Oggi ho passato tutta la giornata fuori, i miei hanno voluto portarmi ad una fiera per riempirmi di cose, perchè mi vedono triste e il loro unico modo per non vedermi più triste è comprarmi qualcosa. Apprezzo che si siano sforzati ad arrivare fino a lì e anche che si siano mischiati a quel carnevale di gente. In più pioveva, ha piovuto tutto il tempo, ci siamo inzuppati e visto che veniva giù così forte li ho convinti a mangiare la focaccia in un ristorante di merda. Non mi ricordavo l'ultima volta in cui avessimo mangiato una cosa tipo focaccia, insieme in un posto così semplice. Mi è piaciuto più dei regali ma su questo non avevo dubbi. Certo, io volevo sedermi sulle panche, come quelle delle sagre e mangiare un bel panino unto con le patatine ma chiedevo un po' troppo. Durante tutta la giornata, é come se avessi avuto un cazzo di radar per gli innamorati. Ho visto tante mani strette, baci dolci sulla fronte, carezze, quel posarsi sulla spalla dell'altro quando si è tanto stanchi. C'era un ragazzo che abbracciava la sua ragazza in mezzo alla folla che si lamentava ma lui se ne fotteva e lei ad un certo punto gli ha detto qualcosa all'orecchio, forse proprio "amo dobbiamo levarci" e si sono allontanati ma senza staccarsi dall'abbraccio e camminando come pinguini. E poi c'era quest'altro che se la guardava come se fosse la più bella del mondo; le ha preso la mano, se l'è portata alle labbra e le ha baciato il palmo, le dita, se la baciava a rallentatore e io ho pensato che, vabbè non importa che ho pensato. Alla fine mi hanno comprato 4 sacchetti di cose, tutte da collezionista e sicuramente avrò qualcosa di nuovo da guardarmi in camera. Quando siamo tornarti a casa ero ancora triste e ho deciso di chiedere a un mio amico di trovarci per fumare, ho esagerato e ho fatto la cazzata di pensare solo a me e riempire un po' il vuoto che ho e avrò sempre.