• VI cap

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Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

Pov Massimiliano

Sto facendo la cazzata più grande della mia vita lo so!
Ma non lo so cosa mi è preso quando ho visto la foto di tutti i miei amici su quel redcarpet...
" Fratè io mamma e papà stiamo entrando in sala, c'è una calca di gente per voi... ripensaci e vieni" ascolto il messaggio vocale di Riccardo.
Lui già non sa che io sono sul taxi.
Do la posizione che mi ha mandato Maria al tassista, non so perché ma tutta questa situazione mi sta mettendo un'adrenalina pazzesca; sono senza documenti, senza chiavi di casa, solo con telefono in mano. Per fortuna il tassista mi permette di pagare la corsa con ApplePay.
Sono le 20.35 circa, il ragazzo della reception mi riconosce e vedo che alza la cornetta del telefono.
Mi avvicino a lui e mi dice: - La stanno aspettando al 2º piano -.
Entro in ascensore. La mia mente non connette, penso alle conseguenze che ci saranno con Elena, al mio comportamento da persona immatura, penso al fatto che ho represso troppe cose per far vedere alla mia famiglia, ad Elena e alle persone che mi vogliono bene che sono maturo. Forse non lo sono invece, anzi sicuramente non lo sono. Mi comporto come un bambino viziato che appena vede che gli altri si stanno divertendo lascia il suo giocattolo preferito per andare a giocare con qualcos'altro.

Ma cosa faccio se è da sola che mi aspetta? cosa le dico? ieri sera sono andato via senza salutarla perché lei non è incazzata come sempre?
Il suono dell' ascensore che annuncia l'apertura delle porte mi riporta alla realtà.
Le porte si aprono e trovo tutti i miei colleghi e amici ,seduti sui divanetti di questo secondo piano, che iniziano ad applaudire e a prendermi per il culo.
Inizio a salutare tutti ma manca Lei.
Dopo circa una decina di minuti esce da una delle stanze di quel piano. Capisco che è lei perché Domenico, Giuseppe, Enrico, Francesco e Alessandro iniziano a urlare complimenti e a fare apprezzamenti sul suo vestito.
- La Regina si è cambiata ed è più fresca di prima uaaa- esclama Enrico.
- C' faj ascì pazz Marì - incalza Giuseppe.
Do uno scappellotto a Giuseppe e ridiamo insieme.
Io non riesco a dire nulla...l'assenza di saliva nella mia bocca mi blocca il respiro, lei mi guarda e mi sorride.
È bellissima. Indossa un vestito aderentissimo che scivola sulle sue minute curve, uno scollo profondissimo... ma quando è diventata così alta ?

Pov Maria

Lo vedo... è li insieme agli altri. Faccio la finta spavalda mentre sfilo nel corridoio dell'hotel tra i complimenti dei miei amici.
- Comm si strunz micciarè! - rispondo io.
Mi avvicino con aria sicura ma le mie gambe quasi non me lo permettono, sicuramente per colpa dei tacchi sento che mi cedono.
- Alla fine ce l'hai fatta - gli dico a voce alta mentre mi avvicino a lui.
Si prostra verso di me e mi avvicina prendendomi il fianco per darmi due baci.
- Non potevo perdermi tutto questo...giusto ? - mi sussurra tra il bacio nella guancia destra e quello nella guancia sinistra.
Le farfalle nello stomaco iniziano a svolazzare come una dodicenne che guarda per la prima volta un film d'amore.
Devo accettare che quest'uomo mi farà sempre questo effetto. Non pretendo nulla di più, se il nostro rapporto deve essere questo me lo farò bastare.
Vedo le telecamere dei giornalisti avvicinarsi e quindi mi stacco immediatamente da lui e mi sposto vicino alle altre.
Tra interviste e riprese lo guardo di sfuggita qualche volta e sento sempre i suoi occhi posati su di me.

-È tardissimo- urla ivan. Sta uscendo pazzo in questi giorni, sarà la vecchiaia bho.
Scendiamo di sotto perché le auto già ci stanno aspettando.
-Cazzo Lù, me scurdat a borz la dintr- esclamo io.
- E muoviti ja, ti aspetto di sotto- mi dice.
Corro a prendere la borsa dentro la stanza e mi affretto a scendere.
-La sua macchina è fuori che l'aspetta, la Signorina Coscione è già andata via- il ragazzo della reception mi dice.
-Sta strunz non le avevo detto altro- penso tra me e me.
- Ma ch staj aspettan tu? - vedo Massimiliano seduto che fuma una sigaretta.
- Il taxi, l'ho appena chiamato e mi ha detto ch sta arrivando!- mi dice.
- Muoviti ja, ti do un passaggio- dico io facendolo alzare.
Mi sorride e sento che mi sfiora la mano.
Apre la portiera e mi fa salire in macchina.
- Ormai non sei più influente come tutti noi, sei uscito dal giro- dico io per smorzare quel mood glaciale che c'è in auto.
Ma perché mi guarda così? Dio mio. Maria contieniti per favore. Guarda sfacciatamente lo scollo del mio vestito...lo vedo in difficoltà.
Per la prima volta in assoluto faccio qualcosa per lui. Appoggio la mia mano sulla sua.
-Andrà tutto bene Massi-.
- Tarantè...-.
Sentiamo le urla e un boato di gente che accoglie le nostre macchine.
Iniziamo a salutare dai finestrini manco fossimo due reali.
- Massi le regole da seguire le sai: evitare sguardi ambigui e mantenere la distanza.- dico io prima di scendere dall'auto.
- Marì, prenditi tutto perché sei bellissima e bravissima- mi dice un attimo prima di aprire lo sportello.

