voi tutti non siete pronti per i disegni magnifici di modchlmt
«Che vuoi da bere?» chiese Manuel avviandosi verso il piccolo bar di casa sua. “Ho un piccolo bar” ripensò il corvino alle parole che gli aveva detto Manuel mentre erano in macchina, peccato che qua di piccolo mi sembra non ci sia niente. Simone si guardò intorno scrutando per lungo e per largo l’attico dove aveva appena messo piede.
Un open space di non avrebbe saputo dire quanti metri quadri con una parete, che dava su un grande terrazzo, completamente a vetri da dove si poteva ammirare tutta Roma – vabbè, non proprio tutta.
«Uhm… un amaro?» rispose girandosi verso il bar poggiandosi sullo schienale di uno degli sgabelli. Manuel annuì cercando nella sua vasta bottigliera e Simone vide i suoi occhi illuminarsi appena si posarono su una bottiglia, «Questo te farà impazzì.»
Tirò giù una bottiglia bombata e scura e ne versò il liquido in due bicchieri dove precedentemente aveva messo del ghiaccio. Porse uno dei due bicchieri all’attore che, guardandolo con gratitudine, lo alzò fino a farlo collidere con quello di Manuel facendo tintinnare i bicchieri.
Il sapore dolce lo colpì subito e, dopo che gli ebbe riempito la bocca, sentì l’alcool inebriarlo tanto da fargli socchiudere gli occhi. «Buono.» sussurrò facendo schioccare la lingua sul palato e aprendo gli occhi.
A Manuel si spezzò io fiato, che Simone con la sua immensa bellezza rendeva anche la cosa più stupida, come sorseggiare un amaro, così elegante e sensuale. Sospirò attirando la sua attenzione regalandogli il suo sguardo incuriosito. «Che c’è?» chiese sorridendo mentre faceva girare il liquido nel bicchiere muovendo la mano in circolo.
«Niente, sei solo bellissimo Simò. Ormai dovrei esserci abituato – eppure eccome qua a stupirme ogni volte che te guardo.» il corvino arrossì di botto abbassando la testa verso il bicchiere.
Manuel fece il giro del bar fino a trovarsi a pochi centimetri da Simone che, inspirando profondamente, sentì il profumo del regista quasi stordirlo.
«Te piace? – chiese indicando il bicchiere quasi vuoto che aveva in mano – È un amaro che fanno solo in Toscana co delle erbe tutte strane e particolari – rise scuotendo la testa – scusa, nun so molto bravo co gli alcolici, volevo solo fa colpo su de te.»
Simone sorrise imbarazzato, «Avresti fatto colpo anche con un liquore da due soldi.»
«Però così tra poco il nostro bacio sarà ancora più dolce de quanto già sia de normale.» rispose facendogli un occhiolino che fece ridere Simone. Portò poi la mano destra sulla guancia del regista invitandolo ad avvicinarsi di più, «E quando potrò riceverlo questo bacio?»
I respiri di entrambi si spezzarono appena le loro labbra entrarono in contatto per la millesima volta quella sera. Il sapore dolce ma alcolico del liquore inebriò entrambi e forse li rese più impavidi, meno timorosi.
Le mani di Manuel passarono su tutto il corpo di Simone stropicciandogli i vestiti e, con il consenso dell’attore, iniziò anche a toglierli strato per strato fino a trovarselo davanti come quel giorno sul set – perché allora non me sembrava così bello? Si chiese Manuel osservandolo con la coda dell’occhio mentre le mani di Simone, seguendo i movimenti delle sue, lasciarono a terra anche i suoi di vestiti.
Manuel poggiò una mano sulla curvatura del fianco del corvino sentendo il corpo tremare sotto il suo tocco leggero. Strinse la mano intorno al fianco e lo tirò a sé fino a sentire la loro pelle calda toccarsi anche nei punti dove l’eccitazione del momento si stava facendo sentire.
