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<<seokjin perfavore.>>

borbottò la testa color menta del minore tra i due, sentendo la puzza di sigaretta venire da un angolo della stanza, che condividevano nel campus scolastico. 

<<hai ragione scusami.>> schioccò la lingua sul palato il maggiore spegnendo la sua malboro gold nel posacenere cercando di nascondere il suo lieve fastidio. ma infondo lo aveva scelto lui di rimanere al fianco di yoongi, quindi di cambiare radicalmente le sue abitudini per quello che ormai, considerava suo nipote. quando yoongi quasi un anno fa ormai, gli aveva mostrato quei due test di gravidanza positivi, con occhi lucidi e la paura di un futuro incerto intrappolata in quei buchi neri, a seokjin si strinse il cuore e come suo hyung e migliore amico decise di aiutarlo in ogni modo. yoongi non era un ragazzo ricco, si trovava in quella scuola grazie a una borsa di studio. aveva la pellaccia dura, e si era fatto il culo per essere dove si trovava in quel momento. dei leggeri lamenti e gorgoglii si sollevarono dal fianco del letto del menta e lui non riuscì a non sorridere di rimando. rotolò tra le lenzuola prendendo tra le braccia il piccolo jae di appena due mesi. il suo non era stato un parto semplice, e insieme ad esso neanche la sua gravidanza lo fu, senza la presenza di un alpha, gli sbalzi di umore, i dolori e l'affaticamento erano triplicati; ma quel cuccioletto che ora beveva teneramente dal suo biberon era valso qualsiasi sacrificio avesse fatto.

<<lui?>> chiese soltanto verso il suo hyung. ormai si conoscevano da due anni loro, e yoongi aveva compreso seokjin. sapeva che quando una sigaretta finiva tra le labbra carnose del castano c'era qualcosa che lo turbava, e sapeva che quel qualcosa era un qualcuno che aveva un nome, un cognome, era un alpha e profumava di mogano, tè e dopo barba.

Jin semplicemente scosse la testa desolato passandosi una mano tra i capelli evitando lo sguardo di yoongi, e fu proprio quell'azione a tradirlo.

<<dannato kim namjoon.>> borbottò il suo migliore amico ormai stremato per lui per quella situazione che ormai tormentava il castano da mesi, come una droga, qualcosa che nell'istante fa bene, ma che sai che in realtà ti distrugge letamante e subdolamente, e che una volta finita la sua inibizione ti lasciava dolori all'altezza del petto.

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il weekend era finito e ciò voleva dire tornare a scuola entro la domenica sera. per molti sembrava una cosa triste e demoralizzante da pensare, se non direttamente frustrante, ma non per taehyung e jimin, che una volta al mese erano costretti a giocare alla famigliola felice con i loro genitori. certo loro due si odiavano e ogni qual volta si parlassero era per litigare o stuzzicarsi ma su una cosa erano d'accordo, quel matrimonio era fasullo e fallito, tanto quanto le pubblicità di qualche prodotto scadente in tv. il grigio entrò nella sua stanza e dopo aver gettato il borsone sul suo letto si buttò sopra il suo povero hyung dormiente.

<<porco il cristo taehyung>> borbottò dando le spalle al minore. 

<<oh avanti joonie lo so che ti sono mancato>> disse con tono derisorio ricevendo uno schiaffo sulla gamba da namjoon.

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una volta tornati anche jimin e jungkook in dormitorio quasi corsero verso la loro stanza cercando entrambi di essere i primi a farsi la doccia. e dico quasi perché sentivano i muscoli intorpiditi dalle poche ore di sonno, e dall'alcool ancora in circolo nel loro sistema. il corpo minuto del biondo, anche se muscoloso, superò quello più mascolino di jungkook e in una scivolata contro la porta e con il fiatone si chiuse la porta del bagno dietro le spalle iniziando a bisticciare con il minore sul fatto che avesse barato o meno o meno attraverso il legno tra risate e vestiti gettati in qualsiasi lato della stanza.


verso le sette di sera decisero di andare nella mensa comune e presero il proprio tavolo. vennero poi sommersi dal resto della squadra di basket e iniziarono a chiacchierare animatamente venendo serviti nel mentre dalle diverse cameriere. con la coda dell'occhio jimin non potette non notarlo varcare le soglie di quella stanza immensa. indossava un semplice pantalone della tuta celeste e sopra un canottiera bianca. il ragazzo in questione si passò una mano tra i capelli di quel colore così particolare, e si fece carico di un vassoio aiutando una cameriera in difficolta riservandole un sorrisetto tornando poi al suo solito sguardo freddo e distaccato. passò di fianco al suo tavolo e venendo salutato, yoongi ricambiò facendo un cenno verso jimin che ricambiò cercando di sembrare il più naturale possibile nonostante sentisse il cuore battere veloce e il palmo delle sue mani inumidirsi.

jimin aveva notato yoongi diversi mesi prima, nonostante avessero fatto basket insieme per due anni i due non si erano mai sul serio rivolti la parola fin quando non lo vide sul serio per la prima volta, quando per una volta che era in panchina lo vide giocare quella che poi fu la sua ultima partita con così tanta passione. yoongi era veramente bello, aveva la pelle così bianca, lo sguardo perennemente annoiato, che si risollevava soltanto quando centrava un canestro. poi però inaspettatamente sei mesi prima aveva lasciato quello sport, unica cosa che sembrava sciogliergli quel cuore di ghiaccio.

ma jimin non era l'unico ad aver notato l'apparizione del menta nella mensa, perché lo sguardo di un certo moretto aveva seguito quella figura minuta in ogni sua azione con un sorrisetto di scherno ricevendo in ritorno uno sguardo fulminante e di avvertenza da parte di yoongi che però si scrollò di dosso con una alzata di spalle non curante e riportando l'attenzione ai suoi amici. il menta non riusciva a comprendere come quello stronzo non fosse stato ancora lasciato solo, come si meritava.

taehyung sbadigliò sonoramente, ma soprattuto con ironia, nel sentire il racconto della sera precedente del suo amico.

<<quel coglione quasi mi fa pena, quello ti sta ancora sotto e se non stai attento ti incastra>> disse il grigio puntando la forchetta di plastica verso namjoon che alzò gli occhi al cielo.

<<seokjin sa che non ci sarà mai nulla tra di noi te lo posso garantire, gliel'ho detto più che chiaramente mesi fa quando ha avuto le palle di dichiararsi.>>

borbottò l'alpha giocando con il suo cibo con fare annoiato.


angolo autrice

questo angolo autrice giusto per chiedere qualche parere o consiglio, spero che i capitoli vi siano piaciuti.


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