«Amy? Che succede?»
È qui. Davanti a me. L'uomo che conosco, ma non riconosco, a parte per le mani affondate nelle tasche del pantalone che indossa. Sembra così anonimo, lui che non ha mai avuto niente che lo facesse sembrare comune a tutti gli altri, perfino le cicatrici sembrano essere nascoste, un pallido segno che si intravede solo contro luce.
È lui, ma non è lui e io non so cosa fare.
«Ok, chiamo Arnold, ti faccio mandare qualcuno.»
«Sto bene» pronuncio, con la voce flebile, anche se non è vero. Lo sguardo incastrato tra quelle iridi scure che mi sono mancate tanto, che sembrano leggermi dentro anche in questo momento, nonostante gli anni lontani.
«Sì, sì, bella battuta, divertente. Vengo a prenderti, me ne fotto di quello che dici.»
«Drew, Sarah è al termine, potrebbe partorire da un momento all'altro. Non puoi partire.»
«Allora, per l'amor del cielo, mi spieghi che sta succedendo?» sento che sta perdendo la pazienza.
«È qui. Almeno credo.»
L'uomo davanti a me piega la testa di lato e fa un sorriso, uno di quelli che mi facevano perdere un battito ogni volta che me lo rivolgeva, soprattutto perché era raro per il suo animo sempre serio.
«Ciao, biondino.»
Merda, è lui davvero.
«No, no. Chiudi la porta. Fai finta di non essere in camera.»
«Uhm, la vedo un po' impossibile, sai? Ci stiamo fissando da cinque minuti.»
Aaron ridacchia e io sento chiaramente il mio cuore che scalpita, anche se non dovrei esultare, perché è scomparso per anni senza nemmeno darmi una spiegazione e adesso non può presentarsi alla mia porta come se niente fosse, quando ha una ragazza che lo aspetta a casa.
«Come hai fatto a trovarmi?» gli domando, continuando a tenere l'orecchio incollato al cellulare.
«Me l'ha detto Arnold.»
Quello stronzo.
Come si è permesso? Dovrebbe essere mio amico e impedire che mi spiattelli la faccia contro un muro, invece...
Sospiro. Scuoto lievemente la testa.
Forse non sapeva...
No, Arnold sapeva. Non mi avrebbe mai mandato in una città piena di ricordi solo per un capriccio. Probabilmente quando è scomparso tutto il giorno una settimana fa era proprio per questo motivo, per controllare con i suoi occhi.
Quindi, sì, Arnold era a conoscenza e forse una parte di me pensa che sia un pessimo amico ad avermi mandato qui senza avvisarmi, ma è giusto che abbia visto con i miei occhi, che chiuda questa faccenda che è durata fin troppo.
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Match
Romance(Completa) «Non sono da aggiustare, Amy.» Amanda Thompson ha 22 anni e una vita appagante, ma c'è qualcosa dentro di lei che bussa alle pareti del suo animo per far ascoltare la sua voce. Nel corso degli anni ha provato a placarlo, a colmarlo, ma n...