🫀CAPITOLO 1🫀

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Mi guardavo allo specchio, la mia canottiera bianca faceva vedere i miei muscoli pompati, faccio palestra da un bel pò, non per attirare nuove ragazze non mi interessano neanche mi bullizzavano quando ero piccolo perchè ero il più basso della classe ora invece sono alto quasi come mio padre e sono il più bello della mia scuola, ma dio quanto detesto quel posto non ho un solo amico li sono tutti in altre scuole.

Mi inizio a preparare per la scuola mettendo la divisa blu con il logo della scuola per poi riguardarmi allo specchio, più mi guardo più vedo il vuoto più vedo una persona incapace di amare.

Mi raddrizzo con  la schiena e vado nel mio piccolo salotto e ogni volta che vengo qua mi ricordo di quanto sono solo, la stanza è fredda e il mio corpo si irrigidisce, prendo un sospiro profondo ma non aiuta la situazione e non mi rilasso per niente, guardo le foto appese al muro e mi viene voglia di spaccarle, mi hanno tutti abbandonato, ma è colpa mia, li ho lasciati andare io.

Cammino verso la porta ed esco chiudendo a chiave una volta fuori per poi dirigermi a scuola dove vedo che le ragazze bisbigliano mi guardano innamorate, mi sale un conato di vomito fortissimo tanto che aumento il passo e mi dirigo verso il bagno dei maschi con passo veloce, l'unico bagno maschile è al secondo piano di una scuola che ne ha tre. Salgo velocemente le scale e inizio a correre verso  il bagno fin quando non mi scontro con qualcosa e cadiamo entrambi atterra, alzo lo sguardo e vedo una ragazza il vomito sale finché non noto che non mi sta prestando attenzione e li riscende, la guardo cercare di prendere il suoi libri velocemente senza guardarmi per poi alzarsi e porgermi la mano <''scusami''> lo dice in modo normale, non innamorato, imbarazzato o altro, è semplicemente se stessa, la guardo con occhi spalancati e il mio cuore si riscalda il vomito scopare e una sensazione di calore mi riscalda il corpo, sento la mia vista sciogliersi e tutti i colori illuminarsi mentre lei mi guarda indifferente. 

Accetto l'aiuto e prendo la sua mano per alzarmi, è morbida e cala vorrei tenerla ancora un pò ma lei la ritira <''scusami ancora allora ci si vede in giro ''> dice per poi camminare normalmente verso la sua classe, i suoi capelli lunghi legati in una coda alta che lascia intravedere il collo. Il mio cuore sprofonda nel vederla andare via e decido di seguirla per un pò.


La sto seguendo da 10 minuti e già ho scoperto un sacco di cose, ha un migliore amico di infanzia chiamato Germania che viene in questa scuola, un fratello, il papà è morto, il suo colore preferito è il giallo ed è un'anno in meno di me e tutto questo grazie al fatto che ho ascoltato la conversazione fra lei e Germania di nascosto.

<''Sul serio Italia domani inizia lunedì e ti preparerò io il pranzo vedrai che sono bravo a cucinare''> dice con la sua voce urlante come il solito 

Mi ero dimenticato che oggi siamo qua di domenica per un progetto della scuola abbiamo delle ore da recuperare per noi di 5 e 4 superiore, siamo tutti maggiorenni tanto che io ho già la macchina e la moto.

<''non credo che sarà granché ma va bene domani puoi farmi il pranzò''> dice con la sua voce calma e voce 

Li il ragazzo scoppia di rabbia e si mette ad elencare i motivi per cui è un'ottimo cuoco eccetera cose che a lei non importeranno mai.







<skip time>

Stavo sdraiato sul mio letto a petto nudo a pensare a lei , a pensare a come la mia stanza sarebbe migliore con le sue foto appese al muro, mi stringo la mano sul petto proprio nel cuore che ancora pulsa velocemente   e chiudo gli occhi , mi immagino a come sarebbe bello averla con me, ora so cos'è l'amore, ne ho sentito tanto parlare ma mai visto com'era, ora capisco perchè quelle ragazze mi sbavavano dietro e lo farei anche io con lei se ne avessi il coraggio.

A distrarmi dai miei pensieri è un messaggio , apro gli occhi e prendo il telefono leggendo un numero sconosciuto, apro la chat e leggo i messaggi rispondendo 

??? :

''Ho saputo che hai preso una bella cotta per la ragazza di 4b non è vero? Italia''

Russia:

''chi sei''

???:

''hai ragione scusami io sono Stella ( la sola e unica io)''

Russia: cosa vuoi da me ?

Elisa:

''Voglio aiutarti e indietro voglio informazioni guarda, a quanto pare l'amichetto della tua donna ha una bella cotta per lei''

Russia: 

''Capisco..''

Elisa:

''Hai una settimana per impedire che si dichiari a lei''

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Dopo di il numero scomparì e non potei più risponderle, buttai il telefono sul letto e chiusi gli occhi

Quella dichiarazione non accadrà mai.



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