Amy
Non smettevo di pensare a ieri, al suo viso, ai suoi occhi. Non potevo credere che fosse davvero lì, con quel sorriso dolce che aveva riservato al momento. Erano anni che aspettavo che qualcosa accadesse, qualcosa di concreto intendiamoci. Anche se parlavamo ogni tanto sui social, lui per me era una droga e ne volevo sempre di più.
Avevo parlato per tutta la sera con Katy, facendole una testa quadrata raccontandole ogni dettaglio di quel momento seppur breve. Le avevo descritto tutte le mie emozioni, le mie sensazioni e la sua risposta per l'ennesima volta fu stata " Sei fottutamente innamorata di lui, ormai sei senza speranza, Amy. "
Aveva ragione, ero completamente pazza di quel ragazzo, nonostante fosse un cantante di fama, io lo vedevo come un semplice ragazzo, quasi fosse realmente il "ragazzo della porta accanto" anche se pensandoci adesso fa ridere, lo era diventato davvero.
Per cercare di riprendermi almeno un po', visto che la mia testa continuava a pensare più del solito, facendomi essere più distratta e sbadata più di quanto già non fossi, mi misi la sveglia alle sette del mattino e andai a correre. Avevo bisogno di scaricare tutta l'ansia e la tensione che si era impossessata di me, e cercare di mantenere la calma pur sapendo che si trovava solo a pochi metri da me.
Avevo l'i-pod nelle orecchie e ascoltavo canticchiando una canzone di Bruno Mars, evitando di mettere per l'ennesima volta Aaron, e quindi pensarci ancor di più anche se ormai era impossibile andare oltre con il pensiero.
Ad un tratto non so come, voltando un angolo mi ritrovai a travolgere qualcosa o qualcuno, e senza capirci nulla mi ci ritrovai sopra, percependo muscoli tesi e massicci, oltre che ben scolpiti. Mi ero sgrugnata il gomito e storta appena una caviglia visto la caduta epica, forse se non sarei caduta addosso a questa persona mi sarei fatta peggio. Mi lamentavo dal dolore come una bambina di sei anni. - Aia.. Che male!
Sentii due occhi su di me in uno sguardo fisso e pesante, quasi mi stessero per penetrare. - Oh cazzo, mi dispiace! Scusami, perdonami! Aprii i miei e guardai la persona che avevo di fronte a me, e mi si bloccò di scatto il respiro. Sentii il sangue pulsarmi nelle vene e il cuore scalpitare nel petto così forte che non ero certa avesse retto.
- No, tranquilla non è nulla.
Era lui. Dio santissimo, era lui! Ero sopra il suo corpo, si cazzo, sopra il suo corpo e mi guardava con una dolcezza che non mi sarei mai immaginata. Mi sorrise fin da subito e io sentii un forte calore invadermi ogni centimetro del corpo, soprattutto all'altezza delle gote facendomi sicuramente cambiare più volte colore fino a diventare ormai viola acceso. Ero come paralizzata, non sapevo cosa fare, anche se mi sarei dovuta alzare visto che avrei potuto schiacciarlo o comunque fargli ancora più male è aggiungere altro dolore fisico.
- M-mi dispiace.. I-io..
Ecco, iniziai a balbettare come una scema, poi mi alzai di scatto insieme a lui, che porgendo le sue mani sul mio corpo mi aiutò a tirarmi su.
- Sta tranquilla, non è nulla. Non preoccuparti. Tu piuttosto, stai bene?
Non smetteva di sorridermi, forse pensava a quanto fossi stupida e imbranata.. E cazzo, aveva sicuramente ragione. Annuii soltanto evitando di balbettare ancora, il mio rossore sulle guance non cessava, così come il mio cuore non smetteva di battere furiosamente in petto.
Anzi, si aggiunse il tremore, che mi fece perdere una seconda volta l'equilibrio e lui mi strinse per bloccarmi e non farmi cadere di nuovo.
- Sei sicura? Dai, andiamo a casa. Ti accompagno fino alla porta.
- Va bene.
Annuii e mi lasciai trasportare lentamente verso l'abitazione, poi non appena ripreso stabilità con le mie gambe mi lasciò i fianchi avvolti dal suo braccio, raggiungendo insieme l'uno di fianco a l'altro le nostre case.Ero in preda a mille sensazione il primo contatto con lei dopo un intera vita almeno a me sembrava così sentivo il suo respiro e il suo cuore battere forte doveva essere un emozione travolgente per lei,
Ti fa tanto male gli domandai
Lei con una voce sottile mi disse
Ho no non fa poi così tanto male
vuoi che ti porti al pronto soccorso no va tutto bene non ti preoccupare arrivammo finalmente a destinazione

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One Love ..
RandomAaron sempre circondato da gente, impostando la sua vita in base al suo lavoro sempre in corsa ma un momento per chiarirsi le idee voleva riscoprire un altro aspetto di se un altro modo di vedere le cose come una persona qualunque scelse lei per i...