Sotto il vischio

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Entrai alla Kaulitz & Son sentendomi.. Ancora a disagio.

Alla fine avevo pregato Amelia di non farmi indossare il costume e lei mi aveva prestato un vestito rosso che mostrava più scollatura di quanto avessi capito.

Lei aveva messo il broncio, naturalmente, ma aveva vinto in ogni caso perchè sembravo ancora una puttana se non più.

Jorg si era dato da fare con le decorazioni, il catering e un tavolo per le bevande.
La musica era alta e le cose erano piuttosto selvagge, esattamente il motivo per cui odiavo cose come quella. Mi sembrava di essere in un nightclub, e io odiavo davvero i nightclub.

"Victoria! Sei venuta!"

Jorg venne verso di me con il suo cappotto sul braccio.
"Non pensavo l'avresti davvero fatto"

Sorrisi. "Ho cambiato idea. Hai un aspetto molto festoso, Jorg"
La sua camicia era rossa sotto il vestito nero. Aveva anche un cappello da Babbo Natale in testa e qualche orpello intorno al collo.

Ridacchiò, "Le ragazze mi hanno fatto questo, sono piuttosto insistenti. Stavo andando via per la notte, in realtà".

"Oh". Era un vero peccato, perchè era letteralmente l'unica persona lì che mi piaceva. "Di già?"

"Sono qui da un paio d'ore e sono troppo vecchio per fare festa. Sei splendida, vai a divertirti!"

Sorrisi dolcemente, capendo la situazione "Okay!"

Sarei durata un'ora e poi me ne sarei andata.
Ero sicura di dare nell'occhio, e non in modo buono, piuttosto in modo imbarazzante.
"Ho lasciato una cosetta sulla tua scrivania, un regalo di buone feste".  Si avvicinò a me e sussurrò "Goditi la festa, cara"

Jorg se ne andò, e io rimasi sola con poche persone che non conoscevo veramente, alcune delle quali non mi piacevano affatto.

Immagino che quando non fai davvero conversazione con le persone con cui lavori, non le conosci davvero.

Camminai attraverso la folla di colleghi che ballavano e si divertivano, e presi un bicchiere alto e colorato di rosso al bar solo per rilassarmi.
Dio solo sapeva se ne avevo bisogno, se avevo intenzione di rimanere per un po'.

"Oh, sei venuta!"

Mi girai ed era lì.

Alta, bionda e tette finte enormi.

Sii educata Vic! Sii la brava ragazza che i tuoi genitori ti hanno cresciuta per essere!

Sorrisi falsamente, ma non facendolo notare "Mia! Ciao!"

"Devi aver deciso di venire all'ultimo minuto, non hai un aspetto molto festoso".

Mi guardò su e giù, squadrandomi, mostrando quanto disapprovasse il mio abbigliamento.

"Sono contenta di vederti mostrare un po' più pelle del solito".

"Ehm.. sì, grazie" Distolsi lo sguardo, sentendomi un po' in imbarazzo.

"Ho passato tutto il giorno al salone a prepararmi stasera. Unghie, capelli, trucco" Spostò le mani lungo la struttura magra.

"Buon per te". Sapevo che era debole ma, non sapevo bene come comportarmi con lei.
Non sapevo quale fosse il nostro rapporto.
Formale o più...

Bevvi l'ultimo bicchiere di vino ed ero pronta ad andarmene. Avevo resistito quasi un'ora e per me era abbondante.

Era ancora presto, potevo incontrare Amelia e Ethan per un drink da Lacey.
Attraversai la folla quando mi ricordai del regalo che Jorg mi aveva lasciato, sulla scrivania.
Non volevo lasciarlo indietro, così mi diressi verso l'ascensore dove la sicurezza era in piedi vicino alle porte.

𝐈'𝐌 𝐖𝐇𝐀𝐓 𝐘𝐎𝐔 𝐍𝐄𝐄𝐃 /Tom Kaulitz\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora