Capitolo 6

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Il ruggito delle auto mi rimbomba nelle orecchie e in tutto il corpo.

Una serie di emozioni e pensieri appaiono e scompaiono nella mia mente a intermittenza, ma ciò che rimane costante è l'incredulità.

Guardo Isobel con gli occhi sgranati, come se le sia apparso un terzo occhio sulla fronte.

«Dimmi che è uno scherzo» sibilo, non sapendo neanche quale emozione provare.

«Andiamo, Helen. Non fare la melodrammatica» risponde Isobel alzando gli occhi al cielo.

Io? Melodrammatica? È lei che mi ha portata a una corsa d'auto clandestina.

«Non sarà poi così male e poi sapevo che Luke ti avrebbe portata qui, da sola. Solo voi due.» Mi fa notare con sopracciglio inarcato e i miei pensieri cambiano direzione.

Luke.

Era questo che lui intendeva per uscire?

Mi avrebbe portata qui magari senza dirmelo. Probabilmente mi avrebbe lasciata da sola e io sarei stata rapita o violentata da qualche ragazzo troppo ubriaco e con gli ormoni alle stelle.

O forse non è come sembra ed è solo Isobel che esagera. Sono certa che se lei non ci fosse stata Luke non mi avrebbe lasciata da sola.

Sì, Helen. Ti basi su una conoscenza di qualche giorno. Complimenti.

Continuo a rimuginare fino a quando la mora non mi tocca un braccio e io sussulto.

«Helen, devi stare tranquilla. Non è così male come lo si può immaginare. Ci sarà da divertirsi, fidati.»

Mi rassicura stringendo leggermente il braccio. La guardo con un cipiglio non del tutto convinta.

Sono sempre stata un'oscillazione tra l'amante della casa e dei libri e la matta che si scatena alle feste.

In questo momento non so dire in quale periodo io sia, ma in questo momento scelgo di affidarmi alla ragazza che mi è di fronte.

Ho passato mesi interi a pensare a tutto fuorché godermi la vita, uscire fuori dagli schemi e amare me stessa e, anche se questa non è la situazione migliore, è pur sempre un inizio.

Guardo negli occhi Isobel e mi lascio andare a un sorriso.

«Chi gareggia?» Chiedo curiosa, essendo chiaramente estranea in certi generi di serate. Queste situazioni le ho sempre immaginate e viste nei film come Fast and Furious. Ora che sono qui voglio perlomeno assistere alla gara.
Ma lei ride.

«Che importanza ha! L'importante è divertirci e ridere come se non ci fosse un domani.» Mi afferra il polso e inizia a trascinarmi tra la folla.

Sbatto per lo meno contro dieci persone. Credo sia fisso ormai andare a scontrarmi con chiunque ogni volta che vado a qualche festa o serata.

«Isobel, rallenta!» Urlo per sovrastare la musica.

Isobel mi ignora e continua imperterrita a farsi spazio tra la folla.

Camminiamo fino a mimetizzarci completamente tra la calca di gente. Isobel arresta la sua corsa e mi porge un bicchiere rosso davanti al naso.

La fisso con un sopracciglio alzato e uno sguardo divertito.

«Scommetto che è proprio Coca-cola» ridacchio sentendo l'odore acre della bevanda decisamente alcolica.

Lei scoppia a ridere genuinamente e mi porge un altro bicchiere.

«Questa è sul serio Coca-cola» dice con un sorriso spontaneo.

Amo provocare sorrisi sulle labbra delle persone, probabilmente sarà anche per questo che sogno di lavorare nel mondo della scrittura.
Per emozionare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 10 ⏰

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