disclaimer, questo capitolo contiene scene sessuali, MOLTO esplicite, e inoltre è un flashback che riporta alla serata della festa di j-hope. metterò un asterisco dove inizia la parte più sporca e uno dove finisce, inoltre quando finirà il flashback lascerò tre puntinil'alcool scorreva con insistenza nel suo corpo. tutto intorno a lui sembrava girare e tutto ciò che però contava era quel profumo mascolino che gli impestava le narici facendogliele frizzare a causa della pesantezza dell'aria piena già di odori diverso. in ogni angolo di quella casa lussuosa c'era qualcuno a bere o a fumare spinelli di dubbia provenienza. il cortile poi era ospite di gente piegata a vomitare tutto ciò che avevano ingerito in quelle poche ore. la musica gli faceva battere il petto a quel ritmo forte e commerciale. si grattò un occhio disturbato dalle luci colorate che un proiettore al centro della stanza produceva, poi sentì di nuovo quel profumo di vaniglia, liquore, sigarette e muschio farsi più leggero e quasi ne fu drogato, i suoi piedi presero a camminare in quella direzione a grandi falcate. si ritrovò al piano superiore di quella villa, e ormai neanche il rumore della gente presa a scopare, che solitamente lo faceva ridacchiare, gli fece perdere la concentrazione nel seguire il suo obiettivo. una volta trovato spalancò la bocca sgranando gli occhi. si arrestò sul postò. si passò nervosamente una mano tra i capelli e la persona di fronte a lui si girò di scatto. alzò un sopracciglio ridacchiando anche lui, ormai inibito dagli stupefacenti usati quella sera stessa. si passò la lingua sul labbro inferiore in un guizzo veloce quasi invisibile, sorrise maggiormente di gusto nel trovarsi lo sguardo affamato e rosso di lussuria del minore. il più grande mormorò qualcosa che il più piccolo non afferrò e poi prima che se ne rendesse conto si ritrovò con le labbra del suo hyung sulle sue.
*gemette di sorpresa in quella bocca che sapeva fosse peccaminosa, e indietreggiò fino alla camera più vicina e lasciò collidere la sua schiena con il letto. il maggiore si infilò tra le sue gambe e fece passare le dita lunghe e magre lungo il suo torso, prese tra le dita un suo capezzolo stuzzicandolo, aprendo così maggiormente quella camicia larga e di seta. camicia che in poche mosse finì a terra. prese a lasciare lunghi baci umidi sul collo del più piccolo fino ad arrivare lungo il suo basso ventre. si inginocchiò poi e lo guardò con quegli occhi lascivi e quel sorriso libidinoso. sapeva cosa voleva e se lo stava per prendere senza alcun riguardo. quasi gli strappò quei pantaloni vertiginosamente attillati. lasciò un bacio sopra la stoffa delle sue mutande rosse e in una mossa fluida glieli sfilò. leccò piano la sua pelle bagnata e salata mordendosi poi il labbro inferiore, impugnò la sua base aprendo le labbra e picchiettando la sua erezione sulla sua lingua prima di iniziare a leccarne i lati. dopo minuti eterni lo inglobò nella sua bocca iniziando a succhiare e a fare su e giù aiutandosi con le mani dove non arrivava. alzò lo sguardo nel suo guardandolo con occhi languidi e di pura sfida una volta che lo fece diventare duro, trovando le guance quasi viola del minore, le labbra fucsia dai baci e gli occhi lucidi dall'eccitazione. si slacciò i pantaloni lasciando vedere i boxer neri che stringevano la sua erezione più che evidente. sollevò le gambe del più piccolo scendendo con la bocca sul suo buchino iniziando a leccare peccaminosamente la sua entrata lubrificandola.*
il più piccolo sapeva che quello che stava facendo era sbagliato ma si godette quella notte di fuoco sentendosi per la prima volta riempito.
...
quella mattina, quando si svegliò con il corpo intorpidito dal sonno, l'alito cattivo, il viso gonfio di sonno e i capelli sparati sapeva che c'era qualcosa che non andava. era più un brutto presentimento che un vero pensiero razionale. così si alzò dal letto a fatica ed entrando in bagno e iniziando così la sua giornata. jimin come ogni mattina si diresse verso la mensa al fianco di jungkook parlando del più e del meno. fece colazione come ogni mattina circondato dalla sua amata squadra di basket, guardò come ogni mattina yoongi passare a prendere la sua colazione e poi sparire velocemente come se non fosse mai stato davvero li, come quel presentimento che ormai era stato scordato. andò a lezione come ogni mattina, si sedette al suo banco come ogni mattina e iniziò a fare finta di prendere appunti come ogni mattina. ma quella quiete quotidiana e noiosa venne rotta nell'esatto momento in cui jimin sentì la pelle delle mani e delle braccia farsi sempre più calda, lasciò cadere sul quaderno scarabocchiato la sua penna, la leggera penuri si alzò come il pelo di un gatto spaventato. il suo basso ventre prese a contrarsi facendolo piegare contro il banco, il caldo poi si espanse anche alle sue gambe, alle sue cosce al suo collo e poi a quel buchino nascosto a cui non permetteva a nessuno, ormai, di avvicinarsi. una macchia si espanse trapassando le mutande e bagnando la sedia sotto di lui. alzò di scatto la testa e quando si accorse che la classe si era ammutolita e tutti puntavano lo sguardo su di lui per poco non scoppiò a piangere. sapeva bene cosa era, era a conoscenza del fatto che non potesse cambiare che cosa era. tutti a scuola sapevano che sotto quel corpo muscoloso e tonico, lo sguardo inferocito, quell'amante dagli omega dalla pelle bianca, si nascondeva un omega bisognoso e che rinnegava di essere chi era nonostante tutto. jimin era un omega ecco chi era.
angolo autrice
idee su chi potrebbe essere stato a scopare alla festa di hoseok?
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Gangam|| Vmin 🚩nuovi e diversi capitoli🚩
FanfictionDove Taehyung non vuole un compagno ma un buco dove svuotarsi e Jimin non accetta il suo essere omega. Smut Mpregn Gayship