10/ non sono la tua ragazza

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                                 Pov Viola

Sono le 6 del mattino, stanotte non ho dormito per niente, ho continuato a pensare al bacio tra me e Giorgio e ho tantissime domande, ma non voglio pensarci, non mi innamorerò di uno come Ferrario, nemmeno se mi pagano.
Dopo questi 10 minuti di pensiero faccio colazione e vado a prepararmi.
Sono circa le 7.30, prendo la mia auto e vado all'università.
Per fortuna non vedrò Ferrario, lui non è mai in orario.
Vado a parcheggiare e vedo l'ultima persona che volevo vedere, proprio lui, Ferrario. Che cazzo ci fa qui in orario?.
Scendo dall'auto e la chiudo sperando che non venga a rompere le scatole, ma me lo trovo immediatamente dietro,
"A loli buongiorno" dice con quel sorrissetto da stronzo del cazzo e mi tira la treccia, come sempre.
"Buongiorno Ferrario, evita di chiamarmi lolita, odio quel soprannome e non toccarmi i capelli" dico infastidita,
"e daje su nfa a preziosa, o so che sei pazza de me, m'hai dato conferma" sorride fiero.
"Senti...q-quel bacio non...non doveva succedere, t-ti prego dimeticalo" dico imbarazzata,
"sei più brutta co e guance rosse, o sai?" dice ridendo,
"vaffanculo Ferrario,stammi lontano" dico nervosa e mi volto per andarmene ma lui mi ferma prendendomi per un braccio,
"a cogliona damme n'altro bacio che me mancano e labbra tue" dice lui,
"Giorgio i-" non mi fa finire la frase e incolla le sue labbra alle mie, non voglio baciarlo ma non riesco a staccarmi, le sue labbra sono magnetiche, mi piace così tanto baciarlo ma non voglio innamorarmi di uno come lui, no, no Viola tu non ti innamorerai di Giorgio, continuo a ripetermi come sempre, non devo innamorarmi devo mettermelo in testa.
Dopo qualche minuto ci stacchiamo,
"Lolita però baci bene" dice lui con quel sorrissetto del cazzo perennemente stampato in faccia che mi fa arrivare i nervi alle stelle,
" si ma vaffanculo Giorgio non deve succedere, sai perfettamente come la penso, devi smetterla" dico decisa,
"daje su che te piace",
"Basta Ferrario, devo andare a lezione" dico e mi incammino,
"namo nsieme" dice seguendomi.
Arriviamo in classe,come sempre mi metto all'ultimo banco e Ferrario si mette vicino a me, che cazzo vuole ancora, ti odio lo giuro.
Inizia la lezione e mentre cerco di prendere qualche appunto Giorgio si diverte a darmi fastidio,
"Signori la in fondo, se non siete interessati alla lezione potete lasciare l'aula" dice il prof infastidito,
"A professo sto a gioca co a piskella mia" dice Giorgio ridendo,
"non sono la tua ragazza" dico mentre me ne vado dall'aula incazzata e mi dirigo nei bagni, ho bisogno di calmarmi un attimo, dio Giorgio quanto ti odio.

SAI CHE CAZZO ME NE FREGA - strapazzami il cuore / mostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora