È tutto vero?[nove].

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-Senti John quella sera era solo un'uscita tra amici no?-
Gli chiesi facendo Lo zaino.

-Credo di averti fatto capire il contrario durante la serata- mi rispose mettendo il quaderno dentro lo zaino.

-Guarda che se fosse veramente così, stamattina non saresti andando con nessuna- risposi prendendo il mio zaino e andandomene.

Mi sentivo uno schifo.
Mi scocciava moltissimo aver litigato con John, io lo consideravo solo come amico, almeno è quello che credevo.
Sinceramente pensavo che fosse meglio dare una possibilità a John invece di andare dietro a uno come Edwin che mi avrebbe solo fatto soffrire.
Beh non dico che non sarebbe andata nello stesso modo anche con John ma credo che John provasse qualcosa di vero nei miei confronti rispetto ad Edwin.
Infondo infondo anch'io provavo per lui un qualcosa che andasse oltre l'amicizia.

Mentre tornavo a casa e mentre ero sommersa nei miei pensieri qualcuno da dietro mi abbracciò, facendomi sobbalzare dallo spavento.
Mi girai improvvisamente e ancora scioccata dallo spavento vidi Edwin.

-Non lo fare mai più o ti ammazzo- dissi mostrandogli una specie di pugno che cercai di renderlo il più realistico possibile.

Lui mi guardò negli occhi e poi spostò il suo sguardo verso il mio bellissimo pugno e scoppiò a ridere.

-Che ti ridi?
Non sto scherzando, stavo quasi per avere un infarto- dissi dandogli un leggero colpetto sul petto.

-Se mi ammazzi chi ti darà i baci che solo io so darti?- mi rispose incrociando le mani al petto.

-Guarda che sopravviverò- risposi facendogli l'occhiolino.

Lui alzò un sopracciglio e mi guardò con aria confusa.

-Non credo...
Comunque vieni a mangiare da me?- mi chiese indicando la strada che avremmo preso se avessi accettato.

Accetta.
Sicura?
Si.
Mnmn
Perché dovresti dire di no?
Per tanti motivi
Ad esempio?
Beh... Dai accetto e basta.

Esitai un po a rispondere ma poi risposi di si.
Durante il tragitto continuammo a prenderci in giro.

Casa sua non era molto lontana da casa mia, in soli quindici minuti arrivammo a casa sua.
Mandai un messaggio a mia madre avvertendola che non sarei tornata a casa per pranzo, non precisai che avrei mangiato da Edwin se no quando sarei tornata mi sarei riassunta il suo interrogatorio.

Casa sua era enorme:possedeva due bagni uno al piano sotto e uno al piano di sopra.
La casa era costituita da quattro camere:una sua, una dei genitori, una della sorella e un'altra per gli ospiti.
Il suo soggiorno era bellissimo, era diffianco alla cucina che anch'essa era bellissimo ed enorme.

-Wow, che bella casa che hai!- esclamai sbalordita e guardandomi in torno.

-Dici?
Io non vedo l'ora di andarmene da qua- mi rispose chiudendo la porta di casa sua e dirigendosi in cucina.

Io lo seguì ancora sbalordita dalla bellezza di quella casa e un po perplessa dalla sua risposta.
Non capivo perché volesse andarsene da casa sua, infondo aveva tutto ciò di cui aveva bisogno.

-Perché te ne vuoi andare?- gli chiesi lasciando il mio zaino in un angolo del corridoio e poi dirigendomi verso la cucina.

-Come dici tu è una bella casa e grande.
Ma è vuota, i miei non ci sono mai-
Mi rispose sedendosi.

Mentre parlava aveva un'espressione demoralizzata ma forte allo stesso tempo.

-Mi dispiace Edwin- dissi dispiaciuta

-Vedi che sai il mio nome?!- esclamò prendendo la pentola per la pasta e mettendo l'acqua a bollire su i fornelli.

-Come potrei dimenticarlo- risposi facendogli l'occhiolino.

Lui immediatamente si avvicinò a me e mi diede un leggero bacio a stampo.
Poi si staccò delicatamente guardandomi negli occhi e sorridendo.

