Diario di Elena - 1 - Figlia di una fruttivendola

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Venerdì 24 gennaio 2020

Non ti scrivo spesso, sono pigra. O forse non mi va di confessare, tuttavia qualche volta devo proprio.

Alla festa di capodanno, ho conosciuto un ragazzo, Federico si chiama. Ho iniziato a frequentarlo. Lui è piuttosto carino, begli occhi, bel fisico, poi è molto gentile e rispettoso con me, gli piaccio davvero, mi manda pensieri e mi regala pensierini. Siamo usciti diverse volte, ci sentiamo e vediamo sempre più spesso, ci siamo baciati, ci baciamo a lungo. Non ce lo siamo detti, ma direi che stiamo assieme.

Sì, mi rispetta, fin troppo. Quando ci baciamo e mi tiene, le sue mani mi accarezzano, però si fermano sempre, non vanno mai oltre quel limite che invece io vorrei tanto che lui superasse.

Aspetta un mio benestare probabilmente, ma come devo darglielo?

Lo sento che gli viene duro, non credo che lo abbia capito che me ne sono accorta.

Dovrei prenderglielo in mano?

Rimarrebbe sconvolto.

Tutti sanno che la figlia della fruttivendola è una difficile con i ragazzi! Sono stata con pochi e non ci sono mai stata con nessuno oltre i baci.

A Federico piaccio anche per questo, perchè sono diversa, non sono una facile.

Eppure non sono affatto una santa.

Tu, caro diario, conosci i miei segreti.

Che da sola di esperienze ne ho avute, parecchie.

Che le dita non mi bastano più ormai da tempo.

Che mi scopo le zucchine, se mancano mi faccio le carote e ho provato pure le banane e le melanzane oblunghe.

Che proprio a degli ortaggi ho dato la mia verginità sia quella davanti che quella dietro.

Che sono multiorgasmica, che qualche volta vengo anche solo col culo.

Che di tutto questo ho le prove sul mio telefono oltre ad aver scritto tutto quanto in queste pagine.

E per la prima volta in vita mia ho il forte desiderio che sia un ragazzo, Federico, ad avermi così.

Penso di essere innamorata.

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