Capitolo 4

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«Luke? Cazzo ti stiamo chiamando da mezz'ora amico.» esclama il ragazzo di fronte, avvicinandosi insieme ad altri due.

«Ma dov'eri finito?» chiede poi, senza fare troppo caso a me.

Bene, è il momento di svignarsela.

«Preparavo qualche drink.» risponde indicando il bancone di fronte a lui.

«Devi venire a darci una mano con-» si blocca.

«Preparavi qualche drink, eh?» lo sbeffeggia il riccio davanti a me e ora ha lo sguardo puntato proprio su di me. Dannazione.

Raddrizzo la schiena. «Stavo proprio andando via.» mi intrometto riprendendo la mia borsetta dal bancone decisa ad andare via il prima possibile.

Ma il ragazzo mi si para davanti. «Ehi, senza fretta. Tu chi saresti biondina?» domanda senza giri di parole, ma con molta curiosità.

«Non sono affari tuoi.» rispondo distaccata e faccio per spostarlo ma lui non me lo permette.

Che seccatura.

«Ti togli?» mi spazientisco.

Il ragazzo se la ride. «Calma, tigre. Ho solo chiesto il tuo nome.» mi fa notare.

Cerco di scansarlo ancora una volta quando le mie amiche fanno irruzione tra di noi.

«Mio Dio, Helen. Ma il telefono lo tieni solo come accessorio?» chiede ironica Isobel. Credo di non essere mai stata più sollevata di vederle.

«Stavo giusto venendo da voi.» la informo guardando male il riccio che non perde tempo a ridersela ancora.

«Almeno ora so il tuo nome, biondina.» fa l'occhiolino di fronte alla mia occhiataccia.

La mia nuova amica alza gli occhi al cielo. «Cristo, Jake. Vuoi chiudere quella cazzo di bocca per una buona volta?» esclama esasperata.

Mi acciglio. Ma cosa sta succedendo?

«Conosci questi tipi?» si intromette anche Vivienne.

Di bene in meglio.

«A te cosa sembra, bellezza?» fa un passo verso di lei.

«Jake giù le zampe pelose.» lo avverte Iso.

«Comunque sì, li ho conosciuti l'anno scorso a una festa.» ci spiega brevemente.

«Lui è Jake il rompipalle. Dietro ci sono Kai e Alexander.» ci presenta anche i ragazzi di cui per un momento avevo anche dimenticato che fossero lì.

Uno dei due ha l'aria vagamente familiare ma ovviamente la mia memoria nel ricordare le persone fa concorrenza a quella di Dori della Disney. I ragazzi ci salutano chi con un cenno del capo chi con un mezzo sorriso.

«Ragazzi, loro sono Helen e Vivienne.» continua con le presentazioni la bruna e io saluto un po' imbarazzata. Stavo praticamente per mandare a quel paese Jake.

«Mi fanno piacere i convenevoli ma è urgente, Luke.» si fa avanti Alexander. Mio Dio è così familiare.

Isobel accanto a me sbuffa. «Quel coglione di Aaron che diavolo ha combinato stavolta?» si lamenta Iso.

E ora chi diavolo è Aaron? Gesù, troppe conoscenze e troppi nomi in poco tempo.

«Un bel casino. Luke andiamo muoviti.» Jake esorta il ragazzo dietro al bancone. Luke è diventato improvvisamente serio e raggiunge gli altri.

«No no. Noi veniamo con voi, devo fare il culo a quel coglione di Aaron una volta per tutte.» esclama Isobel. Con molta femminilità aggiungerei.

«Noi? Io non la vedo una buona idea.» si agita sul posto Vivienne.
Mi volto e le do una gomitata scherzosa.

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