ultimo capitolo per la gioia di tutti 🤪
Usciti dal bagno vennero subito rimproverati da una Chicca che, avendo capito benissimo le loro intenzioni, si era messa a fare la guardia alla porta del bagno per evitare scandali. Li tirò entrambi verso la sala e, appena entrarono, uno scroscio di applausi li accolse riempiendo il cuore di entrambi.
Presero posto sulle sedie assegnate e – disgraziatamente, pensò Manuel – Simone capitò in mezzo tra lui e Daniele. Quest’ultimo, non avendo visto i due fuori dal cinema né subito dopo in sala, prese la palla al balzo appena vide il corvino sedersi per sporgersi verso di lui e augurargli una buona visione.
«So che sei stato la scelta giusta come protagonista e ora ne avrò la prova tangibile – continuò sporgendosi di più per non farsi sentire da Manuel che li stava osservando con la coda dell’occhio – Menomale che alla fine sei piaciuto anche a lui.» ridacchiò indicando il regista. Simone si irrigidì sul posto e, girandosi verso Daniele, lo guardò confuso e con gli occhi sgranati.
«In… in che senso?»
Un luccichio negli occhi di Daniele avrebbe dovuto avvertire Simone dell’imminente bugia e cattiveria che stava per dire distruggendogli la serata e forse la vita. «Non lo sai? Manuel non ti voleva nel suo film, figuriamoci come protagonista! Ha tentato in tutti i modi di buttarti fuori ma, a quanto pare, non ci è riuscito.»
Le luci si abbassarono e la proiezione iniziò mentre gli occhi di Simone erano ancora fissi sul volto di Daniele che, dopo avergli fatto l’occhiolino, si girò verso lo schermo non accorgendosi del vuoto che si era creato negli occhi di Simone.
Le prime immagini del film presero vita davanti agli occhi del corvino, del pubblico, di tutti ma lui non riuscì a percepirli. Una voragine gli si creò nel petto e un senso di tradimento iniziò a prendere possesso della sua testa riempiendolo di pensieri negativi e che non erano per niente in linea con la persona che aveva conosciuto in quei mesi e di cui era innamorato.
Mi ha mentito, pensò con gli occhi fissi sullo schermo che stava riproducendo l’incontro tra Mattia e Tommaso, mi ha mentito e non mi voleva. Le immagini continuavano a scorrere a una velocità quasi innaturale, o forse era Simone a percepirli in quel modo visto che la sua testa era tutta da un’altra parte.
Quando arrivò la scena di nudo, Manuel allungò nel buio della sala la mano per stringere la sua. La sera prima gli aveva detto quanto, sapendo che in sala c’era la sua famiglia e centinaia di sconosciuti, era agitato e Manuel lo aveva rassicurato che gli sarebbe stato accanto – e così era. La mano si l’intrecciò alla sua e lui lo lasciò fare sentendo un calore all’altezza del cuore riempirlo ma venir subito spazzato via dal ricordo di ciò che Daniele gli aveva detto poco prima.
Passò il film a pensare e ripensare a tutto ciò che avevano vissuto insieme, a quanti momenti aveva avuto Manuel per dirgli che non lo avrebbe voluto come attore nel suo film, che forse non lo voleva proprio in generale.
A fine film un fiume in piena di applausi li travolse e tutti si alzarono per ringraziare il pubblico. Tutti tranne Simone. «Tutto bene?» chiese Manuel vedendolo seduto rigidamente sulla poltrona con lo sguardo perso. In lui si insidiò la paura che a Simone non fosse piaciuto, che lo trovasse un lavoro mediocre che avrebbe rovinato la sua carriera e a spaventarlo ulteriormente fu lo sguardo che l’attore gli rivolse prima di alzarsi e… andarsene dalla sala.
Manuel sgranò gli occhi e, sotto gli occhi confusi di tutti i presenti, gli corse dietro senza esitazione. «Simone!» lo chiamò vedendolo correre fuori dal cinema. Cazzo, «Simò! Simo!» spinse la porta del cinema e si trovò davanti una folla di fan da entrambi i lati e Simone che, con le mani tra i capelli, camminava mantenendo la distanza da tutti.
«Simone!» urlò prima di raggiungerlo e mettere una mano sulla sua spalla per farlo girare. «Me dispiace, va bene? Me dispiace se nun t’è piaciuto e se ho rovinato la tua carriera e-»
Gli occhi rossi e pieni di lacrime di Simone fecero morire in gola le sue parole, «È vero che – il corvino si fermò per prendere fiato sentendo la sua voce spezzarsi – è vero che non mi volevi come protagonista? Che non mi volevi proprio nel tuo film?»
E lì Manuel realizzò. Si irrigidì immediatamente guardandolo sconvolto, io Daniele lo ammazzo. «Io nun so che te ha detto Daniele ma-»
«Non mentirmi, Manuel – alzò la voce Simone sentendo decine di occhi su di loro – ti prego.» sussurrò ingoiando il groppone che aveva in gola. Manuel sospirò chiudendo gli occhi, «È vero che all’inizio nun te volevo come protagonista ma nun è che non volessi te – Odiavo il fatto che la casa de produzione me volesse per forza obbliga’ a prende determinati attori che loro volevano solo per la loro fama. Perché è così Simò: loro nun te volevano pe le tue doti attoriali, che hai da venderne, ma pe la fama che te porti dietro a ogni progetto e ogni film.»
Simone abbassò la testa, «Quindi scusame se ho dubitato del gusto de gente che nun sa manco che vordì recita’ e se me so ricreduto dopo manco na settimana perché, cazzo Simò, come se fa a non nota’ quanto sei bravo?!» il corvino arrossì e Manuel sorrise prendendogli il volto tra le mani e guardandolo negli occhi.
«Sei stato eccezionale. Il mio miglior protagonista – e non lo sto a dì perché so innamorato de te!» rise avvicinandosi al corvino vedendo anche questo ridere. «Quindi… nun lo devo scrive il film su de noi, ve’?»
Simone scosse la testa ridendo, «No. Nessun film a meno che non sia scritto da altri.» riuscì a dire prima che il regista, con un sorriso enorme stampato in faccia, lo tirasse a sé baciandolo – davanti a tutti.
Le urla dei fan e i flash delle macchine fotografiche erano solo un sottofondo per i due che, troppo presi dal loro amore, non si erano neanche resi di cosa fosse appena successo.
Simone si staccò vedendo centinaia di occhi puntati su di loro e, arrossendo come mai prima di all’ora, nascose il volto nell’incavo del collo del regista che rideva felice e finalmente libero di dire al mondo chi fosse l’amore della sua vita.
«Abbiamo fatto ciò che non dovevamo fare.» borbottò contro il suo dolcevita Simone facendolo ridere ancora di più. «Sti cazzi Simò de cosa dovevamo fa’! Io ti amo, che vengano a contestarme sto sentimento che me stringe il cuore se c’hanno il coraggio.»
Simone alzò nuovamente la testa per baciarlo piano regalando un loro momento di dolcezza al mondo. «C’è solo un problema – sussurrò poi sulle sue labbra – ora devo rivedere il film perché… non è che me lo sono goduto a pieno.»
Manuel scosse la testa divertito prima di baciarlo nuovamente, «Vado a prenotare una sala solo per noi.» disse prima di schioccargli un bacio e scappare all’interno del cinema sotto gli occhi di colleghi, produttori e fan che li stavano guardando da lontano. Simone scoppiò a ridere, dio quanto lo amo!
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