Brividi.

Aveva un'espressione divertita, come sempre dal tronde.
Ogni volta che mi baciava e quando io prendevo gusto lui si staccava svegliandomi dai miei sogni più belli.
Odio quando lo fa.

Dopo che finì di preparare la pasta al ragù ci misimo a tavola per mangiare.

-Allora com'è?- mi chiese dopo che vide che misi il primo boccone in bocca.

Mi sentì osservata e così iniziai a tossire facendo finta di soffocare.

-Ma che ci hai messo?
Vuoi uccidermi per caso?- risposi continuando a tossire e a darmi dei piccoli colpi sul petto.

Lui mi guardò molto preoccupato.
E per accertarsi che la pasta non fosse come dissi io, prese un pezzo di pasta e lo mangiò.

-È buonissima! Ti odio- ribatté.

Io scoppiai a ridere vedendo in che modo la sua espressione cambiò da preoccupato come un pazzo a miglior chef del mondo.

Durante il pranzo parlammo di tutto e di più, mi spiegò perché smise di andare a scuola e perché i suoi non c'erano quasi mai.
Anch'io gli raccontai di me, dei miei genitori separati e di quanto mi piacesse leggere.

Finito di pranzare mi fece visitare casa sua enorme.

Partiammo dal soggiorno che vidi già appena entrai a casa sua fino ad arrivare in camera sua.
Camera sue era pieno di sue foto da piccolo e di sua sorella, aveva tre trofei uno che vinsse nel campionato di basket, il secondo in una gara di break-dance e l'ultimo nell'ultima gara di nuovo che fece.
Rispetto a lui io mi sentivo una gran scansafatiche di prima categoria.
L'unico premio che vinsi era quello della miglior sedutrice del divano e del letto di casa mia.

-Okay... Dopo aver visto tutti questi premi posso morire in pace- disse sedendomi sopra il suo letto.

Lui fece un ghigno e poi si avvicinò a me.

-Scommetto che hai vinto un premio come peggior ballerina del mondo- disse ridendo e avvicinandosi ancora di più a me, facendomi allontanare da lui e sdraiandomi involontariamente sul letto, non accorgendomi della trappola che mi stavo creando.

-Guarda che tu stesso hai detto che me la cavo abbastanza bene- risposi con un tono autoritaria e sicura di me.
Lui scoppiò a ridere a crepapelle.
Si avvicinò a me appoggiando le sue mani vicino al mio viso sopra il letto.

Shaylly non farti incantare così facilmente.

Il mio cuore accelerò, lui mi guardava intensamente negli occhi, sentivo il suo respiro affannoso e sentivo il battito del suo cuore.
Quel momento mi ricordò Eduard ed Elisabeth quando erano seduti uno difronte all'altro a guardarsi negli occhi e a raccontarsi storie meravigliose con gli occhi.

Edwin si avvicinò pian piano sul mio collo, mi diede un lieve bacio a stampo sul collo, facendomi avere mille brividi su tutto il corpo.

Shaylly mantieni il controllo.

Poi spostò le sue labbra vicino al mio orecchio dandogli di nuovo un bacio delicato.
Non ero più cosciente, ormai per la miglionessima volta riuscì a impossessarsi dei miei pensieri, distogliendomi da essi.
Il suo sortilegio riusciva alla perfezione.

Poi ancora passò sulle mie labbra, dove avvicinò le sue labbra alle mie approfondendo il bacio.
Io ormai non più cosciente misi le mie mani tra i suoi capelli e iniziai a scompigliargli continuando a baciarlo.
Mentre ci baciavamo con foga mi staccai per prendere fiato ed lui bassó al mio collo dove lo riempì di baci delicati.
Dopo pochi minuti ripresi a baciarlo intensamente.

-Credo di provare qualcosa di forte per te- dissi tra un bacio e l'altro

-Lo so- rispose pochi secondi dopo continuando a baciami.

-E quindi tu?
Cosa provi?-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 04, 2016 ⏰

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