58 pt.1🌙

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«Questo è più vicino agli studi dell'ABC News, ma non ha la spa» riflettei scrollando sul mio pc tra le offerte di alberghi su TripAdvisor. «E noi vogliamo la spa, vero?»

«Sappiamo entrambi che non ti interessa la mia risposta» Kiran sollevò il volto dalla mia pancia, distolse lo sguardo dal libro e lo spostò nel mio. «Tu, Juniper e Freydis avete già deciso che abbiamo bisogno di una spa.»

«Grazie, Kiran. Sapevo che saresti stato d'accordo con me.»

Con un sospiro rassegnato, riportò la sua attenzione sulla pagina che stava leggendo. Non avevo idea di cosa trattasse il suo libro, sapevo solo che era scritto in tedesco. Dando un'altra occhiata all'offerta, conclusi che l'Omni Hotel al California Plaza fosse la scelta migliore. Prenotai tre stanze per due notti, scaricai la ricevuta e la mandai nella nostra chat di gruppo, allegandoci anche il link della pagina web dell'hotel.

Ari: dove saremo tra una settimana

Ari: guardate la galleria di foto sul sito e ditemi se non è GRANDIOSO

Ari: ora che ci faccio caso, c'è anche la spa

Con una punta di soddisfazione, spostai il pc sul cuscino e posai il cellulare.

La prima cosa che avevo fatto quando io e Juni eravamo arrivate da Kiran, quel pomeriggio dopo la scuola, era stata spalmarmi sul suo letto. I crampi del ciclo mi stavano distruggendo. Kiran mi aveva chiesto se ci fosse qualcosa che avrebbe potuto fare per darmi sollievo, ma la mia risposta era stata un borbottio indistinto soffocato dal cuscino.

Non mi ero accorta che stesse cercando su internet, fin quando non mi fece rotolare sulla schiena e si piantò a cavalcioni su di me.

«Ho letto che massaggiare in questa zona dovrebbe alleviare la tensione tra i muscoli» mi aveva sollevato la maglietta fin sotto al seno e aveva avvicinato le sue mani grandi e calde alla mia pancia. «Scopriamo se è vero.»

I movimenti circolari delle sue dita all'altezza del mio stomaco e delle ovaie non fecero scomparire i crampi, ma mi fecero sentire davvero molto meglio. La sensazione di pesantezza che mi stringeva l'addome venne sostituita da respiri più ampi e leggeri.

Massaggi a parte, ero certa che la sola presenza di Kiran fosse terapeutica per me.

Poco dopo, era andato a procurarsi una borsa di acqua calda e, quando scoprì che fare pressione sulla pancia mi dava sollievo, decise di diventare lui stesso una borsa di acqua calda.

Da oltre mezz'ora, infatti, Kiran era disteso tra le mie gambe, teneva il volto poggiato sulla mia pancia, un palmo caldo avvolto intorno al fianco, e con l'altra mano reggeva il suo libro. La sua premura e la sua dolcezza non smettevano mai di meravigliarmi.

«Quando è stata l'ultima volta che hai sentito Claus?» Mossi le dita tra i suoi capelli, godendo della loro morbidezza.

«Un paio di settimane fa» mi posò un bacio vicino all'ombelico. «Questa domanda ti è venuta in mente in modo del tutto casuale, o ci stavi pensando?»

«Ci pensavo da un po'» ammisi. «Avevamo detto di prenderci del tempo per assimilare la storia dell'Ordine e tutto il resto, lo so, ma spesso mi ritrovo a chiedermi quando arriverà il momento in cui Claus o chiunque altro proverà a portarci via quello che abbiamo.»

𝐃𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora