Capitolo 2

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L'Imperatore Venerabile tirò un sospiro di sollievo

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L'Imperatore Venerabile tirò un sospiro di sollievo. Kim Baekhyeon poteva essere vestito come l'incrocio tra un addetto alle pulizie e il novizio di qualche setta, ma era ancora se stesso.

Chiacchierando, abbandonarono rapidamente le formalità e glissarono sul fatto che, durante l'elezione, uno di loro aveva minacciato di morte l'altro. Del resto avevano ben altri pettegolezzi in cui rimestare, soprattutto uno che riguardava un notorio personaggio odiato da entrambi.

In quel caso ad avere notizie fresche era Kim Baekhyeon.

«Lo stanno portando qui. Fidati, Minjun-shi, ti avvelenerà l'anima e ti farà sentire un idiota.»

«La tua donna sembra tranquilla.»

«Per lei è diverso. Ha collaborato col Guardiano Nero alla sua creazione.»

«Sembra così dolce e fragile con quel visino e i capelli bianchi...»

«Lo è. Ma è anche più dura di me e di te messi insieme.»

Lee Minjun non sfruttò l'occasione di commentare ancora la ragazza per pungolarlo, come avrebbe fatto di solito. Non ne aveva voglia. Jung Hyejun, che quel giorno sembrava molto giovane e innocente in jeans, t-shirt e una felpa universitaria, abbassò il calice da cui stava bevendo a minuscoli sorsi. Bastò quel gesto perché ottenesse subito la sua attenzione totale.

Era piazzato tra lui e Kim Baekhyeon, ma a differenza di loro due se ne stava seduto in poltrona. Era ancora molto pallido, anche se la febbre che lo aveva tormentato quella notte sembrava calata. Con un accenno del suo interesse abituale nell'inquadrare ogni situazione, il Primo Fratello Venerabile ricapitolò l'organico al comando del luogo in cui si trovavano.

«Quindi a Baekhyeon-shi spetta gestire gli accoliti e l'apparato di sicurezza dell'isola. Mentre Lǐ Méi e i guardiani governano di fatto Zǐ Jìn Dǎo. Suppongo che lei si occupi soprattutto della parte amministrativa, con Chén Jìng, e che loro due badino al resto. Sarei proprio curioso di vederli in faccia.»

«Non si tolgono mai le maschere in pubblico,» rispose Kim Baekhyeon.

Jung Hyejun annuì, accogliendo con rispetto quell'informazione, ma nello sguardo gli passò un riflesso della caparbietà e della furbizia che erano tipiche di lui. C'era da scommettere che mentre ammirava i guardiani da lontano stesse ancora pensando a un modo per scoprire che facce avessero. Aveva avuto sempre un debole per il lavoro e le ricerche svolti da Xià Zhuàng, inoltre non era strano che si stesse chiedendo se quegli esseri prodigiosi sarebbero intervenuti nella cura che stava per ricevere.

Solleticato da quelle considerazioni, Lee Minjun si lasciò contrariare ancora un po' dall'aura di mistero che Zhuàng-dì gli aveva imposto al riguardo. Quando avrebbero iniziato a iniettare la bava di drago in Jung Hyejun? Come si sarebbe svolta la procedura? Per ora erano tutti nella Torre, a perdere tempo con un rinfresco. O almeno, tutti quelli che non giravano armati di spada e nastri per capelli. Gli esseri umani bevevano alcolici e mangiavano cibo piccante, mentre i guardiani praticavano l'ascetismo.

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