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«Ancora non capisco.»

La voce risuonò lungo il maestoso e oscuro corridoio regale, illuminato dal bagliore dei candelabri posti sopra vari mobile che ne decoravano il passaggio. In torno a loro non vi era nessuno..tutto sembrava fermo in attesa del tempo che passava lentamente. I piedi sbattevano l'uno difianco all'altro..seguiti dal flebile fruscio del tessuto freddo del mantello marrone.
L'angelo battibecco con il maggiore al suo fianco, per forse tutta la durata della cammino...non dando tregua nemmeno per un istante al demone.
«Midorya, te l'ho già spiegato.»
«Ne sono consapevole Kirishima. Ma vedi-..non mi è facile elaborare tutto ciò.»

L'odore di petricore si espanse intorno al rosso, che storcendo il naso guardò l'angelo al suo fianco, elaborando il perché ora fosse così confuso.
Eppure era certo di esser stato abbastanza chiaro.

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Ritorno al passato
Dal punto di vista di Izuku.

«VIA! VATTENE VIA!»

I due verdi occhi si aprirono di colpo.
Izuku si ritrovò in un risveglio brusco nel tardo pomeriggio, sentendo le forti urla della madre rimbombare per tutta l'abitazione. Con il cuore a mille il ragazzo si alzò dal letto, dopo aver urlato un forte "Mamma?! Che sta succedendo?". Si mise due paia di ciabatte al volo, raggiungendo la porta afferrando la maniglia, percependo tuttavia la madre urlargli di ricambio. «Izuku! Aiuto!!» con il cuore a mille il povero angelo, raggiunse la stretta rampa di scale dell'abitazione arrivando con una certa fretta al salotto che regnava di un silenzio tombale. Si guardò attorno, sentendo un odore nuovo al quanto forte verso la porta di ingresso.

Ed è lì che sentì un altra voce rivolgersi non a lui ma alla donna caduta a terra.
«Signora, lascia che l'aiuti» inko tremava, indietreggiando alle continue richieste del possente demone.
Kirishima sbuffò avvistando dietro la donna due paia di ciabatte rosse salendo fino alla veste bianca e poi verso i sue occhioni che lo guardavano con sguardo sconvolto.

«Kirishima?»
«Midorya! Uff.. scusa, non volevo a fatto spaventare tua madre!» il rosso si grattò la nuca allungando un sorriso a 32 denti. «Come sapevi dove abito?» domandò Izuku afferrando la povera madre sconvolta e tremante, portandola a sedere su una sedia non poco distante dalla porta,  prendendo un bicchiere d'acqua e porgendolo alla donna.
Che ne sorseggio una buona parte con fatica.
«Questo non è irrilevante. Più tosto ti chiedo scusa per non averti avvisato.»

«Tranquillo. Come potevi farlo d'altro..
Spero che non hai dato troppo nell'occhio.»
Disse a tentoni izuku.

Kirishima scosse la testa, stando a guardare quell'angelo dall'alto..e in un secondo si soffermo sui proti pensieri.
E pensò, osservando quei candidi lineamenti fini e tondeggianti..
Quella pelle pallida che faceva un magnifico contrasto con il verde dei riccioli.
A quanto Bakugo fosse fortunato.

«Kacchan. Come sta?»

Fu quella frase a portare il rosso alla realtà. E con un sorrisino esclamò tali parole. «Beh, diciamo non nelle buone condizioni.
Pare che oggi si terrà un confronto fra il Re e la sua corte.»
Il panno freddo fu adagiato con un movimento secco del polso, sulla fronte sudata della donna. Svenuta dalle troppe emozioni.

Le palpebre si aprirono e il verde smeraldo spunto dalla folta capigliatura, inquadrando finalmente il maggiore.
«C-confronto?..che genere di confronto?»

«Pare che l'atto di unione non sia passato in osservato nel regno. Quindi il popolo ha richiesto una specie di "falò di confronto"»
«Ed è una faccenda seria.?» mormorò il verde Omega stritolando le dita nel palmo facendo diventare le nocche di un intenso bianco, simile alla veste che aveva addosso.
«Non sai quanto, i nostri cittadini sono al quanto scellerati. Tuttavia..mai si sono permessi di obbiettare sul Re, senó per puro odio contro di lui. E la sua famiglia»

Dark Side [ita] //Volume 2//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora