Capitolo 30

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Rhys aprì con calma gli occhi sentendosi davvero molto stanco e non riuscendo nemmeno a capire dove fosse in realtà. Aveva vaghi ricordi di quello che era successo dopo aver preso il colpo che il padre voleva infliggere a Jedd. Il dolore era ancora presente al suo fianco destro ma molto meno rispetto a quando era stato ferito dal padre. Tentò di mettere meglio a fuoco l'ambiente che aveva intorno anche perché gli sembrava di essere in un posto molto più comodo della prigione di pietra dove era stato portato. Quando finalmente riuscì a vedere meglio rimase confuso nel vedere quella che si ricordava essere la camera da letto di Jedd. Ma quello non poteva essere vero perché per quanto lo odiava Jedd in quel momento non lo avrebbe mai lasciato entrare nella sua camera da letto e soprattutto non nel suo letto.

Rhys cercò di mettersi seduto e dopo un bel po' di fatica riuscì a farlo andando immediatamente a toccare la ferita sul fianco che però avvertì essere stata fasciata: davvero lo avevano curato? Fino a prova contraria aveva aiutato il padre quindi non poteva avere un trattamento del genere.

Rhys sospirò pesantemente constatando che fuori fosse buio, dalla finestra della camera di Jedd infatti si notava il cielo scuro, ma non abbastanza tardi perché Jedd fosse tornato nella sua camera. Il moro sempre con molta calma cercò di alzarsi dal letto anche perché aveva urgentemente bisogno di andare in bagno ma la cosa non fu per niente semplice come aveva immaginato infatti una volta in piedi iniziò a girargli la testa e salire su anche un senso di vertigine che non gli piaceva per niente. Cercò di chiudere gli occhi e resistere il più possibile mentre cercava di camminare verso il bagno della camera di Jedd. Al bagno però non ci arrivò cadendo a terra e rischiando anche di cacciare un urlo per via del dolore che aveva avvertito al fianco ma riuscì a non farlo solo e soltanto perché si morse il labbro inferiore maledicendo mentalmente il fatto che non avesse niente a cui reggersi per non cadere come un sacco di farina a terra. Rhys cercò di fare respiri profondi per calmarsi e provare a rialzarsi da solo ma non fu così visto che due braccia forti lo aiutarono a rimettersi in piedi e Rhys si trovò ad incrociare gli occhi azzurri preoccupati di Jedd che gli stavano chiedendo in una muta domanda cosa diavolo stesse facendo.

-devo andare in bagno- disse con voce roca il moro facendo quindi capire al principe perché si era mosso dal letto e vide chiaramente Jedd sospirare prima di sorreggerlo mentre entrambi si dirigevano in bagno. Fu un bel po' imbarazzante per Rhys ma non avendo altra soluzione che reggersi a Jedd cercò di non pensarci troppo. Jedd lo riaccompagnò poi anche a letto facendolo sdraiare con calma e controllando anche che la sua ferita sul fianco non si fosse riaperta.

"quando ti sei svegliato?" gli domandò poi Jedd dopo aver acceso alcune candele per fare luce nella camera.

-poco fa, non ti ho sentito entrare- sussurrò Rhys chiudendo un attimo gli occhi -che ci faccio qui? Non dovevo marcire in prigione per quello che ho fatto?- domandò con un briciolo di coraggio il moro timoroso di conoscere la vera risposta.

"voglio sapere quello che è successo. Tutto Rhys"

-io...- Rhys si morse il labbro inferiore -mi dispiace. Sono entrato al castello perché dovevo trovare un modo per liberare mio padre dalle prigioni di pietra. Mia madre...lei diceva che lui era innocente e io non ho mai pensato per un secondo che potesse essere solo qualcosa che aveva detto perché non lo conosceva bene. Come non lo conoscevo nemmeno io- e Rhys si bloccò di colpo perché aveva bisogno di idratare nuovamente la gola e Jedd subito gli porse un bicchiere d'acqua incitandolo poi a continuare a parlare. -quando l'ho liberato volevo restare con lui davvero per poco e tornare da te ma lui non voleva. Ho scoperto chi era realmente mio padre in quei mesi e credimi non c'è stato un giorno in cui io non mi sia maledetto per quello che avevo fatto. Quando poi ha detto di voler venire a Yentari e uccidervi tutti io...mi sono spaventato. So che potresti non credermi ma ti giuro che quello che provo per te è reale e non ti ho mai mentito su quello-

"non mi sono accorto subito di quello che avevi fatto" disse invece Jedd "non mi sono minimamente accorto che ti sei preso un colpo per me ma ho pensato subito male e mi dispiace" Jedd sorrise leggermente nell'aver notato come Rhys fosse stato super sincero con lui. "ti amo" aggiunse certo che l'altro come sempre non l'avrebbe capito.

-ti amo anch'io Jedd- disse tra le lacrime il moro lasciando completamente di stucco Jedd che solo dopo un bel po' si ricordò che la ragazza che era andata a parlare con loro conosceva la lingua dei segni -volevo dirtelo da tanto ma ho sempre procrastinato perché avevo paura di essere troppo avventato- Jedd alzò gli occhi al cielo per quelle parole ma era felice di aver finalmente avuto la conferma che voleva e si sporse per poter lasciare un bacio sulle labbra di Rhys per poi accarezzargli la guancia destra.

"chi ti ha fatto questo?" gli domandò poi, era una domanda che voleva fargli fin da quando lo aveva rivisto al castello.

-mio padre quando gli ho detto che volevo tornare alla mia vita- rispose sinceramente Rhys felice di aver ricevuto quel bacio da parte del principe -Jedd potrai mai perdonarmi?-

"l'ho già fatto nel momento esatto in cui ho avuto la conferma che tu e quell'uomo non siete uguali" e Rhys non riuscì davvero più a trattenere le lacrime mentre si fiondava ad abbracciare quello che era il suo principe. Jedd lo strinse forte a se anche se preoccupato a morte per la ferita che l'altro aveva sul fianco. Rhys doveva davvero imparare a fare meno movimenti bruschi. Jedd però sorrise, finalmente aveva nuovamente Rhys al suo fianco, e lasciò un bacio sulla testa del moro continuando a stringerlo a se.

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