica era stato al contempo il migliore e il peggiore della mia vita. Era passato poco più di un anno, ormai avevo accettato i miei sentimenti, quando l'avevo capito, però, non li volevo accettare.

Ero terrorizzato, a dire il vero.
Per due giorni non le avevo rivolto la parola, lei era convinta che fossi solamente stato di cattivo umore a causa dell'incontro che avevo perso, in realtà avevo paura che capisse che i miei sentimenti erano cambiati.

Mia madre, che mi conosceva troppo bene, aveva capito subito qual era il problema e mi aveva detto di parlare ad Ashlyn di ciò che provavo, dicendo persino che aveva una cotta per me da sempre.
Ma io sapevo che Ashlyn aveva avuto tante cotte, e tra queste io non c'ero.

In ogni caso, io le avevo dato qualche segnale, avevo provato a farle capire che per quanto mi riguardava poteva esserci anche qualcosa di più di un'amicizia, lei però li aveva ignorati tutti, oppure non li aveva colti.

Ormai mi ero rassegnato all'idea di essere semplicemente il suo migliore amico, quello che le asciugava le lacrime quando altri ragazzi facevano gli stronzi.

<< Max, hai visto la mia giacca di jeans? >> Asher entrò nella mia stanza, come sempre di cattivo umore, con ancora gli occhiali da lettura sul naso. Probabilmente aveva lavorato tutta la notte al posto di dormire, e ora si stava preparando per uscire, mentre noi eravamo quasi pronti per andare a scuola.

<< No, chiedi a Peter, l'ho visto entrare nella tua stanza ieri sera. >> Risposi, mentre toglievo la maglia del pigiama.

Pensavo che se ne sarebbe andato, ma rimase fermo sulla soglia, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo corrucciato fisso su di me.

<< Oggi non viene la piccola Ashlyn? >> Domandò, squadrandomi dalla testa ai piedi.

<< Dovrebbe arrivare a momenti e non è più tanto piccola, sai? >> Alzando gli occhi al cielo si staccò dalla porta.

<< L'ho praticamente vista nascere, Max. Per me sarà sempre piccola. >> Borbottò uscendo dalla mia camera. Accennai un sorriso anche se non era qui, perché nonostante Asher fosse sempre freddo come il ghiaccio con noi, voleva bene ad Ashlyn. La considerava una sorella.
Inoltre, era inutile negarlo, esteticamente era molto simile alla bambina di cui si era innamorato da piccolo.

<< Buongiorno Principe! >> La voce inconfondibilmente allegra di Ashlyn mi fece sorridere, mentre le davo le spalle per indossare la maglietta.

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