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<<bene allora siamo apposto così..>>concluse Minho alzandosi in piedi, avvicinando una mano nella direzione della donna.

<<sai che è sempre un piacere fare affari con voi..>>ghignò piano Angelique, stringendo la mano del moro.

Dopo che Minho ci sorpassò entrambe stando più avanti rispetto alla nostra posizione, la strega si voltò verso di me e mi sorrise gentilmente;
<<Y/N ricordati quello che ti ho detto.., fai attenzione..>>esordì con voce calma, porgendomi una mano.

Annuì di rimando stringendogliela prontamente, ma nel momento in cui lo feci, sentì tra la mia mano un qualcosa di estraneo scontrarsi, e appena ritrassi quest'ultima notai che nel palmo mi aveva lasciato una sottospecie di amuleto con una pietra viola incastonata su di esso.

Ma che..perché mi ha dato questo coso..

Alzai il capo con aria contorta, aggrottando la fronte, mentre osservai  la strega dinnanzi a me.

In quell'istante stavo per aprire bocca e chiederle delle spiegazioni al riguardo, quando mi precedette dandomi solamente come risposta un semplice cenno di silenzio con il dito.

Alla fine non riuscendo a proferire neanche una parola, mi infilai velocemente nella tasca dei pantaloni quel bizzarro amuleto e mi diressi successivamente verso l'uscita di quella casa assieme a Minho.

Una volta fuori dalla barriera tirai un sospiro di sollievo, temendo davvero che mi sarebbe potuto succedere qualcosa.

<<dio santo.., sono così confusa da tutta questa storia..>>borbottai disperata passandomi una mano tra i capelli,

<<non sei l'unica, sono rimasto stranito anche io da quello che ti ha detto Angelique..>>ribatté il moro, facendo una piccola alzata di spalle,

<<Minho ho paura..>>sussurrai con voce tremante presa dalla totale confusione, sentendo i miei occhi pizzicare leggermente.

<<oh ehi ehi.., calmati cercheremo di scoprire cosa intendeva.., stai tranquilla non sei da sola ci siamo noi con te..>>cercò di calmarmi il maggiore, stringendomi a sé tra le sue braccia.

Presa dalla frustrazione una piccola lacrima rigò lentamente il mio viso, scaldandolo leggermente, cercai immediatamente di bloccare le seguenti che stavano per fuoriuscire.

Istintivamente abbassai di conseguenza la testa, non volendo farmi vedere così fragile di fronte a lui.

Il moro mi alzò delicatamente il viso e asciugò rapidamente con un pollice quella lacrima solitaria che mi aveva rigato il volto, e subito dopo accarezzò piano la mia guancia osservandomi con quei suoi occhi profondi come il mare.

<<non ti preoccupare ora.., ci penseremo con calma una volta che saremo a casa..>>ammise con tono gentile, sorridendomi dolcemente.

<<già hai ragione..>>sospirai con la voce spezzata, provando a ricompormi velocemente.

<<dai piccola torniamo a casa..>>dichiarò pacatamente Minho tenendomi per una mano,  avviandosi in seguito verso la direzione in cui aveva parcheggiato la macchina.

Mentre ci dirigevamo verso l'auto, tra la fitta foresta oscura illuminata solo dal bagliore della luna, una leggere brezza fredda mi colpì immediatamente le spalle facendomi rabbrividire violentemente il corpo.

Continuammo a camminare, quando, d'un tratto si udirono dei rumori scroscianti in lontananza, accompagnati da improvvise risatine inquietanti, che risuonavano ovattate tra il buio della boscaglia.

𝑇𝐻𝐸 𝐕𝐀𝐌𝐏𝐈𝐑𝐄 𝑀𝐴𝐼𝐷 - (𝙎𝙩𝙧𝙖𝙮𝙠𝙞𝙙𝙨 𝙓 𝙍𝙚𝙖𝙙𝙚𝙧)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora