primo capitolo.

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25 maggio 2015.
Sono le 7:00 e devo svegliarmi per andare a scuola anche se non vorrei, ma d'altronde chi vuole alzarsi di lunedì mattina alle 7:00 dopo che la tua migliore amica è stata qui fino a poche ore fa e sei andata a dormire molto tardi, nessuno. Sono soltanto gli ultimi sforzi,mancano pochi giorni alla fine della scuola e poi il grande passo dopo 5 anni di disperazione. La maturità, chi mi ha fatto arrivare a questo punto? Ebbene si quest'anno è l'ultimo e dovrò concluderlo con massimo un bel 95, un mio piccolo obbiettivo. Inizio a prepararmi per andare a scuola, oggi fa abbastanza caldo quindi metto una magliettina a maniche corte nera con la mia citazione preferita "brave,honest and beautiful girl" e dei jeans molto attillati e per concludere le mi amatissime vans nere. Scendo giù per le scale prendo il mio eastpack e inizio ad andare a scuola canticchiando con le cuffie "demons" degli imagine dragons. Sto per arrivare quando sento qualcuno che mi chiama e saluta. Io quella voce la conosco fin troppo bene. Mi giro o non mi giro? Mi giro. Eccolo è lui james, quegli occhi neri così belli.
«hey ciao» mi sorride venendomi incontro. Levo una cuffietta e nel frattempo era partita "moments" degli one direction.
«heila» non patire emozioni, non farglielo vedere non dopo tutto il male che ti ha fatto. In realtà so tutto la mia migliore amica lottie nonché anche la sua migliore amica, che lui si è innamorato di un'altra ragazza. Questa ragazza la conosco anche io edè una nostra amica.
«ero in macchina con mio padre che oggi mi stava accompagnando lui ma ti ho vista e sono scesa, ho pensato perché lasciarla sola poverina»
Come vorresti rispondergli realmente:
«mi hai già lasciato sola tu? Non ricordi?e sinceramente mo togliti dalle ovaie»
Come rispondo in realtà:
«bhe grazie,ma potevo benissimo andare da sola»
«allora vado» eccolo che inizia a farlo apposta.
«ma no resta era un modo di dire»provo a fare un sorriso ma vedo che non ricambia e sento che sto per piangere per fortuna siamo arrivati. Inizia ad allungare il passo e capisco che non vuole farsi vedere con me, ma mio caro sono con te ora perciò si entra insieme. Stronzo di merda. Iniziamo a salire le scale del liceo.
5fl. Sono passati cinque anni e poche persone sono rimaste fino al primo anno e pensare che fra un mese dopo l'esame tutto questo finirà mi viene la depressione, sono sempre stati la mia famiglia, l'ho capito solo alla fine del primo anno, quando stavo perdendo l'anno. Inizio a prendere posto all'ultimo banco aspettando lottie che sicuro sarà in bagno con qualche ragazza. È lesbcia. Quando me lo ha detto quattro anni fa sono stata la ragazza più felice al mondo, però purtroppo dall'ultima relazione non ne è uscita sana e salva come me ed allora ha deciso di prendere in giro le ragazze come ha fatto la sua ex per capire cosa significa essere lasciati dopo aver perso la verginità. Nel frattempo che esco i libri della prima ora vedo lottie entrare. Capelli corti sorriso che fa invidia al mondo, perché qualsiasi cosa le succede ne ha sempre uno a disposizione. Poi quegli occhioni giganti color cioccolato e il suo fisico snello, ricordo che al primo anno quando l'ho conosciuta non era così snella, ha deciso dopo di togliere quei chili in più perché non ci si vedeva, ma io sinceramente me ne sbatto lei è perfetta comunque. Si avvicina, mi saluta e si siede. La prof di francese entra in scena, facendo il suo ingresso.
«bonjour»
«bonjour» rispondiamo tutti in coro.
Inizio ad ascoltare la lezione quando decido di prendere un foglietto da scrivere a lottie per raccontargli tutto.
«oggi stavo venendo qui a scuola a piedi e james mi ha raggiunto dicendo che era in macchina con suo padre e che si è fatto lasciare apposta lì perché mi aveva vista sola per strada. Non ho trapelato emozioni. So solo che quando gli ho fatto un piccolo sorrisino lui non ha ricambiato ed io allora stavo per iniziare a piangere ripensando a tutto e mi ha salvato la scuola perché eravamo arrivati. Quando appunto siamo arrivati ha accelerato il passo perché ho capito che non voleva farsi vedere con me allora io ho accelerato anche il passo per fargli capire che ormai ero con lui e si entrava insieme.» gli metto il bigliettino sotto lo sguardo e inizia a leggerlo. «hai fatto bene a non fargli notare le tue emozioni, hai fatto anche bene a stargli vicino. Ma non capisco il perché lui sia venuto...»
Prendo il bigliettino e leggo «come compagno di classe ne sono più che sicura» do il bigliettino. «sarà così. La sai l'ultima? Vuole provarci» quando leggo il bigliettino il mio cuore si ferma per un secondo e inizio a capire che l'ho perso. Prendo il foglio lo strappo e lo butto.
...
Finalmente è finita anche questa giornata. Ritorno a casa. Una volta arrivata inizio a farmi un panino e mi fiondo sul divano. Non ho proprio voglia di cucinare oggi, dopo tutto quello che mi ha detto lottie. Sono le 14:50 quando decido di addormentarmi.
«hei posso parlarti?» vedo james che inizia ad avanzare verso di me.
«si dimmi»
«bhe io ho pensato a tutto e mi manchi, ho sbagliato non dovevo lasciarti andare.Ti amo ancora Ellie.» inizio a piangere ed abbracciarlo e vedo che james pian piano scompare.
«no no no non andare non andare» inizio ad urlare e piangere.
«hei Ellie Ellie! Sveglia» sento che strattonano e mi sveglio sudata. E noto davanti a me una figura. James! Cazzo ci fa qui.
«cosa ci fai tu qui?» indietreggio dal divano.
«sono venuto per parlarti..»

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