1. vuoi un abbraccio?

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Appena entrate in casetta, io Gaia e Chiara abbiamo deciso di andare nella stanza verde insieme. Ora sto chiacchierando fuori con gli altri, e devo ammettere che sono tutti molto simpatici. Stiamo parlando di come ci siamo esibiti in puntata e su per giù siamo tutti contenti di come sia andata. Decido di tornare dentro perché sento freddo e a passo svelto mi dirigo verso camera mia. Fino ad ora ho deciso di ignorare il commento che mi aveva fatto la maestra, ma ripensandoci ha ragione forse dovrei dimagrire un po, anche se ho molta paura di ricadere nel burrone dell'anoressia. Mentre mi osservo allo specchio mi scendono parecchie lacrime; dopo qualche decina di secondi vedo una figura che mi sta osservando dalla porta. Mi asciugo subito gli occhi e mi accorgo che é Mida.
-Mida mi hai fatto prendere un colpo- esclamo con la voce incrinata.
-Vanessa, perché piangevi?- dice lui con voce ferma. E ora che gli dico!?
-Nulla tranquillo é un pianto di felicità-. Non mi crede, si vede dall'espressione che ha preso il suo viso, é come se mi stesse incitando a dire la verità.
-Vanessa per piacere non sono stupido, si vede che non stai piangendo per la gioia; anche perché nessuno che sta esplodendo dalla gioia si guarda allo specchio con la tua espressione-. Appena finisce di parlare scoppio in un pianto liberatorio e mi accascio a terra. Christian si siede vicino a me e mi sussurra:
-vuoi un abbraccio?- gli sorrido con ancora le lacrime agli occhi e annuisco. Si alza ed io con lui. Proprio in quel momento mi accorgo di quanto lui sia molto più alto di me, io non sono molto alta, sarò circa 162-163, ma lui sarà almeno almeno uno e novanta. Non gli arrivò nemmeno alla spalla. I miei pensieri si interrompono quando lui mi avvolge le braccia intorno alla testa ed io intorno al petto. Questo abbraccio mi ha fatto veramente bene.
-ricordati che quando ne hai bisogno io ci sono- dice mentre mi scaccia le lacrime dal viso. Questo gesto mi fa sorridere.
-oddio guarda mi é colato tutto il mascara, che palle- dico io guardandomi nuovamente allo specchio.
-hai lo struccante?- mi chiede lui
-si perché-
-ti aiuto a struccarti- esclama lui con un'espressione tenera. Mi porta in bagno e gli porgo lo struccante ed un dischetto di cotone. Mi toglie tutti i rimasugli di mascara rimasti sulle mie guance. Appena ha finito sorride guardandomi.
-non mi guardare ti prego- dissi io mentre mi coprivo la faccia
-e perché non dovrei?-
-perché sono orrenda da struccata-
-per me sei ancora più bella sai- dice togliendomi le mani dal viso. Appena realizzo cosa aveva detto arrossisco istintivamente e lui se ne accorge, così mi avvolge in un altro abbraccio.
-andiamo dagli altri?- mi chiede lui.
-tu vai io mi devo ritruccare un minimo per essere presentabile- dico io
-faccio finta di non aver sentito- dice uscendo dalla stanza. Sentivo ancora tutte le farfalle nello stomaco.

𝐀𝐥𝐥'𝐢𝐦𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐚 𝐭𝐞// 𝐌𝐢𝐝𝐚 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝟐𝟑/𝟐𝟒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora