11. Evermore

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And I couldn't be sureI had a feeling so peculiarThat this pain would be forEvermore

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And I couldn't be sure
I had a feeling so peculiar
That this pain would be for
Evermore

Taylor Swift - Evermore

Non avevo idea del perché dovessi essere presente a questa festa, dato che non ricordavo neanche chi fosse la festeggiata.
Avevo provato a convincere i miei genitori, dicendo che avevo tanto da studiare, ma loro avevano insistito dicendo che rivedere alcune persone che avevo conosciuto anni prima mi avrebbe aiutata a recuperare la memoria.

Io, invece, ero spaventata. Non solo temevo il loro giudizio, in quanto ero sparita da un giorno all'altro, trasferendomi in un'altra città. Mi spaventava anche riavere indietro i miei ricordi.
Speravo con tutta me stessa di sbagliarmi, ma credevo di sapere cosa mi aveva portata all'amnesia.

<< Quindi, chi è la festeggiata e perché siamo stati invitati? >> Domandò Thiago per l'ennesima volta, dato che i miei genitori lo avevano incaricato di controllare che ricordassi chi fosse la famiglia che ci aveva invitati.

<< La festeggiata è Evangeline Morris, figlia del presidente del consiglio Hector Morris. La loro famiglia fa ogni anno una donazione molto sostanziosa all'ospedale di papà, per questo siamo stati invitati. Non sono belle persone, fatta eccezione per Evangeline. Ah e poi è la ragazza di un amico di famiglia. >> Ripetei le stesse parole di mio padre, che avevo imparato a memoria per essere preparata alla serata.

<< Mi sembra che ricordi tutto, sei pronta per andare? >> Annuii, lanciando un ultima occhiata allo specchio.

Dietro di me, Thiago indossava una semplice camicia bianca e dei pantaloni eleganti neri, i capelli biondi li aveva sistemati con il gel, era semplicemente impeccabile.
Io avevo indossato un vestito di seta rosa che mi aveva regalato Stella prima di partire per il college, le onde morbide ricadevano alle mie spalle ma avevo raccolto le due ciocche davanti, fermandole dietro la nuca con un fiocco dello stesso colore del vestito.

Stavo bene, il trucco leggero risaltava i miei occhi di un blu simile al colore del mare, il rosa del vestito faceva sembrare il mio incarnato ancora più pallido, ma il trucco lo rendeva più luminoso.

Inspirai profondamente prima di rispondere, consapevole che prima o poi avrei dovuto rivedere la città in cui ero nata.
Potevo farcela.

<< Sono pronta. >> Affermai, presa da una sicurezza che sapevo sarebbe durata poco.

Thiago annuì, aprendomi la porta.

Uscii di casa, sentendo già l'aria pungente di fine settembre. A Londra non faceva così freddo a questo punto dell'anno, non ero abituata a queste temperature.

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