Pov Massimiliano

Una marea di gente ci accoglie tra urla, pianti e applausi. Non ho mai visto così tanta gente che acclama la nostra presenza.
Devo farmi perdonare in qualche modo, scavalco un muretto per andare a raggiungere delle ragazze che sono lontane e che non avrei potuto salutare.
Minchia che salto, per fortuna mi è andata bene se no pensa che brutta figura.
Faccio foto e video saluti. Mentre sto facendo un selfie con delle ragazze vedo quella pazza di Maria che segue il mio esempio e scavalca il muretto con una nonchalance che fa invidia. Lei con il vestito aderente e i tacchi che sembrano trampoli.
Mi stupisce ogni giorno di più.
Entriamo in sala e l'ho persa di vista.
Saluto da lontano i miei genitori e Riccardo, vedo che mia madre si asciuga già le lacrime.

Mi accompagnano al mio posto e vedo che sarò seduto vicino a lei. La infastidisco spostandole il vestito con il piede e mi siedo.
Le luci si spengono e inizia l'episodio. Sarà una sorpresa anche per noi perché lo stiamo vedendo per la prima volta montato con le musiche e gli effetti.
- Simm pront uagliù? - grida Giuseppe.
Ci mettiamo a ridere e la guardo.
L'ho già detto che è bellissima?
L'episodio scorre e ad ogni mezza interazione di Rosa e Carmine il pubblico va in panico.
So quello che succederà e già sono imbarazzatissimo.
Maria si avvicina e mi dice all'orecchio: - Pensa a quando vedranno cosa abbiamo combinato nella cappella-. Sto sudando freddo perché ad un certo punto mi ricordo che sono presenti i miei e assisteranno a tutto quello che il pubblico combinerà.
"Carmine entra nella cappella e si siede accanto a Rosa"
Eccoci qua.
Mi trema tutto.
Ormai parlo come un twitterino qualunque.
- Non riesco a guardare - esclama Maria sotto voce e chiude gli occhi.
Sto rivivendo le stesse emozioni di Carmine ed è una cosa bellissima perché significa che ho fatto bene il mio lavoro, che insieme lo abbiamo fatto bene.
Non ricordo esattamente quale era il copione di questa scena, so solo che Ivan ci ha detto: -non lo so se Cristiana accetterà tutte queste improvvisazioni, la convincerò perché siete stati fenomenali-
Ed effettivamente era vero, dopo esserci abbracciati ed emozionati insieme, vuoi per la tensione che si era creata o per la chimica che avevamo dimostrato di avere, finire quella scena era stato togliersi un peso dal cuore.
Mi ricordo che Maria non riusciva a riguardarla senza piangere, tornando ai camerini dovetti tranquillizzarla. Sapevo che quella lì era la sua prima scena in assoluto dove si doveva lasciare andare e far vedere qualcosa del suo personaggio che fino ad ora aveva nascosto, ma non pensavo le pesasse così tanto.
Non ricordo quanto durò quell'abbraccio dopo aver girato la scena, so solo che ad un certo punto ci vennero a chiamare perché era troppo tardi.
" Tarantè nisciun è comm te, nisciun è comm te pp me"
Il boato e le urla del pubblico sovrastarono i miei pensieri non appena Rosa diede il bacio a Carmine.
Non appena Maria dimostrò a tutti la sua cazzimma in scena, la sua sensualità, la sua intraprendenza, la sua bravura e veridicità nel rendere così reale una scena cinematografica.
Ricordo che rimasi spiazzato da quel bacio, non sapevo come gestire tutto quello che Maria stava facendo. Ivan ci aveva detto che doveva essere un bacio più spinto rispetto a quello sul tetto, che doveva marcare la differenza tra il primo bacio, puro e casto, e questo bacio che doveva sapere di perdizione, voglia di scoprire cose nuove e di donarsi completamente all'altro.
Maria sicuramente sentì solo la parola perdizione perché non mi diede il tempo di fare nulla che me la ritrovai attaccata alle mie labbra, la sua lingua non si fece nessun tipo di problema ad entrare e uscire dalla mia bocca. Mi sentivo quasi in difficoltà, non capivo se era Maria che stava baciando Massimiliano o Rosa che stava baciando Carmine.
- Rosa Ricci che si ammucca con Caiazzo...aveva ragione Vincenzo fratè.
T'ha magnat propr - il messaggio di Riccardo mi fece ridere così tanto.
-Adesso puoi aprire gli occhi e goderti il successo Tarantè- le dico avvicinandomi al suo orecchio e facendole una carezza sulla guancia.
Proprio mentre l'accarezzavo sento la sua guancia bagnata, si era emozionata.
Come sempre del resto. La sala poco illuminata e nessuna telecamera a riprenderci mi faceva sentire più a mio agio nonostante l'emozione ed è per questo che senza timore porto la sua mano vicino alle mie labbra e le do un bacio.

Picciotti come procede ? vi sta piacendo questa storia?
Fatemi sapere... il prossimo capitolo sicuramente sarà l'ultimo, con la speranza che succeda qualcosa di rilevante in modo da poter scrivere qualcos'altro vi mando un bacio ❤️

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