Confusione[otto].

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7:00

Per la prima volta in sedici anni mi svegliai  prima della sveglia.
Mi alzai con calma dal letto, scesi dal letto e andai a prepararmi.
Feci un bagno veloce.
Stranamente ero di buon umore, forse lo ero per quello che successe la sera prima.
Non so bene cosa fossimo io ed Edwin.
La sera prima fu tutto troppo perfetto, lui non è un tipo da cose perfette.
Credo che non ci sarebbe mai stato un futuro per noi due: lui perfetto, stronzo, giocherellone,desiderato da tante ragazze e non costante.
E io...
Beh io, si io...

Dopo venti minuti finì di prepararmi, misi dei semplici jeans blu scuro con una canottiera rossa e un cardigan lungo grigio con le mie solite vans nere.
Scesi al piano di sotto e sorpresi mia madre e Manuel sbacichiuarsi in cucina.
Mi schiarì la voce communicandoli la mia presenza.

-C'è altra gente in questa casa- dissi prendendo una tazza e versandoci del latte all'interno.

Loro smisero di baciarsi come due quattordicenni e mi guardarono ridendo.

-Guarda che la stessa cosa è successa ieri sera.
Vuoi dirci qualcosa?- mi chiese mia madre sedendosi sulle gambe di Manuel.

-Non credo che siano cose che ci riguardino Emy.
È abbastanza grande da riuscire a gestire la cosa non pensi?-

Sei fantastico Manuel

Mentre Manuel pronunciava quelle giustissime parole io annuivo con la testa mangiando i cereali con il latte.

-Ha ragione Manuel.
Ed io ed Edwin non stiamo insieme- risposi continuando a mangiare i miei cereali.

-Come non state insieme?- chiese di nuovo alzandosi e avvicinandosi a me.
Divenne un po perplessa dopo aver sentito la mia affermazione.

-È... complicato-risposi balbettando.

La verità è che neanche io sapevo cosa fossimo noi due e chiedere ad Edwin cosa fossimo amici o fidanzati non era una buona idea.
Se mi avrebbe risposto di no?

In quel caso faresti una figura di merda.
Esatto.

-Penso che lui voglia solo giocare con te.
Tu cerchi una storia seria lui no-
Disse Nathan uscendo dal bagno senza maglia lasciando in mostra i suoi addominali scolpiti.

Perché un ragazzo così bello fosse così idiota?
Io rimasi imbambollata a guardarlo, era maledettamente perfetto pure lui.

-Nathan non devi dire tutto ciò che ti passa per la testa-
Disse Manuel distogliendomi dai miei pensi.

In realtà Nathan non aveva tutti i torti.
Edwin era un ragazzo di una botta e via nient'altro, non sarebbe mai stato in grado di impegnarsi con una sola ragazza.
Mi alzai di colpo sparecchiai e me ne andai.

-Dai tesoro- disse mia madre cercando di calmarmi.

Io non l'ascoltai nemmeno, salii al piano di sopra presi il mio zaino e il cellulare e me ne andai.
Non credo che sarei riuscita un giorno di più a sopportare Nathan.
Non capivo perché dovesse farsi i cavoli miei, a me non è mai fregato nulla delle cose che facesse fuori casa e non mi è mai interessato sapere se avesse una fidanzata o meno.
Cercai di calmarmi e di non pensare.
Feci la stessa strada che feci il giorno in cui mi scontrai con Edwin, sperando di rincontraralo.
Arrivai alla panchina dove mi sedetti ma non lo vidi.
Così decisi di aspettare magari sarebbe arrivato dopo, tanto avevo ancora 20 minuti a disposizione.
Dopo cinque minuti lo vidi arrivare.
Eccolo lì.

Quanto è bello?
È solo mio sappilo coscienza.

Mi alzai e gli andai incontro.
Appena mi vide mi sorrise e mi fece l'occhiolino.

A forbidden loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora