united forever//mafia~taekook\

cap. 12

Due mesi dopo quella serata...

Jungkook pov:

Mi svegliai sul mio letto, aprì gli occhi lentamente e trovai davanti una tigre con un sorriso a trentadue denti davanti "BUONGIORNO!" Urlò abracciandomi "giorno, cucciolo" sussurrai ricambiando l'abbraccio "TI HO FATTO LA COLAZIONE!" Affermò indicando un vassoio pieno di cibo sopra il comodino "wau, che lusso" affermai ridacchiando.

Il biondino si sedette sulle mie ginocchia e mi baciò "il bacio del buon dì" disse sorridendo "ne voglio un'altro" affermai stropicciandomi gli occhi "prima lavati i denti." Rise mente io cercavo di annusare il mio alito, poi notai come avvicinava una fragola ricoperta di cioccolata alla mia bocca "ora non importa, apri quella boccuccia" disse infilando la fragola nella mia bocca "ti amo" sussurrò "io di più, e se continui a fare i waffle così buoni non ho problemi a sposarti domani" affermai mangiando un boccone degli waffle scuisiti preparati dal mio ragazzo che lo sentì ridacchiare.

La mattinata passò in fretta e tae era più coccolato e appiccicoso del solito, non che mi dispiacesse, ovvio.

Mentre stavo guardando la tv sentì la voce suave dalla mia tigre chiamarmi dalla cucina "amore, ho fatto il tuo piatto preferito!" Esclamò e io seguì l'odore sensa farmi troppi pensieri,  gli altri mi seguirono, tranne hobi e nam che rimasero a guardare il film. Notai come yoongi avvicinò la sua mano al piatto accanto a tae e la maniera crudele in qui tae scacciò la mano con il mestolo.

Mi avvicinai a dove era seduto il biondino e mi accomodai "tieni" mi sorrise e mi porse il cibo "grazie amore, ti amo tanto!" Affermai cominciando a mangiare "chimmi, certo che ogni tanto puoi fare come tae!" Esclamò yoongi ricevendo dal suo ragazzo una padella in testa "anche io ti amo tanto" Affermò il mio ragazzo andando dietro di me e cominciando a massaggiarmi le spalle "ohh, si" sussurrai "ti piace" mi chiese "Ovvio! Sei il più bravo che conosco a fare i massaggi" affermai rilassandomi "mi fa piacere, ti amo." Mi rispose continuando con i suoi movimenti amorevoli "anche io...a proposito, come mai oggi sei così dolce e gentile?" Gli chiesi e capi solo in quel momento l'errore più grande della mia esistenza.

Sentì un'aura spaventosa dietro di me e lo sguardo di tutti i miei amici adosso, incluso nam che stava guardando incredulo da fuori dalla porta insieme a hobi, il movimento che prima era dolce ora erano delle unghie che si ficcavano nella mia pelle, e poi una mano mi strinse i capelli "kookie, che giorno è oggi?" Mi chiese con una voce spaventosa che cercava di mascherarsi in un tono dolce "m-martedì" cercai di dire, ma con una spinta secca trovai il mio volto ricoperto di ciò che doveva essere la mia cena "Jungkook, che cazzo di giorno è oggi" mi chiese nuovamente "due agosto" dissi "cos'è il due agosto?" Mi chiese "no-n lo so..il tuo compleanno, forse?" chiesi e la mia testa finì a sbattere nuovamente sul piatto "non è il mio compleanno. Ritenta" Affermò "il mio compleanno? La tua cresima?" La testa colpì molto forte il piatto, due volte consecutive "no, testa da cazzo, il due agosto mio caro fidanzatino, è il nostro anniversario!" Disse e io ero già al cimitero a scavarmi la fossa. di nuovo.

"Ma il nostro anniversario non era il 3 ottobre?!" Gli chiesi e stavolta fu il piatto ad arrivare al mio volto, non viceversa "NO! NON E IL TRE OTTOBRE!!!" Urlò "TI ODIO JEON TESTA DA CAZZO JUNGKOOK!" Urlò andando in camera e sentì la porta sbattere "che miracolo che la porta non si è ancora rotta." Affermò nam "COME CAZZO HAI FATTO A DIMENTICARE IL VOSTRO ANNIVERSARIO?!" Mi urlò contro jimin "Ma che cazzo ne so io! Nessuno di voi me lo ricorda!" Urlai giustificandomi "la settimana scorsa, tre giorni fa, ieri...stamattina." Disse elencando le volte in qui me lo aveva ricordato "e ricordo altre sette." Affermò nuovamente.

Ok, si, ero una persona di merda, mi sono dimenticato il nostro anniversario di nuovo, la prima volta fù al terzo anniversario, la prese davvero male, non mi parlò per due giorni interi, e non mi lasciò dormire in camera per una settimana, poi però mi feci perdonare.