Capitolo 6

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Trigger warning: Linguaggio volgare | sesso descrittivo




Quando Nami irrompe nella sua cabina e lo afferra con forza per le spalle, tirandolo su dal letto con uno scrollone, Sanji può dire di aver fatto un sogno simile una volta. Nami, ovviamente, era molto più dolce e molto meno vestita, e ovviamente non finiva con la navigatrice che lo prendeva a sberle.
«Nami san!» mugola strizzando gli occhi per riflesso alla manata che piomba sul suo volto, mentre alle spalle della ragazza, prima sbucano quattro braccia di Robin che l'afferrano da sotto le ascelle e i fianchi, tirandolo via da lui, poi l'archeologa, con le mani incrociate davanti al seno.
«Lasciami Robin, lasciami maledizione! » sbraita Nami mentre Sanji, con una mano premuta sul volto, passa da una all'altra senza capire: Che è successo? Ieri sera erano entrambe più che felici di vederlo in salute e ora Nami vorrebbe aprirgli la gola con i denti e Robin lo sta fissando con un piglio decisamente scontento.
«Si può sapere che è successo fra te e Zoro a Rehegua?» gli chiede l'archeologa, posando le mani ai fianchi, ma senza sciogliere la presa con cui tiene bloccata Nami.
Troppe cose, è il pensiero che attraversa il cuoco. Un bell'avvicinamento mentale e non solo fisico, gli verrebbe da dire, ma morirà prima di ammetterlo con qualcuno. Preme le labbra una contro l'altra mentre Nami ringhia qualcosa di simile a « Rispondi, Sanji Kun!» mentre continua a star costretta con le mani sollevate sopra la testa.
«Perché?» chiede invece e Robin si sposta leggermente dalla porta per permettergli di guardare attraverso.
Dei passi, un coro di urla, pianti, e Zoro passa sul pontile tenendosi addosso, nell'ordine, Chopper aggrappato alla testa, che piange, strilla, e perde muco dal tartufo. Luffy, aggrappato ai fianchi, nelle stesse condizioni della piccola renna, Brook appeso a un piede, Franky all'altro e Usopp stretto alle spade « Come diavolo fa a trasportarci tutti?» uggiola quest'ultimo, quasi piangente mentre alle loro spalle, sfila Jinbe, tenendo le mani nascoste dentro le maniche del kimono.
«Che diavolo...» Sanji torna alle due ragazze in camera con lui e mentre Nami sembra solo capace di reclamare il suo sangue, è Robin a rispondergli: «Zoro ha deciso di lasciare la nave.»
Il cuoco sbuffa una risata, ma l'espressione scontenta dell'archeologa è più che palese. Arriccia il naso mentre sostiene il suo sguardo, come a volergli far capire, con quel solo incrocio d'occhi che no, non è uno scherzo di pessimo gusto.
«Come facciamo senza di lui ad arrivare a Laugh Tale?» gli chiede Nami sempre più inferocita « Come faccio IO – calca bene la voce, quasi rendendola stridula - a disegnare la mia mappa del mondo, senza di lui?» Specifica il vero problema, battendo un piede a terra con forza. Come ciurma sono insieme da così tanto che è impossibile anche solo immaginare di poter coronare il sogno che gli ha fatto prendere il mare senza uno di loro. E poi Zoro è il loro vicecapitano, è come se Luffy, una bella mattina decidesse di non voler più diventare il Re dei Pirati, ma il proprietario di una frutteria e li mollasse da soli nel bel mezzo della rotta. «Zoro.» lo sente ragliare infatti il cuoco « Non puoi abbandonarci. No.»

Quando Sanji li trova, stanno tutti impedendo a Zoro di scendere a terra.
Nonostante è chiaro che aggrapparsi a lui non stia sortendo alcun effetto – visto che lo spadaccino è abituato a manubri ben più pesanti di tutti loro messi assieme- sembrano decisi a morire prima di permettere al loro vicecapitano di abbandonarli. Sanji riderebbe se, al solo segnalare la sua presenza, non fosse diventato il centro di una selva di sguardi inferociti. Infila due dita nel colletto della camicia, deglutendo prima di venire afferrato per la nuca da Nami e Robin, che lo costringono a piegarsi avanti col busto « Avanti scusati, qualsiasi cosa tu gli abbia fatto.» lo sprona la navigatrice mentre, dall'altro lato, Robin annuisce composta.
«Io non ho fatto niente!» No, davvero. Non ha fatto nulla. Si è perfino scusato per averlo definito buono solo a scopare, che diavolo vuole ancora quell'idiota?
Si tira su, per quel che le mani delle due donne sul suo capo gli consentono, e nonostante i ragazzi attorno, e Chopper saldamente ancorato attorno alla sua testa con tutte e quattro le zampe, riesce a vedere il profilo dello spadaccino. Sbaglia o è arrossito fino alla radice dei capelli?
Lo fissa stralunato, prima di rendersi conto cos'è che sta succedendo. Prima che venissero travolti dell'acqua di Fumie, stavano appena appena girando le carte sulla loro relazione, e se Zoro può dirsi scoperto nei suoi sentimenti, per lui non si può dire altrettanto.
«Brutto stupido!» sbotta, sfilandosi dalla presa di Nami e Robin, facendole quasi sbilanciare all'indietro, e infilandosi nel ginepraio di braccia e gambe attorno a Zoro per afferrarlo per un orecchio e trascinarselo dietro a strattoni.

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