Capitolo 23

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May si sentì la testa girare. Suo padre, quell'uomo aveva il coraggio ancora di contattarla!

Se solo una lettera poteva rendere il suo umore così pessimo, immaginiamoci vederlo di persona! Cosa mai potrebbe esserci in quella lettera?

Drake cercò di prenderle la mano quando sembrò che stesse per cadere. Fece un respiro profondo ed entro nel pub.

Drake la chiamava insistente da dietro mentre con aria furiosa May entrò.

"Joseph, devo uscire prima." Affermò May

"Mi dispiace tesoro, se esci sei licenziata, ci sono ore mancanti"

"Jo, è una cosa urgente, devo prendere una cosa e tornare!" Esclamò

"Tutte le volte la stessa storia, May!" Urlò Joseph il proprietario

"amico, calma" si intromise Drake.

"Drake, vi rispetto molto lo sapete, ma i miei clienti..." spiegò Joseph

"Okay, sto fino alla fine" confermò May

La cosa piú brutta per gli amici di May era vederla nervosa o arrabbiata per qualcosa, il suo atteggiamento cambiava e nessuno è mai in grado di calmarla se non se stessa.
Cosí andò avanti da bambina con suo padre, solamente il fratello riusciva a tenerla calma, ma quando lui era in giro per studio o perfino solo per commissioni se la sbrigava da sola.
Certo, l'arrivo dello zio sistemó tutto con il tempo, ma metá del suo passato era sempre con lei, nel suo cuore e nei suoi ricordi.
È una tortura non poter cancellare certi ricordi.

"May..." la chiamò Ellie mentre puliva il bancone

"Dimmi" rispose May con un tono di voce diverso dal suo solito

May poi andò ai tavoli per servirli.
Il suo turno sembrava non avere piú fine, gli amici continuavano a guardarla in silenzio. Drake sapeva che era la giusta cosa da fare quando la sua ragazza era in questo stato.
E, piú vedeva la sua ragazza in questo stato, piú l'odio verso suo padre cresceva.
Cresceva e cresceva!

May è una ragazza dolce, cosa le faceva il padre!

May si poggiò con le mani sul bancone ed abbassò la testa, una lacrima scese sul suo volto.
"May, tesoro" le prese la mano Drake chiamandola dolcemente.
May corse fuori.

Joseph guardò i suoi amici.
"È una brutta giornata" disse Ryan

May si mise seduta a terra, con la schiena poggiata sul muro e le mani sulla nuca.
Drake uscí subito dopo di lei e la raggiunse.

"Non so perchè io stia reagendo cosí" disse May con voce tremante "ho paura Drake"

Drake si mise nella sua stessa posizione mentre May appoggiò la testa sulla sua spalla.
"Lo so" disse solo Drake

"Cosa ci trovava mia madre in lui. Mi sta rovinando la vita!"

Drake le accarezzò il braccio per calmarla, cosa che, effettivamente gli riusciva.

"Mi ami anche quando cosí?" chiese May

Somewhere I belongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora