• V cap

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Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

Pov Ludovica

Un'allucinazione collettiva se me lo chiedete. Ho passato le due ore più assurde di sempre.
- Non è come pensate, nn m uardat accussì- esclama Maria.
Forse sente la necessità di giustificarsi perché io e Domenico siamo seduti sul divano, muti, ad aspettare che lei ci dica qualcosa.

-Teng suonn, riman ni parlamm- dice lei ridendo sotto i baffi.
Io e Domenico ci guardiamo e all'unisono ci alziamo afferrandola e facendola sedere in mezzo a noi.
- Non c'è tempo domani- dice Domenico.

- Non è successo niente, ve lo giuro...però se non fossero arrivati quei due non lo so cosa sarebbe potuto accadere- dice lei con un faccino così dolce che mi viene da piangere.
- Marì ma che intenzioni hai? davvero vuoi metterti sulla bocca di tutti in questo momento particolare per noi? - le dice Domenico.
- Domè non è come pensi, io non lo so che mi prende quando c'è lui nei paraggi...- dice lei seria.
Le accarezzo la testa, capisco che per lei non è facile questa situazione... ha lasciato la persona che considerava l'uomo della sua vita perché non riusciva a stare con il peso di pensare ad un altro ragazzo mentre stava con lui.
Ha fatto tutto da sola, si è rimboccata le maniche e ha lottato contro le dicerie della gente, contro le frecciatine del suo ex, contro i giornali che la definiscono sempre la ragazza dei quartieri, contro la gente che la prende per ignorante e per vrenzola.

Domenico la abbraccia e mi unisco anche io a loro.
- Ma che voleva Riccardo da te ? - chiedo curiosa.
- Ua ci siamo scambiati i numeri perché vuole uscire con noi qualche sera di queste... Tu ovviamente verrai con noi- mi dice sorridendo.
- simm pront pe Tarantell- esclama Domenico ridendo.

Pov Maria

Domenico ci ha ceduto il suo lettone matrimoniale e lui si è sistemato sul divano.
Non è la prima volta quindi ormai sta ci prendendo la mano a dormire sul divano.
Continuo  a pensare a quello che è successo stasera, a Elena che non mi ha guardata neanche di striscio, a Riccardo che mi ha salvata dall'imbarazzo di dover stare con loro in cucina e a Lui.
A lui che stava per fare, per l'ennesima volta, lo stesso sbaglio di sempre.
Non capisco perché entrambi non riusciamo a frenarci quando siamo a meno di un metro di distanza. Sento le sue mani ancora addosso, il suo profumo tra le dita che mi fa impazzire, la voglia di donarmi a lui in tutto e per tutto.
Il suo atteggiamento, anche se non lo accetterò mai, mi ha confermato ancora una volta che lui per me prova solo una forte attrazione fisica e il fatto che se ne sia andato senza salutarmi mi ha bloccato il respiro.

Prendo il telefono e mando un messaggio:
"Domani verrai alla festa post evento ? l'indirizzo è questo...mi fai sapere 😘" .
Devo dormire perché domani sarà una giornata pesantissima.

Pov Massimiliano

Tredici chiamate dalla mia agente, quattro di  Ivan, una chiamata da Domenico e venticinque messaggi su whatsapp.

Sono le 13.45 e non ho mai dormito così tanto nella mia vita.
Forse perché sapevo che se mi fossi svegliato avrei dovuto affrontare la giornata di oggi.
- Ti ho già detto che non verrò nè questo pomeriggio nè stasera- dico alla mia agente.
Più insistono più mi viene voglia di spegnere il telefono e non rispondere a nessuno.
Lo so che sto sbagliando ma non posso esserci, non senza di Elena, non dopo quello che ho combinato ieri sera. Glielo devo.
Ho sentito che è uscita presto questa mattina, meglio così non voglio rovinarle la giornata più di quanto non lo abbia già fatto.
- Un Domè comm stai? stavo ancora dormendo-  chiamo Domenico.
- Fratè ma pranzi con noi e poi andiamo all'auditorium insieme ? ci troviamo tutti li - mi dice.
- No, non verrò oggi- dico io serio.
- Fratè ch cazz staj ricenn, tu nn può mancar- mi dice.
- O sacc ma non c'è alternativa- dico io troncando la conversazione e chiudendo la chiamata.

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