IV. INCONTRO INASPETTATO

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Anche se avevo intenzione di parlare con Diana, il pullman per andare a casa non aspettava di certo me. Potevo prendere il prossimo? Certo, ma il  successivo passa un'ora dopo e sinceramente non avendo la certezza che Diana sia ancora a scuola, non resto da sola un'ora fuori scuola. Appena salgo sul pullman, dopo aver fatto vedere l'abbonamento al controllore, mi siedo sulla prima sedia libera e, senza alzare gli occhi dal telefono, mando due messaggi. Uno a mia mamma scrivendole che sono sul pullman e l'altro a Diana, chiedendole se fosse successo qualcosa visto la sua improvvisa scomparsa.

"Sole?". Questa voce. La conosco. Mica è ..

"Non ci credoo. Luigi" dico alzandomi dalla sedia, però è stata una mossa sbagliata. Infatti proprio in quel momento, il pullman ha colpito un dosso e quindi cado  sulla sedia.

"Ahia, il sedere" dissi massaggiandomi sotto la schiena.

"Sei sempre la solita guastafeste" dice Luigi, dopo essersi avvicinato, tirandomi la guancia con un gesto affettuoso. Luigi porta i capelli lunghi castani legati in una coda e indossa un maglione marroncino e un pantalone baggy marrone di una tonalità di marrone più scura.

Io e Luigi ci siamo conosciuti al centro, e dopo una settimana che ci scambiavamo solo sorrisi, abbiamo deciso di inizia a parlare. Inutile dire che si è instaurato un bellissimo rapporto che si basava, e si basa, soprattutto sulla fiducia. Io mi fido di lui e sono riuscita, durante i quattro mesi al centro, a confidarmi anche riguardo gli incubi che avevo ogni sera, e che ora sto continuando ad avere ma non con la stessa frequenza di prima e la fiducia è reciproca. Infatti anche lui si fida di me e mi ha raccontato il motivo per cui si trovava al centro. Quando mi ha raccontato la sua storia, mi sono messa a piangere e non so quante volte mi sono scusata con lui per ciò. Sono una persona molto emotiva e non riesco ad essere impassibile ascoltando le storie tristi degli altri ragazzi. Siamo tutti adolescenti e sapere che, delle persone così giovani, hanno sofferto tanto, mi fa stare davvero molto male.

" Ti sei dimenticata che andiamo nella stessa scuola?" Dice Luigi mantenendosi alla barra di ferro per non rischiare di cadere.

"Ovvio che no, però non mi aspettavo che anche tu prendessi il mio stesso pullman. Gli altri invece?"

"Io e Lea siamo usciti settimana scorsa, ma penso che ti ricordi. Invece Martin e Ecate sono ancora lì." L'ultima parte lo dice con una voce triste. Io sono arrivata dopo di loro al centro e mi ricordo che i primi giorni, prima di andare a parlare con Luigi e quindi di conoscere tutti gli altri, li guardavo sempre da lontano. Sembravano una squadra davvero affiatata. Poi invece ho scoperto che non si conoscevano da prima, ma si sono conosciuti lì. Tranne Luigi e Micheal che erano migliori amici ancor prima di entrare al centro.

"Ce la faranno a superarla, entrambi sono molto forti e vedrai che quanto prima li vedrai fuori la scuola a fare i loro stupidi scherzi e anzi mi dirai che sono così fastidiosi che li vorrai rinchiudere tu stesso in una cantina" dico sperando di riuscire a sollevare un po' l'umore di Luigi. E per fortuna riesco nel mio intento, infatti Luigi alza il volto e sorride.

"Mi devi chiedere qualcos'altro, stellina?". Perché mi chiama stellina? Sinceramente non lo so. E' un nomignolo che mi ha dato tre mesi fa, e sinceramente non mi dispiace nemmeno.. mi piace come soprannome. Quando Luigi mi domanda ciò, mi guarda alzando le sopracciglia con fare malizioso. Lui sa che mi sono resa conto che tra i vari nomi che ha citato manca uno. Micheal.

"No" rispondo subito. Mossa sbagliata. Quando una persona risponde subito significa che sta mentendo. Sia io sia Luigi siamo appassionati della psicologia e del linguaggio del corpo e molte volte ne abbiamo anche parlato. Mi ricordo che in una delle nostre discussioni, c'è stato come argomento principale le bugie e come scoprire che una persona ne sta dicendo una solo osservando il linguaggio del corpo. Ovviamente tra i vari segni e gesti c'è, come già anticipato prima, rispondere subito.

"Sei una stellina bugiarda allora. Va bene, visto che sono quasi arrivato te lo dico senza fare giri di parole. Micheal non è ancora tornato a scuola però penso che o domani o tra pochi giorni ritornerà. So che ti ricorderai bene che quando te ne sei andata lui stava ancora al centro.. in realtà poche ore dopo se n'è andato anche lui. Comunque ti lascio il mio numero, così appena mi scrivi, mi segno il tuo numero e ti aggiungo al gruppo con gli altri.". Non ho il tempo di rispondere perché il pullman si ferma e Luigi è arrivato alla sua fermata. Prima che il bus riparte però mi da un bacio volante e io,con fare drammatico, lo prendo con la mano destra e quest'ultima la appoggio ad altezza del cuore. Scopro che comunque non abitiamo così lontani, infatti io abito a due fermate in più rispetto Luigi, ciò significa che potrei arrivare a casa sua anche a piedi circa in 10 minuti. Non posso che essere più felice di questa notizia. Luigi è la persona del gruppo con cui ho legato di più, sarà perché condividiamo molto interessi comuni o forse perché ho conosciuto prima lui..fatto sta che mi trovo davvero bene con lui e credo che anche lui trovi la mia compagnia gradevole. Luigi è un ragazzo davvero gentile e amichevole però non riesco a capire perché in quella situazione ha preso le difese di Micheal. Io non ho sbagliato, Micheal si è comportato male senza nessun valido motivo. Ma allora mi chiedo, perché? Perché Luigi ha preso le sue difese? Perché quando chiedevo di dirmi il motivo di ciò, non mi rispondeva?

L'incidente mi ha fatto capire una cosa. Se sono sopravvissuta significa che la vita mi vuole dare la possibilità di fare tutte quelle cose che non ho mai fatto per i troppi interrogativi. Ho sempre pensato che vivere nella propria bolla, senza fare molte esperienze che i ragazzi della mia età di solito fanno e senza concludere le questioni, mi avrebbe "protetta" dai mali del mondo. Ma l'incidente mi ha fatto capire che se una cosa deve succedere, succede e basta. Cosa mi è servito chiudermi nella bolla e uscire il sabato sera per andare a casa dei miei amici e mai altri posti perché mi sentivo protetta, quando poi alla fine ho fatto un incidente proprio quando stavo ritornando dalla casa di uno di loro? Per questo da oggi cambierò e affronterò questioni delicate.. perché, quando avrò l'occasione di farlo di nuovo? Meglio farlo subito, quando si ha la possibilità, invece di rimandare e rischiare di non concludere mai nulla e restare con il dubbio. Per questo da domani cercherò di capire il motivo dello strano comportamento di Diana, il motivo per cui Luigi ha difeso Micheal, quando anche i sassi sanno che in realtà lui si è comportato una merda con me e cercherò di parlare anche con Micheal, appena tornerà a scuola ovviamente. Per ora ho questi tre obiettivi e spero davvero che riuscirò a raggiungerli.

LA VERITÀ  NASCOSTA Una verità omessa può far più male di una bugia dettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora