Conoscerci Meglio
Chiara's POV
Attirata da quella conversazione capii quanto fosse stronzo Guzmán, come si permetteva a dire certe cazzate? Prima di andare via avvisai Mattheo che sarei rientrata un attimo solo per salutare Marina.
In realtà era solo una scusa, come cazzo si permetteva quel bastardo di maltrattare mio fratello? Così mi avvicinai ai fratelli Nunier che parlavano, i due si voltarono appena mi videro
«Allora se domani dirai alla preside quello che tu hai detto, io dirò quello che ho visto nelle docce» dissi seria guardandolo dritto negli occhi «Grazie per la serata Marina» aaggiunsi e mi girai per tornare alla macchina
«Va bene Chiara scusami, l'ho detto perché ero incazzato» ammise Guzmán, il suo tono di voce cambiò, bene, ammetteva i suoi errori «Ti prego resta ancora un poco, ti assicuro che siamo brave persone»
Brave persone? Suo padre aveva distrutto la scuola dove stavo studiando, stava usando me e mio fratello come pubblicità, aveva osato insultare il mio fratellino, e aveva ancora il coraggio di dire quelle cose?
«Solo la prima impressione e il primo sguardo possono far capire molto chi siete» dissi guardandolo negli occhi «Allora Chiara insegnami a guardare» disse lui
«Mettiti un paio di occhiali, fidati» dissi e me ne andai finalmente da quel posto tossico come la merda.
«Non c'era bisogno che facessi in quel modo Nano» disse Mattheo in macchina
«Quegli stronzi non si meritano la vostra fiducia» disse il corvino a denti stretti e guidò senza più dire altro.
La mattina dopo mi alzai per prima, era una semplice domenica e non capii perché mi fossi alzata così assonnata.
Appena uscii dal bagno sentii il campanello suonare, andai a rispondere e sulla soglia apparve Nano «Ti ho svegliata bella addormentata?» chiese ironico.
Sbadigliai e lo feci entrare «Ti dispiace se mi faccio una doccia?» chiesi facendolo accomodare «Fai pure, io intanto mi fumo una sigaretta» disse Nano alzando le spalle «Se vuoi della birra è lì sul bancone» aggiunsi e mi trascinai in bagno.
Lì mi chiusi a chiave e dopo essermi tolta il pigiama mi buttai sotto il getto dell'acqua calda, questa mi entrò in ogni parte del corpo e poi mi insaponai per bene, dopo aver fatto lo shampoo presi del bagnoschiuma e me lo spalmai sul tutto il corpo.
Sotto il getto ripensai al fatto che sia Lucrecia che Guzmán avevano cercato di approcciare con me solo per farmi dimenticare l'episodio della doccia, soprattutto lui si era comportato da rincoglionito, appena avevo sentito che sarebbe andato dalla preside ebbi l'adrenalina a mille.
Nessuno poteva toccare mio fratello.
Quando uscii dalla doccia ed entrai in cucina con solo i capelli avvolti in un asciugamano, Nano rientrò «Comunque è passata la vostra amichetta, la rossa» disse, capii che era venuta Marina e andai ad avvisare mio fratello «Lo sa già» aggiunse Nano mentre andavo a vedere che facesse mio fratello.
Mattheo era seduto sul letto in pigiama «Hai deciso se vuoi rimanere o no?» chiesi «Si, voglio restare, non ha senso che io vada via» rispose lui serio.
Il giorno dopo camminai per conto mio nei corridoi e ripensai all'episodio di qualche giorno prima, quando improvvisamente mi imbattei in qualcosa che avevo notato il primo giorno che avevo messo piede in quella scuola per ricchi:
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Elité |❝La Vita Cambia❞|
Fanfic(Storia in revisione, piano piano ripubblicherò tutti i capitoli della storia) Spagna. Chiara e Mattheo Maronti sono fratelli italiani che vivono a Madrid poiché sono stati mandati dalla loro scuola per un anno all'estero. Dopo il crollo del tetto d...