Stupida coscienza.[due]

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"-Non farlo, ho bisogno di te-

Era davanti a me, era bianca.
Molto.
Aveva gli occhi gonfi e pesanti, era stanca.
Ero distante da lei, non potevo avvicinarmi.
Non capivo il vero motivo del perché ci trovassimo in quel posto orrido e pericoloso.
Ma comunque sia eravamo li a combattere una realtà su reale.

-Fidati di me- le dissi avvicinandomi flemmaticamente.

Istintivamente lei fece un passo indietro.
E io mi fermai d'un colpo. Non voleva che io mi avvicinassi.

-Eduard siamo tutti destinati a morire prima o poi- mi rispose piangendo.

Il suo pianto era zitto, ricolmo di amarezza e sofferenza.

-E tu vorresti morire così? Vorresti dare un finale del genere alla tua vita?-

Il mio cuore iniziò ad decelerare, la paura di perderla accresceva ogni minuti sempre di più.
Ero diventato più pallido di lei.

-Tanto a chi importa di come morirò?...A nessuno-
Sospirò.

-Importa a me! Ti può bastare questo?-
Urlai con tutto il male che provavo in quell'istante e in quel momento.

-Eduard è finito tutto, così com'è iniziata così ora finirà tutto-

-ELISABETH- Urlai.

Era troppo tardi, se nè era andata, aveva deciso che quella sarebbe stata la sua morte. Sì lancio da un grattacielo."

Dopo aver letto quella parte piansi.
Per la prima volta piansi per un libro.
Non credevo che si potesse scegliere la propria morte, io ero convinta che succedesse e basta.
Ma sicuramente se fossi stata Elisabeth avrei dato una seconda possibilità a tutto e non avrei mai scelto di morire in quel modo orribile.

Non ero ancora a metà del libro e già mi immaginavo il finale: Elisabeth che per pura magia resuscita e si sposa con Eduard.
Finale stupendo.

Finito di leggere quella parte chiusi il libro a pagina cinquantatre.
Ero ancora angosciata per la morte di Elisabeth, come avrebbe fatto Eduard senza di lei?
Mah boh.

Shaylly smettila di farti paranoie è solo un libro
Shh, coscienza shh, non puoi capire.

Ero seduta sul letto a pensare.
A Edwin.

Non dovevo farlo, dovevo togliermelo dalla testa, lui non poteva diventare un mio pensiero fisso, il pensiero più bello delle mie giornate.
Lui non si meritava tutti quei privilegi.

Shaylly non è che ti piace?

A me lui non piace, non mi è mai piaciuto e non mi piacerà mai. Mettitelo in testa stupida coscienza.
Iniziò a salirmi una sensazione di nervosismo pazzesco

Perché si sentiva in dovere di baciarmi?
E chi gli aveva chiesto di essere stronzo con me?
Io non gli ho mai chiesto di fare nulla nei miei confronti.

Non ti piace mica Shaylly, nono...

Può anche andare a trovare Heidi!

Dopo il mio momento di sfogo

Mi ci voleva

Suonarono alla porta.

-Shaylly vai tu?- Urlò mia madre da chi sa che stanza fosse

-Sono occupata a pensare eccessivamente-

Sì, era proprio così stavo pensando decisamente troppo.

A forbidden loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora