CAPITOLO 4

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TIMESKIP 12 ANNI DOPO

Stavo tagliando l'ennesima cipolla del giorno nella cucina del Baratie, conosciuto come il ristorante/bar nel bel mezzo dell'oceano, mentre Sanji era di fronte a me, a fare la sua ennesima ''pausa'', con la sua ennesima sigaretta del giorno.
''Sanji, l'ordine da portare al tavolo 8 è pronto.''
Nessuna risposta.
''Sanji?''
''SANJI!'' Urlo il suo nome per la terza volta senza ottenere risposta.
Allora, stanca, prendo il coltello con cui stavo tagliando le cipolle e lo scaravento nella sua direzione, trafiggendo la parete di legno e colpendo per poco la faccia di Sanji, facendolo trasalire.
''CHE CAZZO HIYORI! NON POSSO FARE UNA PAUSA NEMMENO PER 5 MINUTI!'' Esclama.
''Di pause ne hai già fatte 5 cinque, adesso smetti di intossicarti con quella sigaretta e porta il piatto al tavolo 8.''
Le cose tra me e Sanji sono cambiate, i nostri caratteri e i nostri interessi sono cambiati, soprattutto durante quei giorni in cui il tempo sembrava non scorrere sullo scoglio, ma in fondo siamo sempre i ragazzini adolescenti che si prendevano per i capelli e i quali Zef rimproverava.
Sanji è e sarà sempre il mio migliore amico e compagno di avventure.
Una volta tornato in cucina, dopo aver servito il tavolo, Sanji ritorna subito ai fornelli.
''Dovresti vedere com'è bella la ragazza bionda al tavolo che ho appena servito.'' Mi dice.
''Già te ne sei trovato un'altra? Non riesci nemmeno a stare cinque minuti senza vedere una donna...assurdo'' Dico.
''Si, lo so, ma vedo te.'' Mi dice facendomi l'occhiolino e continuando a cucinare, mentre io andavo a lavare i piatti.
Certo, essere una dei cuochi e la lavapiatti del Baratie non era il massimo, ma venivo pagata e questo mi andava più che bene.
Lavando e asciugando con cura ogni piatto, sento Zef, capocuoco, entrare in cucina e litigare con Sanji.
''Questo piatto fa schifo!'' Dice gettandolo nel cestino.
''Il mio cervello esploderà se dovrò cucinare un'altra delle tue stupide bistecche, nel menù abbiamo bisogno di qualcosa di innovativo.'' Esclama Sanji.
''Non sei tu a decidere cosa cucinare ma io, quindi vai e prepara una ''stupida bistecca!'' Dice Zef.
''È un insulto alla carne!'' Urla Sanji.
''SENTI, NON VOGLIO SPRECARE IL MIO FIATO CON TE. NON TI PIACE IL MENÙ? BENE, SARÒ PIÙ CHE FELICE DI BANDIRTI DALLA CUCINA! ADESSO VAI A SERVIRE AI TAVOLI!'' Urlò il capocuoco, mentre intanto vedevo un Sanji, annoiato togliersi la cravatta e il grembiule.

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SANJI IS NOT A WANT ANYMORE, IT'S A NEED.

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