Coward;Draco Malfoy

CAPITOLO 7

Luglio 1996

Erano ormai passate un paio di settimane da quando ascoltai la conversazione avuta dai miei genitori poco dopo la morte di Sirius Black,non faccio che pensare a quello che è successo. Inoltre,a seguito di ciò,ho notato un cambiamento nel loro comportamento,sono strani,mi sembrano in allerta,come se da un momento all'altro dovesse succedere qualcosa,ma d'altro canto ho pensato che probabilmente avessi la mente scombussolata a causa delle continue notizie di questo periodo,e che la mia immaginazione stia andando oltre.

In famiglia ci sono sempre state discussioni riguardanti il Ministero della Magia,papà in particolare,non è mai stato molto d'accordo riguardo molte cose che ritrovava scritte negli articoli di giornale della Gazzetta del Profeta,ma non abbiamo mai avuto conversazioni tanto accese,ultimamente era più cupo,evidentemente preoccupato e nervoso,non che possa dargli torto,certo,dopo tutto questa situazione deve aver scosso tutti.

Ero concentrata nella lettura di una pagina molto recente di giornale,era pieno di notizie che oramai confermavano il ritorno del Signore Oscuro,come se fosse una novità,negozi ormai chiusi e vie abbandonate di Diagon Alley come non si è mai visto fino ad ora,le strade ormai sono deserte,l'unico negozio aperto è quello dei gemelli Weasley,vanno quasi tutti da loro e credo che sia un modo al quanto carino di mantenere la gente attiva in questo periodo.

Proprio in quel momento,una civetta si avvicina verso la mia finestra,picchiettando sul vetro con una lettera legata alla zampa,mi alzo posando il giornale sulla mia scrivania per poi aprire le finestre e lasciare che la creatura si posi,slego il laccio che teneva la lettera e quando la apro,noto immediatamente che si trattava di Hermione.

Da quando siamo tornate nelle nostre rispettive case,non ci siamo più sentite ed effettivamente mi manca parlare con lei e sfogarmi,è una persona molto empatica,c'è sempre per chiunque e questo è uno dei pregi che più apprezzo di lei.

Ciao Blair,
sono sempre io,
La tua "Herm",dall'ultima volta che ci siamo viste non ci siamo più mandate alcuna lettera,e devo ammettere che mi manchi molto,ho pensato che sarebbe stato carino vederci in qualche modo,distrarci un po' non farebbe male,inoltre Fred e George hanno aperto da poco il loro negozio,sarebbe carino andarci un giorno,non trovi? Fammi sapere cosa ne pensi,non vedo l'ora di vederti.

Un abbraccio,Herm.

Sorrido immediatamente leggendo la lettera di Hermione,non perdo neanche un secondo ed immediatamente rispondo alla sua lettera,parlare un po' con lei riguardo la situazione mi aiuterebbe a sfogarmi e sono sicura che mi farebbe bene parlarne con lei,l'ho sempre fatto e credo che continuerò.

Una volta finita la lettera,lego immediatamente la pergamena alla zampa della civetta,che esce velocemente dalla finestra,che richiudo subito dopo,aspettando con pazienza la risposta di Hermione.

Alcuni giorni dopo

È pieno pomeriggio ed ormai siamo quasi verso la fine di luglio,è passato poco da quando io ed Hermione ci siamo scritte e finalmente è arrivato il giorno di vederci.

Io ed Hermione siamo riuscite ad organizzarci assieme ad Harry e Ron,e abbiamo preso appuntamento una mezz'oretta prima di loro al Paiolo Magico.

Sto aspettando Hermione esattamente nel posto dove ci eravamo accordate per vederci,il sole sta tramontando e le strade di Diagon Alley si fanno sempre più oscure,i pochi maghi rimasti sembrano essere ritornati alle loro abitazioni e ormai sono rimasta sola,uno strano senso di inquietudine mi pervade e sento un brivido passarmi lungo la schiena,mi sento osservata nonostante non ci sia più nessuno,quando improvvisamente i miei pensieri vengono interrotti da una voce che mi chiama,fortunatamente è Hermione. La intravedo da lontano che solleva la mano per farsi vedere e corro senza pensarci con molta velocità verso di lei abbracciandola forte,probabilmente quasi da farle perdere fiato,mi era mancata davvero tanto.