Capitolo 1

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"Selene svegliati! vieni a fare colazione prima di andare nella tua nuova scuola" mia madre urla fuori dalla mia porta che per fortuna ieri ho avuto la decenza di chiudere a chiave. Voglio molto bene a mia madre ma sentire d'appena sveglia il suo discorso su quanto sia importante la scuola alle mie povere orecchie non va proprio a genio.

Cavolo! Avevo completamente dimenticato di dover andare in una nuova scuola a causa del nostro trasferimento. Vivremo qui definitivamente a New York in quanto si trova la sede principale dell'azienda che gestiscono i miei genitori, ovviamente viaggeranno di tanto in tanto nelle altre aziende secondarie ma la durata dei viaggi non è mai troppo lunga. La durata massima è di una settimana.

Abitiamo in una splendida e grandissima casa in uno dei più prestigiosi quartieri di New York, vivendo una vita molto agiata grazie agli sforzi continui dei miei genitori che pur partendo da zero sono arrivati a tanto. Quindi posso dire che l'economia é l'ultima dei nostri problemi. Non sono il tipo di persona alla quale piace ostentare, i miei genitori non hanno cresciuto una ragazzina viziata e presuntuosa, ma una ragazza con sani principi, valori e grandi idee da realizzare. So perfettamente che prenderò il posto nella loro azienda, accompagnata ovviamente dal mio fratellone. È una cosa alla quale abbiamo sempre aspirato sin da piccoli ed é un'idea che lega entrambi.

Balzo dal letto e corro in bagno a prepararmi. Mi guardo allo specchio e le mie condizioni sono nettamente spaventose: i miei occhi grigi sono contornati da due occhiaie da far paura e come se non bastasse i miei lunghi capelli biondi sembrano dei veri e propri cespugli. Avendo ancora un bel po' di tempo prima di partire per andare a scuola decido di farmi una doccia veloce e una volta uscita pettino i miei capelli e li arriccio con una piastra apposita, decido anche di truccarmi per rendermi presentabile almeno il primo giorno di scuola.

Vestita e preparata scendo a fare colazione dove mi attendono già mia madre e mio padre. Entro in cucina e vengo sopraffatta da un buonissimo odore di cibo tanto che il mio stomaco inizia a farsi sentire, mio padre è il primo a notarmi. "Buongiorno Lunetta, pronta per il primo giorno?" mi chiede con un sorriso in tenuta formale da lavoro dandomi un'abbraccio e un bacio affettuoso sulla fronte. Mio padre è sempre stato un uomo molto attraente per la sua età, attira molte attenzioni femminili anche se ha occhi solo per la mia splendida mamma. Sono innamorata di loro due e dell'amore che si trasmettono anche solo con gli sguardi.
"Buongiorno papà James! no, non sono pronta. Sto ancora considerando l'idea di tornare sotto le coperte al caldo e dormire tutto il giorno" rispondo ironicamente con un sorriso calcando il suo nome per prenderlo in giro mentre lui ride di gusto data la mia osservazione da pigrona. "Non mi piace piccola luna quando mi chiami con il mio nome" mi riprende scherzando con me e facendomi il solletico, un gesto da me considerato affettuoso che ci riserva sempre quando lo prendiamo in giro. "Dai papà lo sai che lo soffro tantissimo!" Gli ribadisco affannata e sorridente, questa mattina é iniziata nel verso giusto.
Ad un certo punto ci guardiamo complici e ci fiondiamo sulla mamma che stava assistendo al nostro spettacolo con occhi felici, facendole anche a lei il solletico "va bene basta! basta! vi prego... è ora di metterci a tavola e fare colazione altrimenti farete tardi, tra pochi minuti dovrebbe raggiungerci anche Noah" mia madre dice anche lei con aria scherzosa e affannata a causa del solletico mentre io ne approfitto per darle un bacio sulla guancia e lei ricambia accarezzandomi i capelli. Lei dice di amare i miei capelli perché sono estremamente particolari, il gene dei miei capelli non deriva né da mio padre né tantomeno da mia mamma ma dalla mia bisnonna che a quanto pare aveva il mio stesso colore biondo lucente.

Pochi minuti dopo entra mio fratello vestito e preparato, oggi è particolarmente bello ma per il bene del mio orgoglio non glielo dirò. Ci riserva un buongiorno generale accompagnato da bacio sulla guancia per poi sedersi al mio fianco. "Sorellina mia ti fai sempre più brutta" mi dice Noah con un sorriso scherzando e dandomi un pizzicotto lieve sul fianco per prendermi in giro, stranamente questa mattina sono tutti contenti, sarà dovuto sicuramente al frenetico clima di New York che loro amano da impazzire al contrario mio, preferisco di gran lunga la pace della natura al suono dei clacson e automobili. "Grazie fratellone e tu ti fai sempre più irritante, ma questo non te lo faccio mica notare" rispondo alla sua provocazione con un occhiolino, ci guardiamo per qualche secondo e scoppiano a ridere per la nostra stupidità e i nostri modi di fare. Non riusciamo mai realmente a litigare, sembriamo fatti apposta l'uno per l'altra perché siamo estremamente simili.
"Forza mangiate altrimenti si fredda e poi rischiate di fare tardi principini miei" mia mamma scherzando interrompe le nostre risate con dei pancake con la marmellata di ciliegie e una spremuta di arancia e mi affretto a prendere velocemente la mia colazione siccome la vedo molto gustosa ma anche perché il mio stomaco non mi darà tregua fin quando non lo riempirò.

𝑨𝑷𝑷𝑬𝑨𝑹𝑨𝑵𝑪𝑬𝑺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora